Ci saranno delle scene erotiche esplicite*, quindi come si dice:
"Uomo avvisato, mezzo salvato..."
*Avviserò ad inizio capitolo qualora ci fossero delle scene consigliate ad un pubblico adulto, o a ragazze/i consapevoli della tematica...
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Daniel Sharman
POV'S LUCAS - Tu non mi conosci! Quindi non ti devi permettere di giudicarmi senza nessuna base, è CHIARO?!?! -
Ma senti un po' questa ragazza come parla! Se continua di questo passo la farò urlare in modo che ci sentano tutti, e non è mia intenzione alludere ad urla di rabbia...
Al momento mi accontento di zittirla perché la sua voce, di tono già abbastanza squillante, è una tortura per le mie povere orecchie. Ho già un metodo pressoché infallibile, già sperimentato più e più volte in passato, nel quale tutte ci cascano: basta un solo, semplice bacio! Placano l'irruenza della rabbia, liberano la mente e quando mi stacco rimangono stordite, alcune poi si dimenticano addirittura del perché stessero starnazzando come delle galline che litigano.
Le porto le mani ai lati della testa e mi avvicino alle sue labbra. Sembra scioccata, strabuzza gli occhi per poi serrare le palpebre, lasciandosi sfuggire una lacrima. Mi avvicino lentamente preparandomi a gustare la scena. Venero le espressioni di lussuria che solcano i lineamenti delle ragazze, ma qualcosa nei miei piani sembra non filare liscio, come previsto.
Sto per affondare le mie labbra sulle sue quando si riscuote, spinta da una nuova forza interiore. Mette le mani nel mio petto e sussulto sorpreso della sua repentina presa di posizione. Sono così piccole da sembrare quelle di una bambina, il che fa ridere dato che la forza che applica è tutt'altro che leggera. Il fatto che mi abbia preso in contropiede è un fattore fondamentale per sfuggire dalla mia presa. E così, senza troppe difficoltà, mi sposta facendomi arretrare di qualche passo.
- Non provare mai più ad avvicinarti a me, te ne potresti pentire amaramente! - sibila a denti stretti facendomi percepire l'odio e l'astio covati dietro ad ogni singola parola, che siano rivolti al mio gesto non saprei dirlo.
Apre la porta e noto tutti i miei amici, Jack in prima fila, che non hanno occhi che per lei e solo quando li supera andando fuori dalla mia vista, posano lo sguardo su di me.
Mi passo una mano tra i capelli, indifferente, a ciò che è appena successo. Entrano in camera, disponendosi a semicerchio per non farsi sfuggire i miei movimenti. Prendo il telefono dal comodino e inizio a guardare gli ultimi post sui social, buttato sul letto.
- Si può sapere che hai fatto cazzone? Dieci minuti che Emily è con te e già ti ha urlato contro! È proprio un talento naturale, il tuo! - a prendere parola è Mark, che senza sotterfugi inutili colpisce dritto al centro. - Niente, il solito... - sospiro facendo scorrere nello schermo le diverse foto appena postate, lasciando di tanto in tanto un like. - Hai già tentato di portarla a letto? La conosci da meno di un'ora... è un record persino per te! - esclama Tom, mentre sorrido sornione alla sua affermazione.
