Attacchi d'ira (Parte 1)

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James era entrato nalla Sala, seguito dal resto dei Grifondoro, che continuavano ad esultare e a urlare. Appena James vide Lily, baciare Peter, rimase paralizzato, con il sorriso che scomparve dal suo volto poco a poco. Ciò che vide lo rese scioccato, deluso e arrabbiato. Troppe emozioni in una volta. Non poteva credere ai suoi occhi. Sentiva il mondo crollargli addosso, schiacciando tutto di lui e spezzando il suo cuore a metà. Doveva essere felice, doveva festeggiare per la loro vittoria, ma era tutt'altro che felice ora. Harry e Ginny appena videro l'espressione indescrivibile di James, spostarono lo sguardo su Lily e Peter e ciò che videro non lasciò nemmeno loro indifferenti. A nessuno lasciò indifferente, tutti i presenti nella stanza li stavano guardando. Harry strinse i pugni, stava per dirigersi verso Peter, ma Ginny lo bloccò e scosse la testa, sussurrandogli di restare calmo.

I due si staccarono. Si esaminarono per un momento, poi guardarono la gente attorno a loro e si alzarono contemporaneamente. Peter impallidì improvvisamente e guardò James. Quest'ultimo sembrava trattenersi dal dargli un pugno in faccia, anzi più di un pugno. Era rosso in faccia e stava tremando di rabbia, con i pugni stretti.

-Vedo che ti stai divertendo Peter.- disse James aspramente.
-Non è come pensi, io volevo dirtelo, ma...non potevo...- balbettò Peter avvicinandosi a James, tremando leggermente.

James fece un sorriso di scherno e mosse la testa a destra e a sinistra. Guardò Lily, che stava guardando la scena zitta senza dire niente. Appena incontrò lo sguardo di James, però, distolse subito lo sguardo. James aprì la bocca per parlare, ma dalla sua bocca non uscì nient'altro che un grugnito. Poi corse verso le scale, scomparendo nel corridoio dei dormitori maschili. Sirius e Remus lo seguirono, dopo aver indirizzato a Peter un'occhiataccia.

Peter abbassò lo sguardo. Si sentiva tremendamente in colpa, ma allo stesso tempo, dentro di se, pensava che non aveva fatto nulla di male . Lily si avvicinò e si morse il labbro.

-Non preoccuparti. gli passerà....- sussurrò accarezzando la schiena di Peter.
Peter annuì e l' abbracciò forte.

Harry, ormai, fuori di sé, si avvicinò a sua madre e a Peter e li fece staccare, spintonando quest'ultimo e sbattendolo contro il muro con tutta la rabbia che aveva in corpo.


-Stalle alla larga, ok??- gli urlò in faccia Harry. Harry gli stava per dare un pugno in faccia, ciò che aveva da sempre desiderato fare, ma la mano di Ron sulla sua spalla lo allontanò da un Peter terrorizzato.

-Harry non ne vale la pena- gli disse Ron.

-Harry, ma sei diventato matto?- chiese in un sussurro una Ginny, sconvolta. Fortunatamente, nella Sala erano presenti solo Harry, Hermione, Ginny, Ron, Peter e Lily. Lily si era avvicinato a Peter, ancora impalato al muro che fissava Harry confuso e spaventato.

-Stai bene? Ti ha fatto qualcosa?- chiese preoccupata Lily senza notare l'errore che aveva fatto Ginny, lui non rispose poi si voltò verso Harry furiosa. -Ma che ti è saltato in mente?? E poi tu chi sei per dirgli di starmi alla larga?- ringiò arrabbiata, -Non ti azzardare più. Per poco non lo ammazzavi di botte.- continuò per poi voltarsi di nuovo verso Peter. -Andiamo via da qui, Peter.- disse poi dolcemente, prendendo per mano Peter. Diede un occhiata intimidatorio a Harry, poi scomparve, insieme a Peter, fuori dalla Sala Comune.

Harry fissò il ritratto da cui sua madre sparì-Tuo figlio, ecco chi sono.- sussurrò Harry abbassando lo sguardo a terra. Le parole di sua madre erano così fredde, che ci era rimasto davvero male.

Harry Potter e i malandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora