XVIII-Cronache asiatiche

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Era una città immensa, come tutte le metropoli d'altronde. C'erano miradi di negozi di vario tipo, cosi come grattacieli e anche attrazioni. Io e Ilary rimanemmo incantati dal vedere le tante fumetterie e i tanti negozi di videogiochi che riempivano la città. Un edificio che avrei tsnto voluto visitare fu la carrot tower, sede di una azienda sviluppatrice di un gioco famosissimo, mentre Ilary era curiosa di andare a mangiare in un ristorante apparso in un anime altrettanto famoso a livello mondiale. Tuttavia sapevamo di non poter perdere tempo, ma sperammo di averne un po' dopo aver compiuto la missione. Nel frattempo pensammo ad un modo per attirare Mike e sfidarlo, in quel modo avremmo potuto ottenere un gran numero di tessere. Indossammo gli occhiali mentre camminammo, e altre vittime furono registrate. Non mancava un giorno in cui non morisse nessuno a causa di quest'orrendo videogioco. Un videogioco che si era presentato come  un conforto per coloro che stavano affrontando difficoltà, per poi rivelarsi come il colpo di grazia che avrebbe portato solo sofferenze. Le vittime ammontarono a 1500 circa, un numero enorme, e noi non potevamo fare nulla per riportarle tra noi. Ad un certo punto incontrammo due ragazze dai palesi tratti asiatici, nonostante fossero piuttosto carine, formose e non dovevano avere
più di 19 anni. Indossavano dei kimono e avevano capelli neri e lunghi. Erano identiche, per forza gemelle. Successivamente le raggiunse un ragazzo altissimo, dai capelli corti e neri, palestrato, solo che lui assomigliava solo alle ragazze.
Pronunciarono parole in giapponese a raffica, indicandoci, rendendosi poi conto di avere a che fare con persone provenienti dall'estero, e quindi iniziarono a parlare in inglese.
<<Ehi Yoko, hai visto? Hanno dei DWG! Pazzesco! È tanto che non ne vediamo qualcuno con questi occhiali, pensavo se la fossero fatta sotto>> poco franca mi dicevano.
<<Ben detto Fouka, sono sorpresa quanto te. E tu Ryusei? Cosa ne pensi?>> chiese Yoko al presunto fratello spilungone.
<<...Si>> un tipo di poche parole.
<<Voi! Dovete essere la combriccola che ha combattuto al colosseo! Ho una stima profonda per voi>> disse Yoko, o forse era Fouka? Erano indistinguibili.
<<Com'è possibile che sanno della nostra esperienza al colosseo?>> chiese Beth.
<<Noi sappiamo tutto. Tutti quelli che indossano un DWG sanno tutto. Il vostro scontro, o meglio, i vostri scontri sono stati trasmessi in live mondiale>> disse Yoko.
<<Quel bastardo!>> disse Law andando su tutte le furie.
<<Cosa?>> chiesi perplesso.
<<È stato Mike. Sono sicuro che era li ad osservarci, e ha avuto l'idea di farci andare in live mondiale, cosi che in caso di sconfitta la nostra reputazione sarebbe andata a male. Ma la fortuna ha girato dalla nostra parte, e ora siamo famosi>>.
<<Accidenti>> disse Ilary.
<<Mike Thunder? È un gran figo! Ma di certo non vorrei vincesse lui. Preferisco vedere una vittoria da parte del figlio di Angelo>>.
Sapevano anche questo, come giravano in fretta le informazioni.
<<Noi vogliamo aiutarvi, anche se dovremmo essere vostri rivali. Abbiamo solo due tessere, mentre voi 4 giusto? Vi aiuteremo a trovare quella di Tokyo>> disse Fouka.
<<Ora che ci penso i vostri nomi non mi sono nuovi>> disse Law.
<<Ovvio che non lo sono. Siamo le gemelle Kanata, mentre lui è il nostro fratello minore, o forse potrei dire il nostro fratellino, quanto è dolce. Siamo tre dei primi dieci campioni di questo gioco>> disse Yoko con orgoglio. Ryusei arrossì, ma non disse niente.
<<E cosi abbiamo conosciuto tutti e 10 i campioni. Piacere di consocervi!>> dissi.
<<Il piacere è tutto nostro!>> dissero le gemelle all'unisono<<Ora, per trovare la tessera, basta osservare la strada>> continuarono a dire all'unisono. Erano inquietanti.
<<La stra...>> a terra comparve l'iscrizione. Chi l'avrebbe detto?

OVE SI PRESENTA UNA FONTE DI VENERAZIONE,
IL VOSTRO CAMMINO SUBIRÀ UN'ILLUMINAZIONE.

