La GiraTempo

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Era quasi passato una settimana dalla sconfitta del Signore oscuro, ovvero Voldemort. Tutto il mondo magico era stato riappacificato. Nessuno ormai aveva paura, di venir ucciso o torturato. Tutti facevano le loro faccende giornalire, "felici"come non mai. Nulla e nessuno poteva più intralciare le loro vite serene.
Harry Potter si era trasferito a Grimmauld Place n12 da una settimana. La signora Weasley gli aveva proposto, di andare a stare da loro, ma Harry non voleva, rifiutò con gentilezza, perché gli serviva del tempo per riprendersi da quella dura e lunga battaglia, costata la vita a molta gente a lui cara, tra qui: Fred Weasley, Remus Lupin e Ninphadora Tonks. Persone che voleva un mondo di bene e aveva lasciato morire. Si sentiva in colpa, anche se molti, tra cui i suoi due migliori amici, gli avevano detto, di essere stupido, a pensare una cosa del genere. I giorni passarono e Harry ricevette molte lettere da parte dei suoi due migliori amici, lettere che lui conservava, ma non rispondeva. Un giorno quando Harry stava leggendo la Gazzetta del Profeta il campanello suonò, si alzò e andò ad aprire la porta. Davanti a lui vide i suoi migliori amici con un sorriso a trenta due denti. Li abbracciò entrambi con un caloroso abbraccio.

-Hermione! Ron! Che bello rivedervi.- esclamò sincero Harry, anche se non rispondeva alle loro lettere, non significava che non desiderasse rivederli e abbracciarli.

Ron sorrise anche lui felice di rivederlo. Come il resto della sua famiglia e Hermione era preoccupato per Harry. Da molto non ricevettero notizie di lui e l'unico modo per avere delle risposte, era quello di andare a trovarlo. -Anche per noi amico.-

Harry li fece entrare. Dopo aver chiuso la porta seguì i due in cucina. Quella casa ormai era più accogliente grazie alle pulizie giornaliere di Kreacher, aiutato dal suo padrone Harry. Appena i tre si sedettero, un sonoro 'CRAC' rimbombò in tutta la cucina e comparve un elfo malaticcio.
Hermione sorrise, quando vide Kreacher. Era felice di rivederlo, nonostante qualche tempo prima l'aveva trattata, come non fosse umana. Kreacher, fortunatamente capì chi erano i nemici e chi gli amici. Ormai non era più l'elfo di una volta. Ricambiò il sorriso della ragazza e chiese a tutti: -I signori desiderano qualcosa?

Ron posò gli occhi su Kreacher, -Sì vorrei una torta al cioccolato per favore. Sono così affamato che potrei mangiarmi una casa intera.- disse senza esitare.

-Kreacher lo fa molto volentieri signore.

Con un piccolo inchino, il vecchio elfo se ne andò, come si era presentato.

Hermione fulminò uno sguardo omicida al suo fidanzato, Harry li trovava molto divertenti, sapeva benissimo che ci sarebbe stata un piccola lite, o almeno così pensava. Dopo anni e anni di esperienza, conosceva i due come il palmo della sua mano.

Ron notò lo sguardo furente di Hermione, si raddrizzò. Non riusciva proprio a capire cosa avesse fatto di male.

-Cosa c'è? Ho fame non posso chiedere da mangiare? Poi l'ho chiesto gentilmente. Ho persino detto per favore!
-Potevi anche dire che non avevi fame Ron. Si può sapere dove hai messo quello che hai mangiato mezz'ora fa? Com'è possibile che dopo l' arrosto di pollo fatta da tua mamma tu abbia ancora fame?!!- sibilò Hermione, mentre alzava gli occhi al cielo.

Ron si lasciò scappare un gemito di frustrazione e irritazione.

-Ora è un reato avere fame?
-No ma se tu provassi a mangiare di meno sarebbe molto meglio.

Harry che intanto stava continuando a leggere la Gazzetta, si fermò, quando vide un articolo su un mangiamorte sorpreso a usare un GiraTempo. Sia per aiutare Ron, che per interessi personali, cercò di interrompere la discussione della coppia.

-Ragazzi?
-Harry non mi interrompere...Ron stavo dicendo che...
-Ragazzi!

Hermione e Ron guardarono Harry. La prima con uno sguardo furente e irritato, il secondo pieno di gratitudine.

Harry Potter e i malandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora