Harry Potter e i malandrini

Partita di quidditch

Novembre era cominciata e la stagione del gelo era arrivata. I ragazzi e gli insegnanti indossavano abiti più pesanti, fuori si congelava il doppio di quello che si congelava dentro Hogwarts. Il terreno era coperto di galaverna e al posto del lago Nero c'era una lastra di ghiaccio. Si potevano notare da lontano i monti ricoperti di neve.

La cosa bella era che il periodo dei campionati era iniziata e la maggior parte degli studenti, e forse anche dei professori, era impaziente di vedere la prima partita dell'anno.

Harry era davvero nervoso. Aveva paura che qualcosa potesse andare male, Ginny gli aveva ripetuto una marea di volte che lui poteva farcela. Fortunatamente, anche grazie agli allenamenti con Ginny, era riuscito a concludere alla grande le selezioni per entrare dentro alla squadra di Quidditch dei Grifondoro.
La squadra di Grifondoro era composta da: Harry, Ginny e Sirius come cacciatori. Roger Peakes e Philip Coote come battitori. Annabel Cruz come portiere. E infine James Potter come cercatore e capitano.
Roger, un ragazzo mingherlino dai capelli neri, corti e a cespuglio, occhi scuri, e Annabel, una ragazza castana, occhi chiari di un azzurro intenso, frequentavano il quinto anno e Philip, un ragazzo muscoloso, capelli tinti di rosso con cresta e occhi grigi, invece frequentava il sesto anno. A Harry, Ginny, Ron e Hermione stavano molto simpatici anche se Philip era un tipo che si arrabbiava subito e voleva sempre avere ragione. Quindi era meglio non contraddirlo.

La sera prima della partita Grifondoro contro Serpeverde, Harry si trovava a esercitarsi. Era talmente nervoso che non aveva fame. Ginny, Ron e Hermione dopo cena lo raggiunsero. Hermione e Ron avevano di nuovo fatto pace con Harry e sapevano già l'idea di Harry.

-Harry non credi che possa bastare per oggi?- chiese Ginny con lo sguardo in alto continuando a fissare Harry. Harry stava lanciando ripetutamente la Pluffa verso le porte. Si accorse solo ora di essere osservato. Si fermò e riprese la Pluffa, tornò a terra e scese dalla sua scopa.
-Uhm... penso di n..no.- disse insicuro Harry guardandoli.
Ginny ridacchiò scuotendo la testa. Harry la guardò confuso. -Che c'è?- chiese non capendo perché ridesse.

Ginny lo guardò con un piccolo sorriso. -È che sei davvero uno stupido.- disse.
-Perché?- chiese Harry fingendosi offeso.
-Beh perché... quante volte ti ho già detto che non devi preoccuparti e che domani andrai alla grande...?- chiese Ginny avvicinandosi a lui. Era come se in quel momento fossero in mezzo al campo da soli, senza Hermione e Ron che li osservavano. -Andrà tutto benissimo, me lo sento e poi al massimo perderemo, ma non significherà nulla...perché quello che conta di più, in una partita, oltre a vincere è anche il divertimento.-

-Lo so.- disse Harry a bassa voce fissando negli occhi Ginny. -Ma non voglio perdere alla mia prima partita con mio padre... non voglio sembrare un' incapace.-
-Non devi pensare a lui, Harry. Alcune volte si vince e altre volte si perde. Avrai tutto l'anno per dimostrare a tuo padre quanto vali. Poi non sei un incapace.-
Harry sorrise guardandola. -Hai ragione, grazie.-
-Niente. Ti ho portato qualcosa da mangiare, sono sicura che hai fame.- disse Ginny con un tenero sorriso dopo averlo baciato.
-Oh si! Ho una fame che non potete immaginare!-
Ginny rise porgendo a Harry due takeaway. All'interno di uno dei takeaway c'era un insalatona di solo verdure e nell'altra il pollo alla catalana.
-Ho scelto io il pollo alla catalana...Ginny voleva darti gli spinaci!- si intromise Ron con un pizzico di orgoglio, vedendo la faccia felice di Harry.
-Grazie Ron, sei un vero amico.- disse Harry ridendo e diede un occhiata di piena gratitudine a Ron.
-Dovresti mangiare più verdure Harry.- ammonì Hermione.
-Già Hermione ha perfettamente ragione. Tu e Ron mangiate sempre quelle schifezze.- assentì Ginny indicando il takeaway dove c'era il pollo, dando ragione alla sua amica.
-Quelle che tu chiami schifezze in realtà danno più... cosi... nutrienti di quella robaccia senza sapore.- disse Ron.
-Si chiamano sostanze nutritive Ron.- affermò Hermione alzando gli occhi al cielo e scoppiando a ridere.
-Beh quello che è.- disse sorridendo Ron.