<<Questa volta non commento>> disse Ilary.
<<Nulla di più semplice. Tokyo è piena di santuari no? Non c'è posto migliore qui in Giappone se non il santuario per le venerazioni>> concluse Law. In fondo era una passeggiata... Si, come no. Come ha detto Law, Tokyo è piena di santuari, il problema era "quale dei tanti".
<<Mi spiace ma non possiamo aiutarvi su quale scegliere. Dovrete fare affidamento alla fortuna e sperare di trovarlo al più presto. Noi ci impegneremo a farvi entrare senza problemi>> disse Yoko.
Girammo per almeno tre ore, prima di renderci conto che la tessera si trovava nel santuario di Meiji. Entrammo, e trovammo il pezzo al centro della stanza. E con quello stavamo a cinque. Mi chiedevo quanti ne fossero in totale.
<<Ora il nostro prossimo obiettivo: Mike>> disse Law con decisione.
<<Anche se riuscissimo ad attirarlo, siamo sicuri di vincere?>> disse Beth.
<<Abbi fiducia nelle nostre capacità>>  rispose Law.
<<Ho l'impressione che Mike ci stia seguendo>> disse mamma.
<<Tu dici?>> le chiesi.
<<Certamente, l'ho appena visto correre fuori>> continuò mamma con disinvoltura. Stavo iniziando a correre come un pazzo, prima di rendermi conto che sarebbe stato inutile inseguirlo. Ci avrebbe potuto condurre in trappola.
<<Dobbiamo attirarlo da noi... Penso di sapere come fare, ma ci vorrà un po' di tempo>> disse Law sorridendo.
<<Se c'è ancora qualcosa che possiamo fare, non esitate a chiedere>> dissero le gemelle.
<<...Si!>> disse Ryusei.
<<Grazie, ma avete già fatto abbastanza. Vi siamo profondamente grati. Abbiamo intenzione di andare alle dune Tottori>>.
<<Cosa? Un deserto? Perchè?>> chiese Ilary. Ero perplesso quanto lei, cosi anche mamma, ma Beth era d'accordo con Law. Non ci restava che fidarci di loro.
<<Domani, ci troveremo li, più o meno verso il centro. Saremmo lieti se veniste. Assisterete ad un evento mai visto prima. Nel caso fate affidamento ai DWG per rintracciarci>> concluse Law.
<<Va bene, ci saremo!>> risposero le gemelle. Il fratello minore fece un cenno di approvazione.

Erano le sette circa di sera, e Law ci espose in breve il piano, fuori al santuario.
<<Nate, devi chiamare Tim e costringere Carlos a venire da noi. Gli faremo mandare un messaggio mondiale, magari su un social, e dirà che si troverà domani alle due Tottori per sponsorizzare un evento. Verranno migliaia di fan. Poi con il DWG faremo sapere il tutto a Mike. Questo evento dovrà essere una sfida tra noi e Mike. Carlos inoltre ha numerose conoscenze, puo far venire dei giornalisti, che si impegneranno a farlo sapere a livello mondiale. In questo modo Mike non potrà ritirarsi. Diremo che questo evento risulterà decisivo per la conclusione della caccia>> disse Law tutto d'un fiato.
<<Descritto in maniera impeccabile>> disse Beth.
<<Piano un po' strambo, ma penso si possa fare>>.
Chiamai Tim, e mi disse che Carlos sarebbe arrivato il giorno seguente, il pomeriggio. A quanto pare anche loro erano decisi ad aiutarci veramente.
Dunque, il giorno seguente sarebbe stato decisivo. Ci rimettevamo nuovamente i nostri pezzi di puzzle, cosi come Mike. Ma se avessimo vinto avremmo fatto un gran passo avanti. E poi, quella sensazione di presagio tornò un'altra volta. Stava per succedere qualcosa di veramente importante. L'unico problema sarebbe stato il tipo di sfida. Sperammo nel meglio. Nel frattempo Law, Beth e mamma andarono ad alloggiare in aereo, mentre io e Ilary ne approfittammo per fare una passeggiata a Tokyo. Arrivammo fino alla Carrot Tower, cosi come al famoso ristorante, dove cenammo.
<<Ne stiamo passando tante eh?>> dissi ad Ilary.
<<Già>> rispose con un po' di tristezza.
<<Pensi a tua madre? Non preoccuparti, sento che siamo vicini alla fine di questo inferno. Ti ho promesso che tua madre guarirà>>.
<<Tu dici? Speriamo sia cosi. Sai, pensavo anchd a quella crisi che ho avuto a Napoli. È un brutto ricordo che non riesco a dimenticare>> disse Ilary.
<<Se vuoi puoi dirmelo>>.
<<Tempo fa, abitavo nei pressi della costa pacifica dello stato di Washington. Li c'è il monte Sant'Elena. Fu un'eruzione tremenda. Distrusse la nostra casa, costringendoci a trasferirci, cosi come a causa di quella stavamo per perdere mio padre. Sarebbe stata una tragedia. Non sarei riuscita a sopportarlo. Robert Freeman, oltre ad essere un famoso politico, è un padre speciale, un padre sempre disponibile e affettuoso. Beth condivide, anche se in maniera più lieve, questa sofferenza>> concluse Ilary cercando di non piangere.
<<Ilary, mi dispiace tanto, ma almeno è passato. Devi guardare al presente, e poi al futuro, altrimenti non andrai avanti. Sono con te>>.
<<Grazie Nate, come sempre sai come consolarmi>> rispose con il sorriso che tanto amavo vedere sul suo bel viso.

Uscimmo dal ristorante, e continuammo a passeggiare, pensando a ciò che sarebbe avvenuto il giorno dopo.
Fine capitolo XVIII

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