<< ogni volta che il mio sguardo si posa su di te, il mio cuore batte così forte quasi a voler esplodere >>
Sono arrivata da qualche minuto davanti alla casa dei Mikaelson, cammino sui pochi scalini che distanziano dalla porta, quando sono davanti alla porta due uomini la aprono e mi fanno entrare.
Noto che molta gente è già arrivata e la musica che parte dagli strumenti alla mia destra mi delizia le orecchie, così delicata e semplice.
Faccio un piccolo giro di quell'impotente palazzo senza salire al piano di sopra, non vedo nessuno degli originali e ciò mi fa venire un dubbio che mi attanaglia lo stomaco, non vedo nemmeno nessuno dei miei amici.
Se i Salvatore dovevano venire qui per discutere con le streghe, Elena sarebbe venuta con loro, speravo con tutto il cuore che non sarebbe successo niente a nessuno di loro.
Un cameriere si avvicina verso di me con un vassoio stracolmo di Champagne, prendo un calice e lo ringrazio con un sorriso, bevo un sorso e con lo sguardo cerco qualcuno di famigliare, quando lo vedo.
Così incantevole con il suo smoking e la sua maschera nera molto simile alla mia, mi sta guardando e io faccio l'indifferente, ancora non capisco perché quella stessa mattina mi ha trattato in quel modo, si avvicina verso di me e faccio finta di sorseggiare il mio champagne.<< sei un incanto con il vestito che ti ho regalato >> sorride maliziosamente con sguardo compiaciuto, è di fronte a me e mi guarda in ogni particolare.
<< grazie per il complimento, era l'unico vestito adatto, se no non l'avrei neanche indossato >> sorrido trionfante e sorseggio ancora un po' lo champagne che lui mi prende dalle mani.
<< questo adesso non ti serve, vuoi farmi l'onore di questo ballo ? >> porge il calice ad una cameriera e fa un inchino porgendomi la mano, faccio anche io un inchino prendendo i lembi dell'abito e tirandoli su.
Mi prende per mano, insieme andiamo al centro della sala dove tutti stanno ballando un lento dalla sinfonia delicata.Quando finisce il lento facciamo un piccolo inchino e con un braccio mi prende a braccetto e mi porta nel giardino, la luna splende luminosa tra tutte le stelle che fanno da sfondo ad essa.
Passeggiamo un po' per l'immenso giardino colmo di decorazioni a tema floreale, di buon gusto.
Aspetto con pazienza che Kol si decida a parlare, voglio che si scusi per come mi ha trattata questa mattina non avendogli fatto nulla, ha voluto che ci incontravamo per parlarmi di qualcosa, senza i nostri amici vicini che avrebbero potuto disturbarci o interrompere la nostra chiacchierata.
Guardo il giovane originale con la coda dell'occhio, lo ammiro in tutta la sua bellezza, che a parer mio non è comune, è qualcosa di particolare, diversa.
Noto anche che sta molto bene nel suo smoking nero con la sua maschera che nasconde parte di quel viso meraviglioso, che mi ha fatto impazzire dal primo momento che l'ho visto, si provo qualcosa di indefinito per il più giovane dei vampiri originali, probabilmente è amore.
So che è sbagliato, non dovrei provare certe emozioni per lui, perché lo conosco da poco o forse perché è un vampiro con un insaziabile brama di sangue, ma non posso mentire a me stessa, anche se lo vorrei.<< Adele, ti ho portato qui per tenerti lontana dalle streghe >> annuncia sempre con il suo solito tono, si ferma guardandomi negli occhi e distogliendomi completamente dai miei pensieri.
<< tu mi hai scritto una lettera per tenermi lontana dalle streghe ?! >> lo guardo confusa, se questa è la sua idea poteva anche risparmiare la sua fatica, ed io che come una stupida mi sono illusa pensando ad altro.
<< se avevi paura che mi succedesse qualcosa potevi evitare di farmi venire qui forse ?! So badare a me stessa ... l'ho sempre fatto e non sarà un vampiro come te a farmi cambiare idea >> mormoro e punto un dito contro il suo petto, lo guardo irritata.
Lui sorride come se si volesse beffare di me e questo mi fa infuriare ancora di più.
<< non dubito di ciò, ma saperti vicino mi rassicura che nessuno ti torcerà un capello.. o finirà con la testa staccata dal collo >> ghigna e quel piccolo gesto mi fa accapponare la pelle.
<< oltretutto o questo quesito che mi opprime la mente da quando quella strega ci fa fatto visita, il tuo urlo non era affatto umano, quindi la mia domanda è cosa sei tu ? >> mi domanda ed io per evitare la domanda cerco di andarmene, ma lui mi precede prendendomi per il polso.
<< ah ah non puoi andartene da qui tesoro>> ghigna e non lascia la presa dal mio polso, so di non avere scampo e prima o poi avrei dovuto dire la verità, sospiro e inizio a parlare.<< secondo la tradizione anglosassone una donna si trasforma in una banshee quando il suo cuore si gela oppure viene spezzato. Questa figura mitologica ha il potere di prevedere la morte, infatti quando qualcuno legato alla banshee è in procinto di morire, essa urla e si dispera. La banshee viene spesso rappresentata come uno spirito urlante o una bella donna, il cui grido ha la capacità di uccidere >> evito di guardarlo e temo la sua risposta che non attende ad arrivare.
<< quindi tu vedi la morte delle persone e urli, ma tutti i morti che ci sono stati qui, come hai fatto a trattenerti ? >> domanda confuso.
<< riuscivo a trattenermi, ma quando Sarah mi ha fatto rivivere tutte quelle morti sono scoppiata >> confesso tristemente, non vado fiera di ciò che sono.
<< quindi tutta la storia che mi avevi raccontato quando ci siamo conosciuti era una bugia ? >> mi guarda furioso e sento il suo sguardo bruciarmi la pelle, così alzo lo sguardo e mi faccio forza di non scoppiare in lacrime, non davanti a lui.
<< sono andata a Washington perché scappavo da una congrega di streghe che voleva il mio dono, non volevo mettere in pericolo i miei fratelli così me ne sono andata da questa città. Quando due anni dopo ho visto la morte di Jeremy, è stato orribile, ho sentito cosa provava quando è morto... poi è stata la volta di Elena, morta annegata così ho fatto delle ricerche grazie a delle streghe buone. So tutta la storia e per questo motivo sono qui >> finisco di parlare e una lacrima mi solca il viso e lui prontamente l'asciuga, facendomi rimanere di stucco.
<< non devi piangere, sei così bella quando sorridi >> sorride e mi accarezza la guancia, io del resto mi faccio incantare dal suo tocco..
Dopo aver raccontato tutta la verità, continuiamo la nostra camminata per l'immenso giardino, ma una sensazione strana mi opprime il petto.Sono tornataaaaaaaaaaa !!!
Dopo un mese i forse di più, mi sono fatta viva, scusate ma avevo il così detto blocco dello scrittore.
Spero che il capitolo così tanto atteso vi sia piaciuto, poi per passare il tempo avevo in mente di fare una specie di gioco !! Voi mi fate delle domande ed io risponderò nel prossimo capitolo ad ogni vostra domanda..
Se l'idea vi piace scrivetemi le domande nei commenti.
Tanti saluti 💁🏻
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Remember That I Love You
FanfictionAdelaide Gilbert è la sorella maggiore di Elena e Jeremy Gilbert. A differenza dei fratelli lei non vive a Mystic Falls, ma a Washington dove frequenta uno dei licei più prestigiosi grazie ad una borsa di studio. Due anni dopo la morte dei suoi geni...