Capitolo 45

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Cami
Aaron è entusiasta quando lo chiamo per uscire. Mi dice che aveva perso le speranze in una mia chiamata, così gli dico di incontrarci direttamente al locale. Tarda un po' ad arrivare a causa del lavoro, ma si vede che non lo ha fatto intenzionalmente. Continua a scusarsi per il ritardo, ma lo rassicuro.

«Non è successo nulla» dico, davanti l'entrata. «Ora andiamo dentro, voglio presentarti mio fratello e i miei amici».

«Aspetta» mi blocca, prendendomi per la mano. «Sei diversa del solito. Mi sembri più sciolta».

«Lo dici perché mi hai conosciuta a lavoro. Solitamente non sono così seria, sono più divertente».

«No, di certo sei più composta. Stasera sei...».

Aaron lascia la frase a metà, ma il suo sguardo parla da solo. Osserva sfacciatamente le mie gambe lasciate scoperte dal mio mini abito argento. Vorrei coprirmi perché non mi piace essere osservata, quindi borbotto un "grazie" e lo trascino dentro.

La prima reazione di Elia, quando vede Aaron, è la solita ruga che le cirruccia la fronte. Quando glielo presento come un mio amico e cliente, si rilassa visibilmente. Haley, così come Emily e Drew lo accolgo subito con entusiasmo. Aaron, dal canto suo, è davvero un'ottima compagnia. Diverte i miei amici con aneddoti e battute e sembra perfettamente a suo agio. In più, il fatto che sia stata io a invitarlo, lo fa comportare come se dovesse farmi sentire la sua continua presenza. Chiede spesso la mia opinione e ancora più spesso, mi tocca il ginocchio. Tocco che non sfugge nemmeno a Elia.

Più tardi, ci raggiunge anche Ethan. Evidentemente, Sammy non era troppo stanca e, non appena mi vede, mi travolge abbracciandomi calorosamente. Io, in un primo momento sono spiazzata, ma un'occhiata da parte di Emily mi suggerisce di fare altrettanto. Quindi, abbraccio Samantha, ma faccio durare quel contatto il meno possibile. Poi le sorrido e la osservo mentre saluta gli altri. Quando si presenta a Aaron, la sua espressione sembra cambiare. Da sorridente, il suo volto diventa come... incantato? Non lo so, ma so per certo che continua a lanciare occhiate nella sua direzione. Non mi dà fastidio, ma penso che dovrebbe essere più discreta, con Ethan al suo fianco. Certo, lui non se ne accorge perché fissa Aaron a sua volta.

«Ho qualcosa sulla faccia?» chiede Aaron.

«No, perché?».

«Perchè i tuoi amici continuano a fissarmi. É strano. Mi sento osservato».

«Sono stanchi» li giustifico. «Samantha è reduce di un viaggio di due ore e il suo ragazzo è appena andato a prenderla. E poi, sai, tu sei quello nuovo. Per cui...».

«Sicuro che lui sia il suo ragazzo? Sembra che voglia staccarmi la testa per il solo fatto che sono qui con te» mi fa notare.

E in effetti è vero. Ethan guarda Aaron con la mascella testa, ma sarà dovuto anche al fatto che la sua ragazza guarda un altro.

«Sì, stanno insieme da sei mesi e noi... Lui è il mio ex» ammetto.

È inutile tenerlo nascosto, anche perché non ha molto senso. Aaron è un cliente con cui ho deciso di bere qualcosa stasera, non voglio che si faccia delle strane illusioni, né tantomeno gli devo delle spiegazioni, ma non voglio che pensi che sono una bugiarda, anche perché il discorso ex lo abbiamo affrontato l'altro giorno a pranzo e adesso sta facendo due più due.

«Quindi è il famoso ex ragazzo che hai lasciato a causa della distanza».

«Già» annuisco.

«Che non è poi così distante adesso» asserisce.

«È qui in vacanza con la sua nuova ragazza» sottolineo.

Aaron lascia cadere il discorso e lo ringrazio mentalmente perché sarebbe stato questione di secondi o l'avrei fatto io.

