I-Il futuro è qui

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Anno 2030

Mi chiamo Nate Mutig e ho 17 anni. Sono piuttosto alto e ho una massa abbastanza rilevante di capelli, tanto che a volte li lego in un codino. Frequento un liceo famoso nella città di Chicago. I miei genitori si sono separati quando avevo solo 9 anni, e da allora cominciai a vivere con mia madre, la quale a causa del suo lavoro è costretta a viaggiare abbastanza frequentemente, e il destino ha voluto che io la seguissi in ogni suo spostamento. Ho detto che viaggia ma non il suo mestiere, che sbadato. Lindsey Black è un'archeologa, amante dell'operato umano. Per carità, la sua mansione è di tutto rispetto, ma è estenuante il fatto che io debba continuamente cambiare scuola e amici. Tuttavia non manca molto per il momento in cui potrò finalmente andare a vivere da solo ed essere indipendente dai miei genitori. Papà invece è un famoso sviluppatore di videogiochi, e il suo nome è Angelo. Vi starete chiedendo perchè abbia un nome italiano e un cognome tedesco. Semplicemente il nonno proviene dal nord-Germania, mentre la nonna è italiana. Nato papà nel 1990, e divenuto famoso per il suo lavoro dopo la sua crescita, si trasferì negli Stati Uniti, avendo ricevuto la disponibilità per fondare la sua attuale azienda, la Mutig, casa produttrice di videogiochi e dispositivi. A Washington conobbe la mamma, e a Giugno del 2013 nacqui io, lo sventurato coraggioso*. Nonostante soffra per la loro separazione, esistono comunque tre cose in grado di tirarmi su di morale:la mia fidanzata Ilary, il mio migliore amico Lawliet e la mia grande passione per i videogiochi. Ilary l'ho conosciuta a 15 anni, e anche se non abbiamo la possibilità di incontrarci ogni giorno, tra di noi c'è un sentimento molto profondo; Law invece lo conosco sin da bambino, il mio migliore amico d'infanzia e dell'adolescenza. Il nostro motto è sempre stato: "squadra che vince non si cambia"; ai videogiochi invece inutile dire che mi appassionai grazie a papà. Ho sperimentato ogni genere, dall'avventura allo sparatutto, dal picchiaduro all'arcade, partecipando anche a numerosi tornei, facendomi un nome. Ai giorni d'oggi vengono prodotti in numerose quantità videogiochi a realtà aumentata, e i dispositivi da utilizzare stanno diventando sempre più piccoli e comodi. Insomma, molto tempo fa esistevano le console casalinghe e quelle portatili, per poi passare a quelli a realtà virtuale, in sigla VR, e anche a qualcuno a realtà aumentata, in sigla RA. Ma ognuno richiedeva di starsene in casa per tutto il tempo di gioco. Oggi non è cosi, oggi si può giocare sfruttando l'ambiente reale, interagendo con numerose persone. Ovviamente con le nuove tecnologie sono state create zone apposite, e si è fatto in modo di rendere ogni cosa sicura anche nel caso in cui si decidesse di giocare per strada, nei parchi, nei locali, praticamente ovunque. Fino ad ora ho sempre giocato a quelli in realtà virtuale, ma ho intenzione di cambiare, in vista dell'uscita del nuovo dispositivo-videogioco. Per chi se lo stesse chiedendo questa è una novità del periodo, un apparecchio RA che ha integrato un videogioco apposito. Man mano poi si possono aggiungere altri giochi, ma almeno all'inizio si risparmia e si ha già tutto. Il nuovo gioco in questione è naturalmente della Mutig, e si chiama "The ideal life".Si, la vita ideale, un videogioco che ti consente di creare la vita che hai sempre desiderato, con pochi click e un po' di impegno. Non che io abbia bisogno di un'altra vita, ma da grande videogiocatore non posso non provarlo. E poi, ha fatto clamore in tutto il mondo. Il dispositivo che lo supporta si chiama DWG, sigla di dive with glasses, dunque un semplice paio di occhiali super tecnologico per giocare. Cosa c'è di meglio? E poi ho mio padre a capo dell'azienda, e me lo ha promesso gratis. Chiamatemi raccomandato o cose del genere, ma io la chiamo fortuna. Avevo programmato di incontrarmi con Ilary e Lawliet domani a Chicago, in occasione della presentazione del prodotto nelle sedi dell'azienda. Loro avrebbero preso il treno, e ci saremmo visti a Daley Plaza,dov'è situato l'edificio. Grazie a un pass speciale poi avremmo avuto un posto in prima fila. Quando lo hanno saputo erano al settimo cielo, anch'essi interessati al dispositivo. Cavoli, ho dimenticato che giorno è oggi... E invece no, è Lunedi. Domani, Martedi 17 Gennaio 2030, assisteremo alla presentazione mondiale di un prodotto che diventerà celebre ovunque. So già che i superstiziosi stanno pensando alla data, ma non me lo ricordate, anche io sono come voi. È sera e dovrei cenare, dopo sprofonderò in un sonno che precede il grande giorno.

