"Vattene! Mi vuoi lasciare?! Non voglio più avere a che fare con te. Lo capisci o no? "
"Ma io sì! Dammi un'altra occasione Alissa. Per favore, lo so che ho sbagliato, davvero ti chiedo scusa..."
"Il punto è proprio questo, non ci sono altre occasioni. O stai dentro o stai fuori. Sei uscito? Bene, adesso resta esattamente lì dove sei."
E mentre lo dico mi volto di spalle tentando di centrare il chiavistello perchè il solo vederlo urta i miei nervi sensibili e voglio salire subito in casa chiudendogli il portone in faccia e lasciarlo per sempre dietro di me. Ma qualcosa interrompe bruscamente la mia tremante convinzione, Luca si avvicina alle mie spalle e inizia a sussurrare tra i miei lunghi capelli:
"No, non ti lascio." mi dice stringendomi un po' e prende a strofinare leggero le sue labbra sul mio collo, sui trapezi e mi rendo conto di aver sognato troppo a lungo di rivivere la sensazione di questo momento... Ma più che eccitarmi penso mi stia assalendo solo la voglia di fare una gran puttanata, fargli sentire l'odore del sesso mescolato a quelle poche gocce di sentimento per lui rimaste intrappolate da qualche parte nel mio organismo in attesa di evaporare dietro alla miriade di litigi, diverbi, mancanze di rispetto e incomprensioni.
In quei precisi istanti la mia mente si distacca da noi ma non da me, anzi preme sulle tempie costringendomi a ripercorrere fotogrammi della mia vita. Frequentavo il primo anno delle superiori e inventavo una marea di bugie in casa per uscire con chi mi pareva, molte di queste cazzate i miei se le bevevano perchè il resto del mondo li distraeva continuamente da me. La nonna paterna invece se ne stava sulla sua comoda poltrona, dalle rifiniture di un verde indescrivibile, e fingeva di dormire perchè era molto attenta. Lei sapeva, sapeva sempre! Addirittura riusciva a capire situazioni complesse ancor prima che io stessa riuscissi a stabilirne un contatto intimo e personale. Sua caratteristica era il non avvisare o frenarmi in anticipo; lei semplicemente osservava seduta sulla sua poltrona color vinaccio e capiva. Solo quando ero alla ricerca di un interlocutore diverso mi rivolgevo a lei confessando i miei esperimenti esistenziali ed era in quei momenti che la nonna se ne usciva con un benedetto rigirìo di parole:
"Sapevo già tutto...Aspettavo solo che te ne accorgessi!"
"Ma come?! Cosa sapevi scusa se neanch' io sapevo ancora?!"
"Ci sono cose, cara mia, che si vedono solo se ci si ferma un attimo a guardarle da più angolazioni, come fosse la prima volta che ce le troviamo davanti. Solo allora potremmo dire di aver visto e capito. A chi corre senza fermarsi di tanto in tanto sfuggono molti dettagli. Ma io sto sempre qui seduta, non corro più da un bel po' - diceva ridendo - e ho tutto il tempo per dare e inventare nomi nuovi a quei dettagli"
"Sì, nonna ma se mi fosse successo qualcosa di poco piacevole non ti saresti sentita un po' colpevole anche tu mentre sapevi e io ancora no?"
"Certo che mi sono preoccupata, lo faccio continuamente e infatti prego, prego molto per te ma, c'è una cosa che mi fa stare in pace più di tutte..."
"...Cosa?!"
"La consapevolezza che tu, ragazza, sai esattamente quando fermarti. E' un freno che hai sempre avuto nel tuo istinto."
E' un flash che mi ha velocemente distolto quanto riportato alla realtà, giusto il tempo per vedere un dettaglio da più angolazioni e capire che certi dettagli non sono proprio adatti a noi perchè in qualunque modo tu li metta non c'è mezzo lembo che possa combaciare con la nostra persona. Perciò smetto di cercare il chiavistello e infastidita da tanta umidità sul collo porto il gomito indietro affondandolo di netto tra le costole del mio ex che si china automaticamente in avanti tra un colpetto di tosse e l'altro. Sì nonna, adesso ho capito. Avevi ragione tu: io so esattamente quando fermarmi.
Il suo inchino è l'ultima immagine che ho di lui prima di sbattere il portone e salire le scale con una calma beata.
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Brividi selvaggi
RomanceSelvaggio come il corpo di lui, brividi come quelli che scatena lei. Un po' angeli e un po' diavoli dentro ad un turbine di sensazioni travolgenti e segrete. "Le sono piombato ad un centimetro dal mento e so che la guardo con tutta la dolcezza e la...