Capitolo 16

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C'era un silenzio surreale in quella stanza, e sembrava che nessuno volesse fare la prima prima mossa, troppo intimoriti da quella tensione che aleggiava nell'aria. Audrey faceva rimbalzare lo sguardo dalla sua amica, al mandriano Sam; ogni tanto gettava lo sguardo su Heath e su Dennis, nella speranza che uno dei due potesse dare delle delucidazioni in merito a quello strano comportamento. All'improvviso, forse per pietà, Aron interruppe quel tetro scenario e tirò la mano di suo padre, con un piccolo broncio infantile di noia; aveva senz'altro fame, a giudicare dal modo in cui guardava i piatti sulla tavola.

- Ragazzi, che ne dite se intanto preparo qualche stuzzichino? Dennis, ci sono delle pizzette e dei würstel e patatine in quelle credenze, potresti prenderli e preparali? Heath perché tu e Sam non andate in giardino nel frattempo e fate distrarre Aron nel tempo che prepariamo qualche cosa da mettere sotto i denti? - disse Audrey, guardando seriamente Heath che dopo aver intercettato le parole sotto quell'invito, spinse l'amico e il figlio fuori di lì e portandoli fuori in giardino. Poi lei si voltò verso l'amica, che parve riscuotersi e impallidire improvvisamente - Ok, sembra tu abbia visto un fantasma. Che sta succedendo Amanda? - le chiese dopo essersi avvicinata a lei, mentre Dennis aveva cominciato a preparare degli stuzzichi da portare fuori agli altri tre, ma deciso a sentire ogni parola di quella conversazione.

Amanda sospirò, la voce le uscì fioca e dovette deglutire diverse volte; si portò una mano tremante alla gola e chiuse gli occhi - Mon Dieu.. Mai avrei pensato di rivederlo.. Ho bisogno di alcool - deglutì, guardando i suoi amici che la osservavano confusi e sbigottiti. Ma lo era anche lei diamine! Non avrebbe mai creduto di rivedere la sua gioia e il suo tormento davanti a lei, dopo diversi anni di lontananza! Sentiva lo stomaco chiuso e il cuore pareva volergli uscire dalla cassa toracica, tale era la sua furia con cui batteva.

- Alcool? Un pò d'acqua se vuoi - borbottò Audrey, prendendosi un'occhiataccia risentita dall'altra che ribatté - Solo se è sotto forma di ghiaccio, nel mio bicchiere di rum. E già te lo tirerei dietro se mi presentassi del rum con ghiaccio. Ho seriamente bisogno di qualcosa di forte se volete ascoltare la storia.. -. Audrey alzò gli occhi e sospirò - Dovrebbe esserci del whiskey nella vecchia credenza.. Temo non sarai l'unica a desiderare qualcosa di forte! -

Dennis preparò su un vassoio alcuni salatini e altri stuzzichino, infine dopo aver aspettato l'amica con la bottiglia, decise di prendere un bicchierino e versarci dentro un pò del liquido ambrato. Le altre due lo guardavano leggermente confuse, al che l'altro alzò le spalle e disse - Credo che non siamo gli unici a volerci ubriacare prima del tempo, perciò aspettatemi qui e non fiatate prima del mio arrivo! - e uscì dalla porta d'ingresso, incamminandosi sotto al portico dove vide i due uomini bisbigliare a bassa voce e il bambino guardare il cielo che stava scurendosi di minuto in minuto, dondolandosi su se stesso. I due uomini, sentiti i passi avanzare verso di loro, si zittirono e resero Dennis a disagio. - Ho portato qualcosa da mettere sotto i denti.. Mentre il bicchiere è per te - disse con voce pacata - Io credo che ne avrai bisogno - porgendogli il bicchiere con il whiskey. Sam lo guardò spaesato, ma poi gli sorrise con riconoscenza e lo ringraziò. Dennis annuì e lasciò il resto sul tavolino, dove Aron vi si fiondò e cominciò a mangiucchiare qualche salatino, poi si voltò e tornò dentro dove raggiunse le sue amiche e si sedette; in attesa di ascoltare la storia versò a tutti e tre una buona dose di alcool e guardò Amanda.

- Non mi lascerete in pace vero? D'accordo.. Voi sapete bene che io non sono nata qui ma a Parigi e che la mia famiglia - e storse il naso, rabbuiandosi - E' molto benestante.. I miei genitori non hanno mai avuto veramente tempo per me, ero sempre affidata a tate e governanti; l'unica volta che eravamo una ''famiglia felice'' era durante le vacanze estive, ovvero quando i miei genitori partivano per le ferie in qualche località marittima. Avevo diciotto anni e io avevo finito le scuole superiori uscendo con un buon voto; mia madre quell'anno volle stranamente passare le vacanze qui in Montana. Io all'inizio non ne ero molto entusiasta, perché volevo vedere il mare e qui ovviamente ci sono solo montagne e boschi; stanca dopo una settimana di passare il mio tempo in albergo, decisi di visitare un pò dintorni. Era un bel paesino, tranquillo e monotono ma sempre meglio che stare chiusa in una S.P.A perciò ne approfittai per fare un giro; non mi accorsi nemmeno del tempo che passava e soprattutto non mi accorsi nemmeno dove fossi arrivata! In poche parole: mi ero persa! E il telefono ovviamente non prendeva, cominciai a sudare freddo e imprecare pesantemente finché non sentii dei passi sul sentiero in selciato su cui mi trovavo. Me ne stavo lì imbambolata in attesa, quando mi trovai un enorme cavallo davanti a me; mi spaventai a morte e caddi a terra come una povera stupida, sporcandomi d'erba e polvere. Quando vidi il mio meraviglioso vestito ridotto a quel modo, guardai malamente il cavallo e il ragazzo su di esso, imprecandogli contro in francese.. - Audrey sbuffò e Dennis scosse la testa sconsolato - Che c'è? Era uno Chanel! Comunque dicevo, continuai a quel modo fino a quando dal cavallo scese un bellissimo ragazzo che mi guardò preoccupato. Tacqui immediatamente e arrossii molto, davanti a me c'era un bellissimo ragazzo alto e massiccio; indossava dei jeans sporchi e una maglia a maniche corte e il cappello da cowboy ma, ciò che mi colpì non era il suo vestire da ragazzaccio, ma i suoi occhi. Erano neri, dell'ossidiana più pura e sembravano risucchiarti l'anima; mi guardò e corse per aiutarmi a rialzarmi, tremavo da capo a piedi e mi sentii a disagio perché era la prima volta che mi sentivo così spaesata in compagnia di una figura maschile! Cominciò a balbettare qualche scusa in inglese, poi sbottò in un '' Mi sento un cretino, con tutta probabilità non capisci una parola di inglese! '' e scoppiai a ridere perché continuò ad insultarsi ad alta voce, credendo che io non lo capissi! Diventò rosso come un pomodoro maturo e continuò a scusarsi; alla fine mi riaccompagnò fino al suo ranch dove chiuse il cavallo nella stalla e prese la macchina. Cominciammo a parlare e a conoscerci e ci demmo appuntamento al giorno dopo; andò avanti così per tutta la settimana, poi divenne un mese. Mi fece fare delle vere e proprie incursioni nel bosco, ve lo immaginate? Io in mezzo alla natura! Ma mi divertii moltissimo, imparai perfino a stare seduta su un cavallo! Se prima provavo attrazione per lui, poi divenne una vera e propria cotta ma purtroppo le vacanze finirono e io dovetti tornare a casa.. Ci scambiammo gli indirizzi e la promessa di incontrarci l'anno successivo, e così fu; nonostante fossimo lontani il mio amore per lui non svanì anzi, si rafforzò molto, lui era la mia roccia, soprattutto quando la stanchezza e la rabbia prendevano il sopravvento. L'anno dopo tornammo e lo incontrai il giorno stesso al mio arrivo, mi portò a visitare il suo posto speciale; si trattava di un piccolo lago circondato interamente da roccia dove potevi accedervi tramite un piccolo sentieri pedonale, ricordo anche che c'era una cascata che vi ricadeva all'interno e dava al paesaggio molta suggestione. Lì ci demmo il nostro primo bacio e fu.. Meraviglioso! Avevo lo stomaco in subbuglio e.. Sembrava mi stesse baciando il cuore, da quanto dolce e delicato era.. Il mio mondo era sempre stato dai toni grigi e tristi, ma per la prima volta si tinse di colori sgargianti e brillanti! Un giorno decisi di presentarlo ai miei genitori, ero convinta che lo avrebbero accolto educatamente ma mi sbagliai.. Non la presero bene anzi, mi intimarono di non averci più niente a che fare; vollero fare le valigie e partire immediatamente, piansi molto e nonostante continuassimo a tenerci segretamente in contatto sapevo che le cose erano cambiate. Passarono due anni e i miei pensarono bene di programmare il mio fidanzamento con uno più vecchio di me; non era un cattivo uomo ma era una cosa troppo sofferente per me, ma i miei non vollero sentire ragioni e mi dissero a chiare lettere che se non avessi obbedito mi avrebbero diseredato. Quando però scoprii che mi avevano tenuto nascosto una visita di quel ragazzo.. Scoppiai, iniziai ad insultarli e feci le valigie. Mia zia e mia nonna furono ben contente di ospitarmi, e quando spiegai loro ogni cosa, mi incitarono a prendere il primo volo e andare in Montana a cercarlo. Lo feci quasi subito, prenotai il primo volo e arrivai qui con un misero bagaglio ma non mi importava; per la prima volta ero libera dal peso dei miei e potevo fare ciò che volevo. Purtroppo però quando arrivai scoprii che lui si era fidanzato con un'altra donna e che aspettava un figlio da lei.. Mi si spezzò il cuore, lui non mi aveva aspettata, non mi aveva più cercata e si era rifatto una vita! Gli lasciai una lettera nella sua casella per le lettere e piangendo me ne andai. Tornai in Francia, dove iniziai a studiare come parrucchiera interrompendo gli studi di magistratura, troncai ogni rapporto con i miei genitori e andai a vivere in un appartamento minuscolo ma essenziale in centro.. Il resto è storia - sorrise amaramente, con gli occhi lucidi al ricordo. Audrey e Dennis la guardarono e, senza dire una parola la abbracciarono mentre Amanda iniziò a singhiozzare. - Ero innamorata di lui.. Sam era tutto per me.. Ma come avrei mai potuto vincere contro quel donna e il loro bambino? Non potevo, non potevo! -. I due amici continuarono a tenerla stretta tra le loro braccia, poi la bionda decise di farla andare a darsi una rinfrescata al viso insieme a Dennis, e si mise a cucinare una pasta veloce con pollo al curry e peperoni saltati in padella. Non faceva altro che pensare alla storia della sua amica e di Sam, le si spezzò il cuore perché conosceva Amanda e l'aveva vista piangere pochissime volte; doveva essere stato terribile per lei ritrovarsi davanti l'uomo che le faceva battere il cuore, perché lo intuiva, lei era ancora innamorata e si spiegava perché non si impegnasse nelle relazioni. E lei? Lei non era identica alla sua amica? Aveva avuto così tante scottature a causa di Heath che non si impegnava mai, non voleva relazioni serie e stabili, perciò si faceva bastare quel poco che era disposta a concedere. Sospirò pesantemente mentre osservava il sugo nella padella, continuando a mescolare con attenzione; un bacio delicato sulla tempia la fece trasalire e per poco non le fece cadere il mestolo sul pavimento.

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