Capitolo 1

45.9K 1.4K 319
                                    

Cami
Ed eccolo che mi guarda con il suo solito sguardo vigile. Tutte le volte che Elia mi vede parlare con qualche ragazzo si assicura che tra di noi ci siano almeno cento centimetri di distanza. Convivo oramai con la mia guardia del corpo personale da diciannove anni e ancora non sono riuscita a scrollarmi di dosso mio fratello. Di certo, mio padre ha fatto un buon lavoro con lui. Gli ha insegnato a prendersi cura di me fin da bambino, ma tutta questa storia sta diventando alquanto snervante. Mia madre si stupisce di come mai alla mia età ancora non gli abbia mai presentato qualche ragazzo, ma sfiderei chiunque ad entrare in una casa dove la piccola della famiglia sembra una specie di pietra preziosa da tenere al sicuro e sotto stretta sorveglianza. Lei ovviamente non sa cosa significa avere un padre e un fratello onnipresenti - soprattutto il secondo - e infatti, i ragazzi essendo intimiditi dalla presenza di Elia, neanche mi si avvicinano. Be', a parte Kevin. Lui e io frequentiamo quasi tutte le lezioni insieme. Ci conosciamo da mesi ormai e mio fratello lo conosceva da prima, dal momento che ha un anno più di me. Sembra abbastanza sicuro di sé da non temere mio fratello nonostante sia più grande, per questo, mi stupisco quando mi chiede: «Ti va di bere qualcosa insieme stasera?».

Lo guardo accigliata per un momento perché sono rari i ragazzi che mi hanno chiesto di uscire in questi ultimi anni, ma al college non era ancora successo; lui è il primo.

«Allora?» insiste.

La mia risposta immediata sarebbe sì... se solo fossi stata figlia unica. Quindi, cerco di prendere tempo. Ma proprio nel momento esatto in cui sto per confermargli la mia presenza, ecco che compare il secondo avvoltoio, Ethan. Mio amico da una vita e migliore amico di mio fratello, "istruito" per prendere il posto di Elia quando non è nei paraggi.
Il suo braccio mi avvolge, facendomi scontrare bruscamente contro il suo petto solido. Se fossimo stati in un'altra circostanza probabilmente mi sarei sciolta tutta, ma adesso mi sta urtando parecchio nervi. «Ehi, piccola. Cosa ci fai qui con gli sconosciuti?».

Mi sottraggo dalla sua presa e, scontrosa, affermo: «Kevin non è uno sconosciuto».

«Tuo fratello lo sa?» chiede, incurante del fatto che Kevin sia ancora accanto a noi. Lo guardo con scuse, sperando che Ethan sparisca in fretta.

«Mi prendi in giro? Riferisci al mio fratellino che non era necessario mandare te a controllare, avrebbe potuto accertarsene da solo. E comunque, quello che faccio o chi frequento non sono affari suoi, né tuoi» puntualizzo.

«Non mi ha mandato lui a controllare. Ero da queste parti e sono passato a salutarti. E dovevo nascondermi da Kendall».

Il fatto che in questo preciso istante Ethan nomini un'altra ragazza, mi dà parecchio fastidio. Kendall è la sua ragazza un mese sì e l'altro no. Non hanno mai avuto un rapporto stabile, anche perché lei è una farfalla e lui un farfallone. Credo che il loro rapporto non si sia mai basato sul rispetto e la monogamia, per questo sono sempre andati d'accordo, ma poi ci sono periodi come questo in cui Kendall fa di tutto per ottenere l'attenzione del suo ex, pretendendo che lui sia totalmente preso da lei e poi si ripete tutto come se fossero parte di un circolo vizioso.
Voglio un gran bene a Ethan, ma non capisco perché continua a farsi usare e adesso sta usando me. Sa che a Kandall dà fastidio tutte le volte che sono in sua compagnia, infatti la sua ex mi ha sempre guardata con disprezzo e sapere di essere usata come mezzo per raggiungere un fine mostra Ethan ai miei occhi in maniera diversa.

«Senti» inizio sbuffando. «Sappiamo tutti come funziona tra voi due e scusa, ma non voglio essere messa in mezzo».

In tutto questo tempo, Kevin non ha detto una parola, ma adesso che gli lancio una breve occhiata sembra scocciato, così cerco di salvare il salvabile. «Kevin, scusalo. Ethan se ne stava andando».

«No che non lo stavo facendo!» protesta lui.

«Comunque, devo andare io. Fammi sapere per questa sera. Ci sentiamo più tardi, Cami». Kevin si china su di me e mi lascia un bacio sulla guancia che mi fa arrossire come un peperone, lasciandomi oltretutto senza parole.

Lo so, forse mi sto facendo parecchie storie mentali, ma cavolo!, ricevere un bacio dal ragazzo che ti piace è parecchio eccitante. Il mio entusiasmo viene però smorzato da Ethan che si schiarisce la voce, provocandomi una nuova ondata di irritazione e imbarazzo.

«Ascoltami bene» comincio, puntandogli un dito sul petto. «Tu non dirai a mio fratello che questa sera ho un appuntamento, né tantomeno ti presenterai più qui a rovinare i miei piani. Sono un'adulta ormai, che vi piaccia o meno. E mi sta persino venendo il ciclo, quindi ti consiglio di starmi alla larga se non vuoi che ti strappi le palle!».

«Dolce Cami, non cercare di fare la dura perché ti riesce male. Sappiamo entrambi che hai un debole per me».

Sbuffo sonoramente, mi incammino verso la mia Harley e, dopo aver indossato il casco, mi dirigo verso casa dei miei genitori. Voglio che Ethan non si accorga di quanto ciò che ha detto è estremamente vero. Ho una cotta per lui praticamente da quando sono nata  e il fatto che lui ne sia consapevole rende il tutto molto imbarazzante per me perché mi ha sempre vista come la sorella piccola di Elia. Ho cercato in tutti i modi di scacciare questa cotta, ma tutte le volte che si trova nei paraggi ci ricasco con tutte le scarpe. A volte penso che non uscirò mai da questa situazione ma l'appuntamento di questa sera mi attende e devo liberare la mente se voglio riuscire a combinare qualcosa con Kevin (Elia permettendo).

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
𝗙𝗼𝗿𝗴𝗶𝘃𝗲 𝗮𝗻𝗱 𝗙𝗼𝗿𝗴𝗲𝘁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora