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'Come sta andando la terapia Signor. Min?'

Mi chiese solita la terapista.

'Sto scrivendo di più, ho scritto qualcosa sul mio passato...e quel lettore curioso continua a commentare ma a dire il vero mi infastidisce.'

Dissi serio accavallando le gambe.

'Beh è ottimo che inizi a collaborare,  ha provato a rispondergli e parlarci? Magari riesce a farsi un amico.'

Dissi lei calma, cosa che mi fece arrabbiare ancora di più.

Mi alzai di scatto dalla poltrona, alzai il mio tono scandendo bene le parole.

'Non. Ho. Bisogno. Di. Farmi. Amici.

È solo uno sconosciuto, fra l'altro indisponente e fastidioso che si permette di sparare opinioni che io non ho chiesto.'

Dissi accigliato e guardandola negli occhi.

'Si calmi Signor.Min, il mio era solo un invito a socializzare, infondo se commenta vuol dire che è interessato a lei.
E sappiamo entrambi che da un anno a questa parte non molta gente si è interessata alla sua persona.'

Mi infastidiva ma era vero, con un tono di resa mi abbandonai sulla poltrona.

'Beh cosa dovrei fare? Invitarlo a cena e uscirci insieme?'

Dissi sarcastico.

'Magari prima capisca che persona è e soprattutto se non è un malintenzionato, poi più avanti perché no, una cena fra amici non fa male a nessuno.'

Replicò lei sorridente e speranzosa.

'spero mi stia prendendo per il culo.'

Raccontami delle tue giornate grigieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora