Specchio del tempo

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I quattro si materializzarono oltre i confini della foresta proibita. Non ci erano mai stati lì, e non sapevano neppure che cosa nascondeva la foresta in quella zona. Iniziarono a camminare. Riuscivano a sentire solo i loro piedi, ch pestavano le foglie e i rami a terra. dopo circa mezzoretta Ron spezzò il silenzio.

-Ma quanto manca?
-Ron non siamo neanche a metà.- gli fece notare Harry.
-Già sei uno scansa fatiche.- si intromise Ginny.
-Non è vero!- esclamò, offeso Ron.
-Risparmiate la forze per camminare!

Harry prese la bacchetta e si fermò facendo fermare anche gli altri dietro di lui.

-Harry potresti avvertire la prossima volta che ti fermi così improvvisamente?-chiese Ron, dopo essersi scontrato con Harry.
-Va bene Ron.
-Che stai facendo?- chiese curiosa Hermione.
-Cerco dove dobbiamo andare.

Harry mise la bacchetta appoggiata sul palmo della mano e pronunciò la parola "Guidami". La bacchetta roteò come fosse una bussa e quindi iniziarono a seguire i consigli che dava a loro la bacchetta.

-Dove hai imparato a fare questo incantesimo?- chiese di nuovo Hermione.
-Me l'aveva fatta imparare quello che pensavamo fosse il nostro professore di difesa contro le arti oscure...l'avevo usata per orientarmi nella terza prova.

La prova più terribile che abbia mai affrontato, pensò Harry. Quella prova era la prova di quando tutto cominciò a essere più complicato.

-Tutto bene amore?- chiese Ginny, vedendo Harry perso nei suoi pensieri.
-Sì... Sì tutto bene amore.- rispose tornando a concentrarsi sulla "bussola"

I ragazzi continuarono a camminare. Ora gli alberi erano così fitti, che poca luce era presente in quel luogo tenebroso, facendolo sembrare più spaventoso e più tetro di prima. Dopo ancora qualche oretta di camminata i ragazzi iniziarono a stancarsi

-Ho la pancia che brontola, i piedi che fanno male, la schiena anche lei dolorante, Harry fermiamoci un attimo solo per sgranocchiarci qualcosa.- supplicò Ron strisciando i piedi per la stanchezza.
-E che cosa vorresti sgranocchiare? Foglie? Erba? Dimmi te.- disse Harry con sarcasmo, il suo tono di voce era freddo a causa della sua stanchezza.
-Siamo maghi Harry, possiamo fare un incantesimo per evocare del cibo.

Harry si fermo, seguito dal resto del gruppo. Guardò Ron, con un sopracciglio alzato e con traccia di ironia nei suoi occhi.

-Bene. Sai evocare il cibo?- chiese.
Ron rimase per un momento in silenzio, a dire il vero, sperava che l'avesse saputo lui. -Ehm... No, però, nella tasca ho una merendina...- disse mostrando a loro, la sua merendina che tirò dalla tasca dei pantaloni.
-Possiamo farla diventare grande e ognuno avrà un pezzo suo.- propose Harry guardando tutte e tre.
-Bell'idea.- esclamò Ron.
-Hermione fai te l'incantesimo? la mia bacchetta è già occupata.- disse Harry, mentre si guardava intorno.
-Ok - rispose lei.

Ron diede a Hermione la sua merendina. Hermione la prese e con un "Engorgio" la merendina iniziò a ingrandirsi. Divise la merendina in quattro parti e diede a ognuno un pezzo. Finito di mangiare camminarono ancora. Harry sentiva la presenza di qualcuno o meglio qualcosa, ma non sapeva chi o che cosa. Si fermò facendo fermare di nuovo anche i suoi compagni di viaggio.

-Ancora? Allora lo fai apposta.- disse Ron allibito, cercando di mantenere l'equilibrio e di non cadere.
-Cosa c'è Harry? Perché ti sei fermato ora?- chiese Ginny, cercando ,anche lei, di non sbattere contro Hermione.
-Sento qualcosa.- disse a bassa voce, mentre si guardava intorno.
-Anch'io sento qualcosa.- sussurrò Hermione.

Ron li guardò spaventato. -Perché la terra sta iniziando a tremare?-

-Shhh zitto Ron.-sussurrò Harry.
-Guardate lì.- indicò Ginny.

Harry Potter e i malandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora