Venerdì sera James, seduto con Sirius, Peter e Remus in Sala Comune cercando di fare i compiti per il lunedì, continuava a sbuffare senza sosta.
"Smettila Ramoso, o ti faccio smettere io." Lo minacciò Sirius.
"Ma hanno rapito mia sorella! Non la vedo più da giorni!" Si lamentò lui.
"Oh, dai. Lasciala stare un po' con le ragazze. Sai bene quanto me che un po' ne ha bisogno anche lei." Lo rimproverò Remus.
"Ma..." Ricominciò James ma in quel momento l'intera sala ammutolì. La McGranitt si dirigeva dritta verso i Malandrini.
"Signor Potter, mi segua nel mio ufficio." Disse semplicemente prima di girare i tacchi e ripartire. James si alzò sorpreso pronto a seguirla. Era sicuro di non aver fatto niente in quegli ultimi giorni.
Quando arrivarono all'ufficio della professoressa James si sedette attonito e attese che Minerva chiudesse la porta e prendesse posto alla scrivania.
"In merito alla sua richiesta, signor Potter, ho riferito a Silente che ha riconsegnato a me la spilla da capitato non appena arrivato qui ad Hogwarts e gli ho anche riferito che lei desidera che sua sorella prenda il suo posto. Il nostro beneamato preside è stato però irremovibile. Lei sarà il capitano della squadra di Grifondoro e nessun altro. Oppure la squadra non esisterà." Riferì la professoressa con tono pacato.
"Ma... Lei non può farmi questo! Sa che non sono in grado di portare alla vittoria la nostra squadra, si è visto l'anno scorso. E' stata Star a salvarci tutti, e Malcolm che se n'è andato, come tutti gli altri. Come farò a rimettere su una squadra così promettente come quella?" Cominciò ad innervosirsi James.
"In realtà, signor Potter, credo che lei sia la persona più qualificata per creare una nuova squadra affiatata e condurla alla vittoria. Ma dal momento che è così nervoso credo che sia mio dovere rassicurarla: può scegliere in anticipo gli orari di allenamento e ho già messo le sue selezioni in primo posto. Si terranno il prossimo sabato mattina. Ora si riprenda la spilla e vada."
James rimase di stucco. Si alzò cautamente e afferrò la spilla leggermente commosso. Quando fu di fronte alla porta la professoressa lo richiamò. "Ah, Potter! Veda di farci vincere. Avere la coppa in questo ufficio mi piace." Concluse poi indicando la coppa scintillante nella sua teca d'onore.
James sorrise e aprì la porta. "Ci proverò con tutto me stesso."
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James si fermò a pochi metri dal ritratto della signora grassa e osservò la spilla fra le sue mani. Non era ancora il momento di far sapere a tutti chi era.
Entrò cercando di passare inosservato e a parte qualche sguardo curioso ci riuscì. Si domandò se le persone si stavano davvero abituando al fatto che lui venisse richiamato in qualsiasi momento dai professori.
Salì al dormitorio maschile dal quarto anno e vi ritrovò tutti i suoi amici compresa Star.
"Che è successo?" Gli chiese la ragazza.
"Che è successo a te!" Ribatté lui. "Sei scomparsa."
"Si, le ragazze mi hanno rapita, lo so. Mi dispiace tanto. Ma sai che questo finirà a breve. Mentre tu sei stato nell'ufficio della Mc. Che è successo?" Replicò lei.
James prese un respiro profondo. "Con la lettera quest'estate mi è arrivata anche la spilla da capitano." Cominciò.
"Si, lo sappiamo. Va avanti." Lo incitò Sirius.
"Come lo sapete?" Si stupì il ragazzo occhialuto.
"Ecco... vedi... la tua busta era più gonfia e dato che tutti gli altri vostri compagni di squadra hanno finito gli anni ad Hogwarts il capitano doveva per forza essere uno di voi. Sirius e Star hanno rivelato che non erano loro in treno mentre dormivi. Quindi rimani solo tu." Spiegò Remus.
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Scelte e Obblighi - 4° anno
Fanfic"Privilegi e Doveri, Privilegi e Doveri. Non si parla d'altro in questa casa! Scelte ed Obblighi. Capisci?" Gridò Sirius furioso. Star e James lo guardarono preoccupati. "Ma hai una scelta. Hai sempre una scelta."