Capitolo 7

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"Svegliati! Malfoy, sveglia, sveglia!" Lucinda si sentì strattonare giù dal letto da Elise, la sua compagna di stanza. "Che succede?" Borbottò la ragazza, la voce resa roca dal sonno. "Ne parla tutta la scuola, ormai è ho pensato che volessi saperlo anche tu: il professor Lupin è un lupo mannaro!" "Che cosa? Come fai a saperlo?" Balbettò Lucinda, in preda al panico. "Te l'ho già detto! Tutta la scuola ne parla! È successo ieri sera, l'hanno visto anche Harry Potter e i suoi amici. E mi dimenticavo la parte più importante: Sirius Black è nel castello." Fu un colpo troppo duro per Lucinda. Ringraziò la ragazza per le informazioni fornitele e corse a cercare Harry. Lo trovò in infermeria e, dopo essersi presentata, si fece dire tutto ciò che il ragazzo sapeva. Dopo aver ascoltato tutta la storia lei si diresse verso l'ufficio del professore di Difesa contro le arti Oscure. Trovò Remus, vestito con il suo logoro mantello da viaggio, intento a fare le valige. Fece per bussare, ma lui la precedette. "Entra pure." Sentì la voce stanca del professore chiamarla. L'uomo si voltò e lei ne approfittò per abbracciarlo. "Mi dispiace così tanto." Piagnucolò lei. "Non preoccuparti, Lucinda. Non è niente." "Non è niente?!" Sbraitò la ragazza con gli occhi lucidi. "Ho visto cosa succede, ho visto un vero lupo mannaro e sono quasi stata morsa! Non te lo ricordi? I miei genitori ancora si chiedono perché a volte durante le notti di luna piena mi spuntano peli sul mento e sui gomiti! E tu mi vieni a dire che non è niente? Devi imparare a dire le bugie un po' meglio, Remus. Perché riesci a fregare Tonks, ma non me. Ti conosco troppo bene." Il professore era rimasto leggermente shoccato dallo scatto dell'amica, ma si riprese in fretta e le sorrise. Un sorriso sincero, spontaneo. "Sai bene che tra me e Tonks non c'e niente..." "E allora perché sorridi ogni volta che qualcuno la nomina?" Lo interruppe la ragazza. Lui fece finta di niente e proseguì. "...ma comunque hai ragione, scusa. Mi sento terribilmente male, ma devo sopportarlo. Non posso farci niente, capisci?" "Sì, è vero. Su una cosa sola ti sbagli, e sai che è colpa tua. Puoi controllarlo. La pozione antilupo non è stata inventata per niente, e io ti avevo avvertito, ieri. TI ricordi?" "Sì, mi ricordo. Ma ero troppo preso dalla 'missione' di salvare Sirius che mi sono completamente dimenticato della pozione. Ma ho fallito lo stesso. Ho fatto sforzi per niente." "SIRIUS BLACK È STATO LIBERATO!" Fu l'urlo che risuonò in quel momento per tutta la scuola. I due si guardarono e l'uomo scoppiò a ridere. Uscì di corsa dalla sala e poi aspettò l'amica perché la raggiungesse. Ma lei era inchiodata nel punto dove si trovava. Stava pensando a ciò che sapeva su Sirius Black. Black. Nero. Lui era un animagus. Un cane nero. Tutto divenne più chiaro, in quel momento. La ragazza iniziò a correre, fino a superare Lupin. Senza fermarsi iniziò a parlare. "Ieri, dopo l'esame, l'ho visto. Sirius. Si era trasformato in animagus ed era rimasto qui per tantissimo tempo. Ma non l'avevo capito, all'inizio. Non avevo collegato tutto ciò che sapevo su di lui e non ho avvisato nessuno. Sono stata una stupida!" Nonostante si rendesse conto dell'errore fatto, la ragazza non riusciva a non essere euforica. Forse avrebbe conosciuto una persona di cui parlavano tutti! Era una cosa molto egoista da pensare, soprattutto considerando che Sirius Black aveva ucciso i suoi migliori amici, ma poterlo incontrare la eccitava lo stesso. Un pensiero le passò per la testa mentre correva e si fermò. Remus le sbatté contro e per poco non cadde all'indietro. "Che c'è ora?" Sbuffò l'uomo. "Hai detto che avevi la 'missione' di salvare Sirius. Cosa intendevi dire.?" "Come saprai, dodici anni fa James e Lily Potter furono uccisi e Sirius fu arrestato con l'accusa di aver ucciso anche Peter Minus. Ieri sera Harry, i suoi amici ed io abbiamo scoperto che non era così. Peter ha ucciso i Potter, non Sirius. Infatti Peter non..." "Non era morto." Concluse la ragazza portandosi una mano davanti alla bocca. "Come lo sapevi?" "Beh, ho sempre avuto il sospetto. Ieri tu mi hai detto che anche Malocchio sospettava qualcosa, e ora tu mi vieni a dire queste cose... È una conclusione più che logica, credo." "Sei una ragazza fin troppo intelligente, Luci." "Sai che odio quel soprannome." Disse Lucinda storcendo il naso. "Dai! Forse riusciamo ad incontrarlo!" Urlò la ragazza mentre riprendeva a correre. "Chi?" "Sirius, chi se no?" Mentre passavano davanti all'infermeria videro il professor Silente che apriva la porta. Vedendoli passare di corsa, il preside chiamò la ragazza. "Ho bisogno che tu venga con me, Lucinda." "Sì, signore." Disse lei con lo sguardo triste. Si voltò verso l'amico e lo salutò con un cenno della mano. Il preside aprì la porta dell'infermeria e trovò Harry Potter, Hermione Granger e Ron Weasley sdraiati su dei lettini, con graffi e ferite sulla testa, probabilmente per la sera prima. "Come avrete saputo." Esordì il professore. "Sirius Black è stato liberato. Non per andare a vivere una vita felice per conto suo, ma per essere condotto ad Azkaban, ed essere privato dell'anima da un dissennatore." Lucinda vide una smorfia d'orrore passare sul volto dei tre ragazzi che le stavano di fronte. "Perciò vorrei affidare a voi due." Indicò Harry ed Hermione. "E a te, Lucinda, una missione." "Quale signore?" Chiesero i tre, all'unisono. "Dovrete salvare Sirius."

Lucinda Malfoy: la fenice e l'ordineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora