Chapter ten.

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"Beh se vuoi andiamo al mc donald's e poi andiamo a casa tua a studiare se per te va bene." Propose cameron.
"Va bene, andiamo al mc, accompagnami in macchina." Risposi aprendo la portiera.
"Presuntuosa, mi piaci." Disse entrando anche lui facendomi l'occhiolino.

Dopo essere stati al mc andammo a casa mia, che per fortuna è libera.
"Posso farti qualche domanda prima di iniziare?" Mi chiese avvicinandosi e mettendo il suo braccio attorno al mio collo.
"Con quanti ragazzi sei stata? 5?4?" Perché gli importava?
"Non sono mai stata fidanzata e non ho neanche dato il mio primo bacio." Risposi, non me ne vergognavo, perché devo per forza avere un ragazzo e baciare se non ho ancora trovato la persona giusta?
A quel punto cam mi diede un bacio a stampo davvero veloce, non so perché l'abbia fatto.
"Un assaggio" e mi fece nuovamente l'occhiolino.
"Pensi che io cada ai tuoi piedi?" Gli chiesi.
"Non è così?" Era convinto.
"Cameron, ti sbagli. Ed ora iniziamo." Dissi prendendo il libro.
"Va bene piccola barbie." Rispose togliendo il braccio ma stando sempre molto vicino a me.

"Tutto chiaro?" Gli chiesi.
"Perché mi fissi così?" Continuai facendo una piccola risata.
"Amo il tuo sorriso." Rispose.
"Mi sistemai una ciocca di capelli dietro l'orecchio e rivoltai la mia attenzione al libro trattenendo un sorriso, ero in imbarazzo.
"Perché fai così? Perché non ti lasci fare i complimenti? Sei così fottutamente bella." Disse prendendomi delicatamente il viso. La distanza tra i nostri volti era sparita, potevo notare tutto di lui, era tentato a baciarmi e se devo essere sincera anche io.
"C-cam-meron, h-hai capito l'argo-m-mento?" Iniziai a balbettare e sentivo le mie guance andare a fuoco.
"Si barbie. Ti prometto che andrò meglio, ma solo se ci sei tu a farmi ripetizioni. Ho capito, andiamo a fare un giro?" Chiese alzandosi e per fortuna non mi baciò. Quello di prima non era un bacio, era semplicemente un bacio a stampo di una durata minima, in teoria è come se non ci fossimo baciati ed è meglio così.
"Va bene." Mi alzai e indossai la mia felpa dell'adidas.
"Ti porto a vedere un posto incredibile. Ci stai?" Disse quando eravamo usciti di casa.
Annuii.

"Arrivati." Eravamo in una cima abbastanza alta, in cui si poteva vedere un po' tutta la città. Era bellissimo e stava per tramontare il sole.
Cameron si sedette sull'erba e mi sedetti anche io.
"Ti piace?" Mi chiese guardandomi mentre io ammiravo il panorama.
"Non ci sono parole." Lo guardai, era bellissimo.
"Ho una voglia di baciarti che non ne hai idea." Sussurrò al mio orecchio.
"Fallo."
A quel punto cam si avvicinò e mi diede un bacio, non era a stampo, mi sentivo così fragile e mi vennero dei brividi, cameron mi prese il volto con la mano e continuò allungando il bacio, era lento e passionale, dolce e delicato, le nostre lingue erano diventate una cosa sola. Mi stavo arrossendo, menomale che non c'era nessuno che ci poteva guardare. Scese al collo e iniziò a dare dei baci umidi e un succhiotto, non avevo le forze per farlo fermare.
Le sue labbra erano morbide e il suo contatto sulla mia pelle mi faceva sentire incredibilmente bene, come faceva?
"C-cam-eron" dissi balbettando con poca voce.
"Si barbie." Disse dandomi nuovamente un ultimo bacio sulle labbra morsicandomele leggermente.
"è uno sbaglio." Risposi abbassando la testa, ero davvero in imbarazzo, non lo sono mai stata così tanto.
"Perché dici questo barbie? Non ti piaccio?"
"Non sei tu, è che ci sono un sacco di ragazze li fuori. Perché proprio io?" Chiesi.
"Sei tu quella che voglio." Disse continuando a baciarmi. Mi feci avanti anche io, gli diedi dei leggeri baci sul collo per poi fargli un succhiotto.
Mi fece stendere sul prato e lui si mise sopra di me, non stavamo facendo sesso, ci stavamo solo baciando ed ero consapevole che non dovevo cascare ai suoi piedi ma è così dolce con me.
Ci alzammo e guardai per terra, non i suoi occhi, non ne avevo il coraggio.
"Ehi, va tutto bene?" Mi prese il mento delicatamente facendomi incontrare i suoi occhi.
"Sei ancora più bella quando ti arrossisci." Mi disse e sorrise, aveva un sorriso magnifico.
"Andiamo ti accompagno a casa." Si alzò porgendomi la sua mano, così mi aiutò ad alzarmi.