Più tardi, a casa di Elia, ci rilassiamo tutti nel suo salotto, bevendo margarita e ascoltando musica soft. Ethan si siede al mio fianco e sussurra: «Mi avevi detto che non avevi un ragazzo».

«Infatti non ce l'ho» affermo. «Aaron è solo qualcuno a cui ho chiesto di uscire questa sera».

«Be', questo Aaron mi sembra che guardi Sammy un po' più del dovuto».

«Guarda che è la tua ragazza che è sembrata folgorata non appena lo ha visto».

Non voglio ferire Ethan, ma voglio che si renda conto di quello che lo circonda. Quando mi volto a osservare i due, mi accorgo che adesso è Aaron a fare lo stupido con lei, ma non mi importa più di tanto. Mi infastidisce il fatto che lei faccia la civetta nonostante dica di amare Ethan.

«Il tuo ragazzo ci sta provando con lei» continua Ethan.

«Te l'ho detto, non mi importa. Aaron può fare ciò che vuole. E se vuole "Sammy", che se la prendesse pure. A lei non sembra dispiacere comunque».

«Lei è solo gentile».

«No, Ethan. A lei Aaron piace e sembra che a te non importi più di tanto. Quando stavi con me avresti preso a pugni chiunque mi avesse guardato» gli faccio notare. «Adesso che dovresti fare qualcosa, sei qui a parlare con me, come se niente fosse».

«Sto qui perché voglio stare qui» ribatte serio.

Certo, l'altra volta stava per baciarmi e adesso si comporta come se non fosse successo nulla. Adesso la sua ragazza sembra aver adocchiato qualcun'altro - che è uscito con me - e  lui si comporta come se non gliene fregasse niente di lei. Ethan non lo capisco, per certi versi. Se non prova alcun sentimento per Samantha, perché continua a starci insieme? Non è giusto perché... Perché lo voglio per me e se non fosse che si trova in questa situazione, me lo prenderei immediatamente. Anche perché mi sembra che se gliene dessi la possibilità, Ethan la coglierebbe al volo. Dopotutto, abbiamo un passato che è stato troncato senza un perché. E dopo averlo sentito l'altra mattina, sono sicura che l'attrazione fisica che proviamo l'uno per l'altra è rimasta immutata. Anzi, forse è più forte di prima.

I miei pensieri vengono interrotti dalle grasse risate provenienti proprio da Aaron e Samantha. Tutti si soffermano a osservarli e loro si scusano e poi ci spiazzano con un'affermazione: «Aaron e io abbiamo frequentato la scuola di danza assieme, qui a New York quando eravamo bambini. Ecco perché pensavo di conoscerlo» ci spiega Samantha.

«Avevo una cotta per lei da bambino» aggiunge Aaron.

«Anche adesso, a quanto pare» borbotto.

Ethan ride al mio fianco e lo seguo a mia volta. Una cosa è certa: la nostra intesa rimarrà immutata, indipendente dalle nostre scelte.

«Perchè ridevate in quella maniera?» chiede Emily, dando voce ai pensieri di tutti (almeno, i miei di sicuro).

«Samantha è stata la prima bambina che ho sposato» spiega Aaron. «Ne ho sposate tante, ma lei è stata indimenticabile».

Scoppiamo tutti a ridere per l'assurdità della situazione e poi, mi rivolgo a Ethan: «Forte! Stai con una che ha già spostato un altro».

«E tu con uno che indossava il tutù».

Ethan scoppia a ridere e lo seguo a ruota nuovamente, ma questa volta gli occhi dei nostri amici sono puntati tutti su di noi e adesso tutti sembrano ammutolirsi.

Da quando Ethan è tornato per le vacanze, non ci siamo esattamente comportati come due che hanno dei buoni rapporti. Per lo più ci siamo evitati e adesso la nostra intesa sembra strana agli occhi di tutti. E di certo non passa inosservata neanche a quelli di Samantha che raggiunge Ethan e me e si siede sulle sue gambe. Ingoio il rospo quando lei le sussurra qualcosa all'orecchio e poi non mi resta osservarli mentre se ne vanno mano nella mano.

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𝗙𝗼𝗿𝗴𝗶𝘃𝗲 𝗮𝗻𝗱 𝗙𝗼𝗿𝗴𝗲𝘁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora