Io sono Aswin, l'apprendista del Dottor Hersteller ma partiamo dal principio.
Io ed il Dottor Hersteller eravamo stati ingaggiati dalla Germania per la produzione di nuove tecnologie belliche, il che non fù un male, i grandi finanziamenti ricevuti ci dettero la possibilità di lavorare senza troppi ostacoli, Fù chiamato progetto Eisen-Armee.
Era una calda sera d'estate, in una strada provinciale in Germania, il Dottor Hersteller era alla guida della sua Kubelwagen, io sottopensiero guardavo il buio fuori dal finestrino, gli alberi in velocità sembravano deformarsi nell'oscurità della notte, eravamo diretti ad una ex fattoria, dove poter sistemare un laboratorio di ricercarca lontano da sguardi indiscreti. Qualche minuto dopo arrivammo alla cascina abbandonata, completamente albuio, un trattore senza gomme giaceva nel cortile, Hersteller mi guido in in una piccola porta vicino al fienile che portava in un seminterrato, tiro una leva e le luci si accesero una dopo l'altra, non era tanto grande come posto, probabilmente i vecchi abitanti ci conservavano i vini, il soffitto umido in mattoni a volta ci dava l'altezza per lavorare ai nostri esperimenti. Il Dottor Hersteller era gia venuto qui senza di me sistemando strani strumenti e tavoli da lavoro, io gli chiesi un compito , una qualsiasi cosa per poter iniziare nell'impresa, Hersteller non era un uomo di tante parole, anzi non parlava quasi mai, era vestito con uno stano vestito classico, una giacca nera con sotto una camicia bianca, il tutto lurido dallo sporco della guerra che ci circondava, non era tanto anziano, probabilmente sulla quarantina, ma non mi osavo chiederglielo, sul volto avava una ciccatrice che gli passava sull'occhio destro facendolo sembrare più anziano e minaccioso di quel che era.
Mi porse una scopa e mi fece cenno con la mano indicando la stanza, presi la scopa e iniziai a pulire, non era esattamente il compito che ci si aspetta in un laboratorio di ricerca militare, ma non posso lamentarmi. Mentre pulivo il lurido pavimento della cantina osservavo Hersteller, stava maneggiando uno strano cilindro metallico color rame, sulle estremitàsi notavano dei collegamenti elettrici neri, attacco l'oggetto ad una piastra collegata ad un computer e iniziò a digitare caratteri sulla tastiera meccanica. In fondo alla stanza un oggetto abbastanza grosso e alto circa 2 metri era coperto da un telo, Già solo il fatto che fosse coperto suscitava la mia curiosità, ma andare a vedere era fuori discussione, Il Dottore si sarebbe sicuramente infuriato. Dopo quel che a me sembrò un eternità la stanza era pulita, da sotto la porta filtrava la luce del sole, ma ero stremato mi stesi sulla brandina e mi addormentai praticamente subito.
Mi svegliai nel pomeriggio, Hersteller stava lavorando ad un tavolo, maneggiando uno strano oggetto di bronzo, esultò ''Gefunden! ci sono riuscito, funziona!'', Mi avvicinai, l'oggetto che teneva tra le mani era un ragno, un ragno di metallo, agitava le zampe nel vuoto, finchè non lo appoggiò al bancone, corse fino al bordo e si fermò, rimase fermo qualche secondo e torno indietro, Hersteller era intusiasta, posò un cubo di metallo sul bancone, il ragno robot lo guardò per qualche secondo ed indietreggiò leggermente, ''eccellente'' disse Hersteller ''ora proviamo con questo'', tirò fuori dalla tasca un cubo identico a quello sul tavolo, ma rosso, lo appoggiò vicino a quello di metallo, il ragno lo guardò per un attimo e attacco il cubo rosso, faceva quasi tenerezza, perchè non era progettato per attaccare, Hersteller raccolse il ragno disattivandolo e disse ''Ottimo, ora passiamo alla fase due''. Prese il cilindro che aveva riposto il giorno prima, andò verso l'oggetto coperto dal telo, si fermò un attimo davanti ad esso, e tolse il telo. Rimasi senza parole quando lo vidi, era un golem, color rame lucido, alto e possente, un esercito di questi avrebbe portato sicuramente la vittoria in questa guerra, Hersteller prese uno sgabello e sali dietro al golem, apri uno sportello dietro la testa del robottone e infilò il cilindro, chiuse lo sportello e collegò un paio di cavi, gli occhi si accesero di un blu profondo, il motore della bestia si accese in un rumore meccanico, rimanemmò fermi e in silenzio, solo il rumore interno del golem.