Cameron mi portò sotto casa.
"Posso farti una domanda?" Chiesi.
"Dimmi piccola." Si girò a guardarmi.
"Perché mi chiami barbie?" Non ne capivo il motivo.
"Non lo sei?" Mi chiese mettendomi una ciocca dietro l'orecchio.
"Hai una vita perfetta, i tuoi genitori fanno di tutto per farti venire nelle scuole più famose e in più sei bellissima. Non ho mai visto ragazze come te." Le sue parole mi hanno riscaldato il cuore, davvero lui pensava che io fossi bellissima?
"Grazie per oggi.." gli sorrisi, lo stavo per abbracciare ma mi baciò per circa due minuti.
"A domani barbie" sussurrò, mi sorrise e ritornò nella sua macchina per poi iniziare a guidare.
Mi girai verso la porta e sorrisi come un bambino riceve il suo regalo.
Mi faceva tutto questo cameron, non so come ci riesca ma mi fa sentire così bene.
Aprii la porta e ritrovai i miei genitori in sala a guardarsi un film.
"Ciao tesoro, dove sei stata?" Chiese mia madre.
"In giro, vado in camera" iniziai a correre tra le scale raggiungendo la mia camera.
Mi buttai sul letto e abbracciai il mio cuscino, l'unico mio pensiero era sempre lui, mi ha fatto vivere questa giornata come in una favola, come un libro, più bella cosa non poteva succedere. Cameron era uno sbaglio, ma mi faceva sentire felice come nessun'altro, mi morsi un labbro ripensando alle sue labbra sulle mie.
Presi il mio cellulare e chiamai Aisha, volevo dirglielo, magari Cameron è cambiato, voglio parlarle.

Dopo un paio di squilli Aisha rispose.
"Ehii Abby." Sentii la sua voce dopo tanto tempo.
" Aisha, devo dirti una cosa, e so benissimo che è stato un errore" dissi temendo la dua reazione.
"Io e cameron ci siamo baciati, non a stampo ma proprio baciato e mi ha fatto un succhiotto." Continuai.
"Dolce?" Mi aspettavo I peggio avvertimenti invece no.
"Non sei arrabbiata vero?" Chiesi.
"Abby, se ti piace prova a stare con lui, io non posso dirti che cosa fare o no, la vita è tua. Comunque è figo vero?" Mi chiese.
"Di brutto. Ma zitta, non capisco se mi piace, non so cosa sto provando con lui ma qualunque cosa sia mi fa star bene."
"Sono contenta, adesso devo andare a cenare. Ci sentiamo domani a scuola, ciao Abby!" Mi salutò e riattaccò la chiamata.
Andai allo specchio e mi accarezzai il succhiotto che mi ha fatto, quel segno sul collo che vorrei non si cancellasse mai.
Non volevo nasconderlo, è un ricordo di questa giornata.

Mi fai innamorare. | Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora