New York, anno 2025.
Sono passati 5 anni dall'iniziodella grande guerra. Ormai ho perso tutto, non mi rimane altro che combattere. Spari, urla e sangue sono all'ordine del giorno. Non ho una famiglia, mi rimane solo questo blocchetto con me e una matita con cui posso scrivere per far si che tutto ciò non venga cancellato. I robot hanno preso controllo del mondo ormai da tempo, la razza umana è quasi estinta. La causa di tutto ciò è solo nostra, noi umani ci siamo distrutti con le nostre mani.
Fuggire, ormai non faccio altro che questo. Sento le loro voci demoniache ribombare nell'aria, vedo soltanto le loro armi portare via vite senza nessuna ragione apparente; non so nemmeno io il perchè di tutto ciò.Persino noi umani siamo diventati dei mostri, questa battaglia senza fine ci ha portato a nutrirci dei cadaveri dei nosti stessi fratelli,ad ucciderci tra di noi per un poco di acqua potabile.L'unica cosa che mi rimane è combattere per vendicare la mia famiglia rimasta coinvolta in un attacco da parte di quegli esseri circa 3 anni e mezzo fa. Allora le notizie sui robot non erano molto diffuse a causa dell'esercito che cercava di mascherare il tutto. Le poche persone che trattavano questo argomento parlavano di un gruppo di scienziati con l'obiettivo di creare un nuovo tipo di intelligenza artificiale in grado di far calcoli e ragionamenti superiori rispetto a quelli umani.
Quel maledetto giorno ero a casa con mia madre e mia sorella in soggiorno a leggere un libro mentre mio padre era in giardino ad occuparsi delle sue adorate piantine. Era un pomeriggio piuttosto tranquillo, il sole splendeva e un soffice vento soffiava fuori. L'armonia di quel momento venne interrotta da un rumore metallico,quasi simile ad un cigolio proveniente appena fuoridalla nostra staccionata; incuriosita andai verso la finestra e mi affacciai per vedere che cosa fosse: scoprii che il rumore proveniva dello stanzino degli attrezzi e pensai che probabilmente si trattava della porta non chiusa bene. Ritornai al mio posto. Non potevo immaginare cosa sarebbe successo di li a poco.
La porta dell'ingresso andò a frantumi, da li entrò una figura umanoide con un corpo metallico e occhi color rosso fuoco; dai suoi arti spuntarono due grossi lanciafiamme che fecero a brandelli parte di casa mia, mia madre emia sorella in un solo colpo. Io riuscii a scappare grazie alla poca distanza che c'era tra me e la porta sul retro, da li mi si presentò davanti uno spettacolo a dir poco raccapricciante: il corpo di mio padre era stato ridotto a brandelli e gli organi erano sparsi sul prato. Rabbrividii, le lacrime scesero quasi in maniera involontaria. Iniziai a correre senza avere una meta ben precisa,avevo perso tutto... la mia casa, la mia famiglia. Da quel giorno non sono più stata la stessa, è iniziata una guerra contro quegli esseri di metallo. I robot attaccarono parecchie città distruggendo vite e famiglie,fortunatamente trovai degli alleati con cui sto tutt'ora.
Siamo nascosti nel 206esimo distretto, molti di noi sono malati e fuori vi è un esercito di quelle macchine.
Sento dei rumori provenienti dalla porta, ha ceduto. Intravedo occhi rossi, gli stessi di quella volta. Sono venuti per me, vogliono completare l'opera, sono troppo debole per reagire. Eccole, le stesse armi che allora mi portarono via la mia famiglia ora sono puntate verso di me. Sono a terra, immersa nel mio stesso sangue. La mia guerra è finita,ora sta a voi a continuare la vostra.L'intelligenza artificiale può essere sconfitta solo da chi l'ha creata, ossia l'uomo.
~Letybug
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Ephemeral
RandomLe idee vanno e vengono, cercheremo di raccoglierle una ad una e creare qualcosa di magnifico usando la nostra immaginazione. Se non siete ancora pronti ad affrontare un viaggio non temete, iniziate solamente a leggere.