Chapter seven.

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Entrammo in macchina e per tutto il tragitto ci fu un tombale silenzio, se non il rumore del vento.
"Perché non parli?" Disse fermandosi in macchina sotto casa mia.
"Non so cosa sia successo sta sera, e non so perché io sia stata così stupida a dirti quelle cose o a provocarti, scusami, non ero cosciente." Dissi guardando al finestrino.
"Ehi tranquilla. Lo so, va tutto bene, domani a scuola ti scorderai tutto, non preoccuparti." Mi girai e Mi diede un bacio sulla guancia inaspettato.
"Io vado." Aprii la porta della macchina e scesi.
"Ti accompagno" disse scendendo anche lui.
"Non ce n'è bisogno, vivo qui." Risposi ma le mie parole vennero ignorate totalmente e così mi accompagnò fin vicino alla porta di casa mia.
"Grazie." Mi girai verso di lui e lo abbracciai, è stato il primo ragazzo ad essersene occupato di me, mentre poteva tranquillamente stare con gli amici in discoteca. Lui ricambiò l'abbraccio stringendomi più forte ma non facendomi male.
Ci staccammo e ci demmo la buonanotte per poi lui raggiungere la macchina.
Aprii la porta ed entrai, i miei non erano ancora arrivati, erano ormai le undici e mezza e non ho mangiato niente, mi ero proprio dimenticata.
Chiusi la porta e mi appoggiai su di essa mordendomi il labbro e chiudendo gli occhi, non poteva piacermi Cameron Dallas, non potevo cascare come le altre.
A distrarmi fu lo squillo del mio telefono, probabilmente era Aisha.
Tranquilla Abby, sono già a casa, mi ha accompagnato un ragazzo stra carino che viene nella nostra scuola, fa il quinto anno, ed è wow! Ci siamo pure baciati e non puoi capire. Tu invece che hai fatto con Cameron? Ha cercato di portarti a letto?
Aisha aveva già fatto colpo, dovevo prendere lezioni da lei.
Stranamente no, mi ha solo aiutato quando ero ubriaca, ora ho solo un forte mal di testa ma sono ritornata in me, mi sono accorta che l'alcool non lo so reggere, ma Cameron mi ha aiutata, mi ha portata a casa sua e mi fece fare una doccia fredda, tranquilla chiusi a chiave la porta, e poi mi ha portato a casa mia in macchina. È stato molto dolce.
Risposi al suo messaggio attendendo una risposta.
La porta si aprì, erano arrivati i miei genitori.
"Ciao Abby." Mi salutò mio padre.
"Ciao papà."
"Hei tesoro, scusa per il ritardo, abbiamo avuto da fare." Disse mia madre posando i sacchetti che aveva in mano.
"Non fa niente, cosa hai preso?" Le chiesi indicando i sacchetti.
"Mh, niente di che, solo addobbi per la casa e qualche cosa da mangiare, tu cosa hai mangiato?"
"Stasera non avevo molta fame, quindi non ho mangiato, ma ora mi sta venendo appetito." Sapevo che era mezzanotte ma capitemi, non ho cenato.
"Se vuoi mangia ciò che ho comprato, vedi nei sacchetti." Mi disse mia madre.

Finito di stuzzicare qualcosa vado a struccarmi e a indossare il pigiama, ero sfinita, anche perché mi fa ancora male la testa, e non so come farò ad andare a scuola, è mezzanotte passata.

Mi fai innamorare. | Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora