sei

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Justin's p.o.v.

sono preoccupato, da quando lei è scoppiata a piangere tra le mie braccia si comporta in modo strano.

è sempre più fredda e distaccata, continua a ripetermi che dobbiamo parlare, ma poi sembra non averne il coraggio.

io ho iniziato ad evitarla perché ho paura che voglia mettere fine alla nostra storia. io la amo davvero, per la prima volta mi sono seriamente innamorato di qualcuno e non voglio perderla.

per questo sto cercando di rimandare la nostra discussione più a lungo che posso, almeno fino a quando non troverò il coraggio di accettare il fatto che lei voglia lasciarmi.

so che è da codardi, da vigliacchi, ma non posso farci nulla, è più forte di me.

Alexia è l'unica cosa per cui vale la pena di andare avanti, di impegnarsi, nonostante tutto faccia schifo.

«Bieber» una voce interrompe le mie preoccupazioni.

«lei non mi sembra molto interessato a questa lezione, mi sbaglio?» è il professore di economia domestica, che mi squadra arrabbiato.

uh, dev'essersi accorto che la sua lezione non è una delle mie priorità al momento.

al momento?

okay, diciamo che la sua materia non mi è mai piaciuta, come non mi è mai piaciuto lui e la scuola in generale.

sto per rispondere "non si sbaglia affatto, anzi, ha completamente ragione" per poi uscire di scena teatralmente, ma mi ricordo di avere già troppe note comportamentali e preferisco non aggiungerne un'altra alla lista. devo farlo per Alexia, non voglio deluderla ulteriormente.

«mi scusi se le ho dato questa impressione, ma non è affatto così. in realtà la sua lezione mi interessa molto» rispondo tranquillamente.

ma ti sei sentito? da dove ti è uscito un linguaggio del genere?

sento delle risatine leggere alle mie spalle, probabilmente nessuno mi ha preso sul serio.

eh, ci credo, dopo quel che hai detto...

di sicuro il professore non mi ha creduto, perché mi sta fulminando con lo sguardo.

«allora non ti dispiacerà farmi un riassunto dell'ultimo paragrafo spiegato» sorride, sapendo già che non risponderò.

«ehm... beh, allora...» il mio patetico tentativo di dire qualcosa di intelligente viene interrotto dallo squillo di un cellulare, il mio.

«ah, capisco, stavi usando il telefono... sì, può risultare più interessante di una mia lezione, peccato che sia d'obbligo spegnere il telefono durante le lezioni. quindi, ora, mi fai la cortesia di uscire da quest'aula, grazie» dice severo indicando la porta.

mi alzo tranquillo ed eseguo gli ordini per non peggiorare la situazione.

richiudo la porta alle mie spalle e mi appoggio sulla parete opposta ad essa. un altro squillo richiama la mia attenzione.

avrei dovuto mettere il telefono in silenzioso, come mi aveva detto Als, cazzo.

estraggo il telefono dalla tasca e leggo i due messaggi che mi sono arrivati.

non appena finisco di leggerli la rabbia pervade il mio corpo, scaglio il telefono a terra e tiro un pugno al muro di fianco a me.

«J-Justin?»

Als mi guarda spaventata uscendo dal bagno delle femmine.

«Alexia...»

lei si asciuga una lacrima e solo ora mi accorgo che ha gli occhi rossi e che probabilmente ha appena smesso di piangere.

faccio un passo verso di lei, che però si allontana velocemente lasciandomi da solo in mezzo al corridoio con lo schermo del telefono rotto e una mano dolorante.

vedendola andarsene così, con le lacrime agli occhi e lo sguardo spaventato fa male. tutto quello che riesco a pensare è "se n'è andata".

se n'è andata.

cazzo.

***

halo principesse, so di esservi mancata eheh. no scherzo, so che non c'è praticamente più nessuno che segue la storia, tranne littleluvh, che è adorabile e ringrazio tanto tanto. se c'è qualcun altro che sta leggendo ringraziate questa personcina cute e magari commentate e lasciate stelline così forse aggiorno più spesso... boh, non ho più niente da dire, ilysm e al prossimo capitolo!

Anna💗

I don't know you;; jdbDove le storie prendono vita. Scoprilo ora