La mattina dopo rimpiansi di essermi alzato dal letto. Era più comodo del solito, e il sonno era più profondo del solito, tale da farmi lanciare uno sguardo fulminante a mia madre quando mi svegliò. Quanto le voglio bene. Mi preparai in fretta preso dalla foga e dall'adrenalina, arrivando persino a mettermi la camicia al contrario. Non chiedetemi come. Dopo mi recai in piazza, attendendo i due. Arrivò per prima Ilary, con i suoi capelli lunghi e mori, lisci, che a volte raggruppava in una coda. I suoi occhi erano di un verde acqua stupendo, tale da farti incantare, era vestita in maniera molto elegante, con un vestito invernale piuttosto comodo, e naturalmente era bellissima, come sempre.
<<Ehilà, come sta il mio videogiocatore preferito? >> domandò Ilary divertita.
<<Mai stato meglio nel vedere te dopo tanto tempo>> risposi.
<<Mi sei mancato>> Con questa risposta Ilary mi diede un bacio, e poi mi diede una spinta fino a farmi sedere.
<<Io mi chiedo dove la trovi tutta quella forza che hai nelle braccia>> dissi tenendo il broncio.
Poco dopo arrivò Lawliet, con quell'aria di uno che ha dormito poco la notte perchè doveva studiare per l'esame del giorno dopo, ma scherzi apparte vi posso assicurare che quel ragazzo è estremamente intelligente. I suoi capelli neri erano piuttosto corti, doveva averli tagliati da poco, ed era anch'egli vestito elegante. Con se portava il suo solito quaderno sul quale appuntava diverse cose.
<<Guarda un po' chi ho davanti, la mia coppia imbranata preferita>> disse Lawliet guardando le nostre scarpe.
<<Imbranata a chi? >> domandò Ilary arrabbiata.
<<A te e a Nate ovviamente, avete entrambi i lacci slacciati>> fece notare Lawliet.
<<Hai ragione, non ti sfugge nulla, come al solito>> dissi imbarazzato.
<<Me la cavo>> rispose Lawliet.
<<Devi sempre essere cosi irritante? >> disse Ilary rivolgendosi al mio migliore amico.
<<Un agente di polizia DEVE essere irritante. Ogni singola domanda che pone deve cogliere la persona interessata dritto al cuore, in modo tale da metterla alle strette. Al contrario, non sarebbe un agente rispettabile. È cosi che sarò in futuro>> osservò Lawliet.
<<Ambizioso il ragazzo>> disse Ilary guardando altrove per evitare lo sguardo del ragazzo.
<<Quanto mi fate divertire voi due. Si è fatta ora. Andiamo? >> domandai.
<<E ce lo chiedi pure? >>dissero i due all'unisono.
Io gli risposi che erano inquietanti.
Entrammo nella sede e mostrai il pass, per un attimo una guardia disse che era falso, ma poi capirono chi ero e ci fecero passare. Insomma, mi ero svegliato male, lacci slacciati, pass ritenuto falso, avevamo cominciato bene la giornata "sfortunata". Ci sedemmo in prima fila, con uno dei programmatori di fronte e i suoi aiutanti. Sul tavolo c'era il DWG, magnifico. Poi c'era uno schermo al plasma che avrebbe mostrato le funzioni del dispositivo, e inoltre sicuramente avrebbero fatto provare a qualcuno gli occhiali. La folla era enorme, data anche l'immensità della stanza. Finchè non avrebbero parlato gli addetti, ci sarebbe stato un enorme brusio, naturalmente. Il programmatore si preparò per l'evento, cosa che avrebbero fatto molti altri suoi colleghi in tutto il mondo. Stava per presentarsi, cosi come i suoi aiutanti, e finalmente ognuno avrebbe fatto silenzio, una delle cose che noi tre desideravamo maggiormente. Una cosa era certa: l'adrenalina e la voglia di scoprire di più erano alle stelle.
Fine capitolo I
*Il cognome di Nate, Mutig, è tedesco e significa coraggioso.

The Ideal Life - oltre i confini virtualiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora