Dopo l'episodio alla Coppa del Mondo di Quidditch la vita di Lucinda proseguì piuttosto tranquilla. Solo una domanda continuava a frullarle in testa. E se i suoi genitori fossero stati alla festa? La risposta forse non le avrebbe certo cambiato la vita, ma l'avrebbe aiutata a dormire sonni più tranquilli. Alla fine tuttavia decise che non era il caso di chiedere ai genitori una risposta esaustiva, perché sapeva che non gliel'avrebbero data.
"Lulù! Sicura di non voler uscire?" "Ho ancora la febbre, Draco! Se vuoi andare fuori, vai pure, ma non allontanarti troppo!" Rispose la ragazza dall'interno della sua stanza mentre cercava di non cedere alla stanchezza che si stava impossessando del suo corpo a causa della prolungata malattia. Infatti, quando era andata alla Testa di Porco, pochi giorni prima, si era buttata in acqua per fare un bagno con gli amici. La sua salute cagionevole e l'aria che si era alzata in seguito non aiutarono, e Lucinda si beccò una bella influenza. Si rimise del tutto giusto in tempo per l'inizio della scuola. Con i postumi della febbre salutò i suoi genitori alla stazione di King's Cross e salì sul treno. Lì trovò Suzanne, che le presentò alcuni suoi amici di altre Case. Tra loro c'erano Clayton Tess di Corvonero, Alexandra Dyton di Grifondoro e Troy e Gabriel Elod, gemelli di Tassorosso. Tutti insieme si recarono nel primo compartimento vuoto che trovarono e iniziarono a parlare di scuola. A parte Suzanne e Alexandra, gli altri erano tutti coetanei e spiegarono alle ragazze più giovani come fosse il sesto anno (dato che quello era l'anno delle due più piccole). Poi Troy fece un commento che incuriosì molto Lucinda. "E così quest'anno ci sarà un grande evento, eh?" Tutti annuirono, entusiasti, tranne Lucinda, che assunse un'espressione stupita. "Quale grande evento, scusate?" "I tuoi genitori non te l'hanno detto?" Fece Gabriel. "Non ho visto i miei genitori per la maggior parte dell'estate. In ogni caso dubito che mi avrebbero detto qualcosa, anche se fossi stata appiccicata a loro per questi tre mesi. In ogni caso, qualcuno vuole spiegarmi cosa sta succedendo?" Una volta riuscita a sviare dall'argomento 'genitori' Lucinda si rilassò e ascoltò ciò che i suoi nuovi amici avevano da dire. Nessuno sapeva molto, ma, a quanto pareva, il ministero stava organizzando un evento straordinario che si sarebbe tenuto proprio quell'anno, ad Hogwarts. "Non vedo l'ora di scoprire di cosa si tratta!" Esclamò Alexandra, con un gridolino eccitato. "Non capisco come mai siate tanto curiosi." Disse Clayton, strascicando le parole. A Lucinda i Corvonero non erano mai piaciuti: tutti troppo pomposi, secondo lei. "Sicuramente la curiosità fa bene a tutti, qualche volta." Disse con finta innocenza. Il suo tono, tuttavia, era leggermente velenoso. "E farsi i fatti propri fa bene a tutti, qualche volta." Rispose Clayton per le rime. Lucinda dovette respirare profondamente più volte, per non perdere la calma. "Avete sentito che Lupin si è dimesso?" Chiese Suzanne. "Sì, è un vero peccato. Era un ottimo professore." Fece Gabriel. "Io penso proprio che fosse un incapace." Disse Clayton con lo stesso tono annoiato. "Ma a lui non va mai bene niente?" Chiese Lucinda a Suzanne, che si trovava di fianco a lei. "Non farci caso. È un po' strano, all'inizio, poi se vi conoscerete meglio vedrai che cambierà." Rispose lei in un sussurro. "Non sono sicura di volerlo conoscere meglio." Rispose la ragazza più grande con lo stesso tono e ridacchiando.
"Qualcosa dal carrello, cari?" La vecchia strega passò per il compartimento dove i sei ragazzo si trovavano e pose loro la consueta domanda. "Io prendo delle api frizzole e del succo di zucca." Disse Lucinda, tirando fuori i soldi. Gli altri non presero niente, ma la ragazza offrì lo stesso le caramelle che aveva in mano.
Dopo pochi momenti Clayton, Suzanne, Alexandra e Gabriel iniziarono a giocare a carte, Lucinda prese il libro che aveva comprato alla Londra babbana e Troy la osservava mentre leggeva. Ogni tanto la ragazza alzava un sopracciglio in segno di disapprovazione, ma non prestava particolare attenzione al ragazzo. Quando scesero dal treno, le gambe di tutti erano indolenzite, quindi era possibile vedere gente che saltellava per fare in modo che gli arti si riprendessero. "Lucinda!" La ragazza si sentì chiamare. Era Troy. "Mi piacerebbe essere chiamata Lulù, per favore." "D'accordo, Lulù. Sai, mi chiedevo che corsi segui tu e se saremo insieme." "Appena Piton mi darà gli orari, te lo farò sapere." Tagliò corto la ragazza, poi sorrise e se ne andò. Non le dispiaceva che un ragazzo le dedicasse attenzioni, ma non voleva precipitare troppo le cose.
"Allora, pronta per il tuo settimo anno?" Le chiese Draco quando si incontrarono al tavolo in Sala Grande pochi momenti più tardi. "Non vedo l'ora di finirlo. So già che l'ansia dei M.A.G.O. mi ucciderà, e i professori non faranno niente per migliorare le cose. È stato così anche due anni fa, coi G.U.F.O." "Ma gli esami erano stati cancellati, due anni fa!" "Non a chi aveva quelli più importanti." Bofonchiò la ragazza, giocando col cibo. Il pensiero degli esami le aveva improvvisamente tolto l'appetito. "E cosa vorrai fare, dopo?" Insistette il fratello. Lucinda sbuffò. "Ancora non lo so. In base a come andranno gli esami prenderò una decisione. Credo che andrò a sentire il signor Newt Scamander per chiedergli informazioni riguardo il suo lavoro." "Perdona la mia insistenza, Lulù, ma hai 'Oltre Ogni Previsione' in tutte le materie, tranne erbologia in cui hai 'Accettabile' e cura delle creature magiche in cui hai..." "'Eccellente', lo so." Completò la ragazza. "Per questo vorrei allevare creature magiche o curarle in un ospedale." "Ma sei sicura che sia legale?" "Non siamo più nel milleottocento, allevare creature magiche è possibile, altrimenti perché lo insegnerebbero in una scuola, secondo te?" I suoi occhi brillavano mentre parlava. "Hai ragione, ma è sicuro? Potresti incontrare bestie pericolose." "Per questo voglio chiedere consigli al signor Scamander." L'appetito le era improvvisamente tornato e iniziò a ingurgitare il cibo che aveva nel piatto."Come molti di voi avranno sentito, quest'anno la nostra scuola ospiterà un evento che non si teneva da molti anni. Le scuole di Hogwarts, Dumstrang e Beauxbatons organizzavano un torneo per incentivare la socializzazione tra gli studenti delle suddette scuole. Avete già capito di cosa sto parlando?" Lucinda, che aveva fino ad allora aveva trattenuto il respiro senza accorgersene, si rilassò e riprese fiato giusto per borbottare tra sé e sé. "Che sciocchezza. È una baggianata e sarebbe stato meglio per tutti non organizzarla." "Lulù? Tutto bene?" La chiamò Draco. "No, non va bene! Questa cosa è una sciocchezza, a Silente è dato di volta il cervello!" Esclamò lei in un sussurro adirato. "Suppongo che molti di voi sanno che cosa intendessi." Riprese Silente con un sorriso. "Quest'anno si terrà il Torneo Tremaghi!"
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Lucinda Malfoy: la fenice e l'ordine
Fanfiction|| Ex. "La sorella migliore del mondo".|| Lucinda Malfoy è la figlia primogenita della famiglia di purosangue più fedele a lord Voldemort. Ma lei non vuole essere come i suoi genitori. Serpeverde di nome e di fatto, come tutta la sua famiglia prima...