Without you...

1. La notizia

Ciao! Scusate, ma mi sono dimenticata di dirvi che dal prossimo capitolo in poi posterò una foto con il nome dell'attore o del modello per identificare meglio i personaggi...
Ed ora buona letturaaa!!! 😘😘😘

Ciao! Mi chiamo Emily, ho venti anni e abito in una grande villa fuori Londra con James, il migliore amico di mio fratello.

È un ragazzo alto e ben piazzato in fatto di muscoli. Ha i capelli castano scuro, non molto lunghi, portati sempre con il solito ciuffo e due occhi azzurri che ti lasciano senza fiato al minimo sguardo. Ma ciò che lo rende ancora più attraente agli occhi delle ragazze, inclusa me, sono i tatuaggi che ha in giro per il corpo che gli accentuano un'aria misteriosa e altamente sexy.
Vorrei tanto dire che è il mio ragazzo ma non lo è... lui per me è un amico davvero speciale e fino a quando ho compiuto diciott'anni, per la legge, era solo un tutore, nulla di più.

Non fraintendetemi, non sono orfana, ho una famiglia anche se il più delle volte dimentichiamo di esserla, troppo occupati a psicanilazzarci a vicenda cercando di intuire i movimenti dell'altro prima che compia anche solo un passo. A pensarci bene, se fosse per me avrei già distrutto il nucleo familiare da un bel pezzo se non ci fosse stato mio fratello Nicholas: ventisei anni, alto, con una corporatura leggermente più snella di James ma con solo un tatuaggio; ha gli occhi azzurri e i capelli biondi in una perenne cresta del medesimo colore. Se dovessimo parlare di normalità, forse, lui si avvicinerebbe di più a questo concetto, ma sicuramente è un genitore mille volte più responsabile di quelli che sono capitati a noi...
Con una mamma che ama girare il mondo soddisfacendo ogni suo più piccolo sfizio ed un papà che mantiene il ruolo di manager ventiquattro ore su ventiquattro, dirigendo importanti fabbriche con sedi in diversi paesi Europei oltre che Americani, potrete ben capire che la mia famiglia deve fare ancora molta strada prima di apparire con il titolo "famiglia modello" sulla prima pagina di una rivista.

Posso apparire egoista e manipolatrice perché sfrutto una piccolissima parte dell'impero che mio nonno, poi mio papà e adesso anche mio fratello stanno portando avanti, senza il minimo interesse di entrare in quel circolo vizioso che passa da una generazione all'altra. E proprio perché non mi piace essere vista in questa maniera dalle persone, preferisco vederlo, il mio vizio, il luogo in cui risiedo, come un piccolo risarcimento al dolore che ho provato e non solo a causa loro. Quella che doveva essere una sistemazione momentanea, o almeno finché le acque non si fossero calmate, alla fine è diventata la mia seconda casa. Seconda, sì, perché la mia vera casa, la casa in cui ho passato tutta la mia infanzia è a Miami, lontano anni luce da qui; questa è una delle tante ville in giro per il mondo che mio padre ha acquistato per alloggiare più che agiatamente in uno dei suoi lunghi viaggi all'estero.

Devo ammettere che questa fuori Londra è la più grande subito dopo quella a Miami e può sembrare sotto molti aspetti sprecata solo per due ragazzi e mentirei se non dicessi che più di una volta l'ho sentita fredda e vuota quando James per lavoro si assenta più del solito. Ha le parete bianco latte e bisogna riconoscere che mia madre ha fatto un ottimo lavoro arredando tutte le stanze con uno stile moderno che si presenta agli occhi formale, mi rispecchia molto. Nell'enorme giardino privato, che potrebbe essere scambiato benissimo per un parco pubblico, è stata costruita una bellissima piscina e, anche se la preferisco per un uso personale, risplende di una vita a sé durante i party estivi off-limits, dove l'unica regola è divertirsi.

Molti ricorderanno l'ultimo anno alle scuole secondarie di primo grado come uno dei migliori, ma non posso certo affermare che è lo stesso per me.

In quell'anno si capisce realmente di che pasta si è fatti ed è una specie di rincorsa per affrontare al meglio i cambiamenti da una scuola e l'altra e anche per rendersi conto di non essere più dei poppanti.
Si pensa ad un futuro che si avvicina sempre più, ad una carriera che ci soddisfa nelle nostre qualità e a trovare una persona che ci capisca fino in fondo e non ci faccia dimenticare realmente chi siamo...