Herstellerlo spense e disse ''dobbiamo fare dei test'', insieme lo portammo nel cortile, fù una faticaccia. Il golem non pesava poco, Hersteller lo riaccese e maneggiando su un pannello settò i suoi obbiettivi, gli occhi del robot si accesero in un rosso vivo e a passi pesanti siavvicinò al trattore abbandonato ed iniziò a dilaniarlo con con le sue forti braccia e gli strumenti di cui era dotato, ovvero una pinzae una fiamma ossidrica. Pochi minuti dopo del trattore restavano solo un mucchio di lamiere scomposte, e gli occhi del robot ritornarono blu, probabilmente alla ricerca di un altro povero trattore. Hersteller mi guardò e disse ''dobbiamo trovarli un nome'', ne pensai uno, semplice e preciso, decisi un nome ''Krieger'', che in tedesco vuol dire guerriero, il Dottore annuì.
Dopo aver spento il golem contattò Berlino per informarli dei progressi ottenuti, utilizzò una radio su una linea d'onda sicura, finita la chiamata mi chiamò ''Aswin! Prepara un carro per Krieger'', fuori dalla cascina c'era un carretto per il trasporto del bestiame,caricai sopra di esso il robot e improvvisai un aggancio alla Kubelwagen del Dottore. Verso sera partimmo sulla strada sterrata da dove eravamo arrivati, diretti a Berlino, presi delle scorte di cibo perchè il viaggio sarebbe stato abbastanza lungo, Hersteller guidò, io osservavo il tramonto sulle campagne circostanti e lentamente mi addormentai.
Mi svegliai per un dosso nella strada, ormai notte inoltrata il buio ci circondava, Il carro porta bestiame sbandò leggermente e Hersteller guardò preoccupato dallo specchietto e disse ''lo hai spento quell'affare vero?'' e io risposi di si, avevo staccato i cavi dal collo ma sembrava essere acceso, accostammo sul ciglio della strada notturna, illuminata solo dai fanali della macchina e un lampione lampeggiante. Hersteller scese dall'auto e io lo seguii, dalle griglie del carretto si intravvedeva una luce rossa, il dottore si fermò e disse ''qualcosa non va'', in quel momento Krieger dilagnò il carro di metallo con un salto e atterrò sull'asfalto con un tonfo pesante, la luce divenne blu e analizzo la zona, Hersteller mi fece cenno di indietreggiare e insieme a lui ci allontanammo leggermente sul lato opposto della strada, Il robottone si avvicinò alla nostra auto e la luce divenne rossa, Hersteller esclamò ''Verdammt! Sta succedendo quel che temevo'', Krieger iniziò a demolire la vettura utilizzando la pinza, staccò il tetto e poi la ribaltò finendo il lavoro con la fiamma ossidrica, io e il Dottore rimanemmo fermi, nascosti dalla vegetazione sull'altro lato della strada, gli occhi del robot ritornarono blu e iniziò a camminare a passo lento lungo la strada, allontanandosi.
Il mattino seguente ci informarono che Krieger aveva attaccato pesantemente una base tedesca, fù abbattuto ma i veicoli distrutti erano una quantità innumerevole. La guerra si ripiegò a nostro sfavore, gli Americani arrivavano da sud e noi scappammo lontano dal nostro paese, lontano da tutto.
~Alex
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Ephemeral
RandomLe idee vanno e vengono, cercheremo di raccoglierle una ad una e creare qualcosa di magnifico usando la nostra immaginazione. Se non siete ancora pronti ad affrontare un viaggio non temete, iniziate solamente a leggere.