Capitolo 15

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In piena guerra, ecco come si sentiva. In mezzo a due fuochi nemici, due potenti eserciti di testosterone, che si contendevano una terra ricca e prospera; e la terra ricca e prospera altro non era che il suo corpo con i suoi chili di troppo, questo pensava Audrey, mentre osservava i due uomini lanciarsi delle vere e proprie minacce non verbali, solo grazie agli sguardi infuocati che riversavano l'uno sull'altro. Poteva quasi sentire l'odore degli ormoni e del testosterone nell'aria, pronta alle loro mosse da cani Alpha; temeva le mosse di entrambi, pronti a scattare verso di lei e farci pipì sopra per segnalare il proprio territorio. Avrebbe riso seriamente, se la situazione non fosse tragica ed imbarazzante al tempo stesso, perciò prima che i due si prendessero a scazzottate in faccia decise di intervenire - E' stata una bella serata Jim, e tua zia una grande donna! - finse uno sbadiglio - Oh bè, credo sia ora di andare a dormire, è stata una giornata impegnativa per tutti no? - sorrise tentando di smorzare la tensione.

Jim distolse lo sguardo dall'orso greazly che si ergeva in tutta la sua stazza, sul ciglio della porta, per portarlo sulla ragazza. Le sorrise - Si hai ragione, e anche la serata è stata piuttosto tosta per entrambi! Sarà meglio che vada.. Buonanotte Didy - le baciò la fronte, tenendo sempre sotto controllo l'altro. Gli parse addirittura di sentire un ringhio sommesso provenire dalla sua direzione, ma non se ne curò o semplicemente pensò fosse solo immaginazione - Barkley - lo salutò Jim, calcando leggermente il cognome con fin troppa enfasi, e con altrettanti sottintesi; si girò e andò alla sua Jeep e se ne andò. Audrey sospirò di sollievo, guerra scongiurata! O forse no.. Un tossire dietro di lei le fece socchiudere gli occhi, facendola ricredere e mordicchiare il labbro. Si voltò e vide la faccia scura di Heath; deglutì appena e aspettò.

- Te la fai con Jim il barman? - chiese acido, mentre incrociava le braccia sul petto, pompando i muscoli dei bicipiti e mettendo in evidenza alcune vene. Vestiva con una semplice canotta e i pantaloni gli cadevano morbidi sui fianchi e.. '' Cazzarola.. Dovresti essere illegale!! I miei ormoni questa sera sono messi troppo sotto pressione, perché Dio non mi dai un pò di tregua!? '' piagnucolò pensando; cercò qualcosa da dire - Veramente non me la faccio con nessuno!! Lui è un ragazzo simpatico e gentile, sto bene certo ma non significa che io abbia già aperto le gambe per Jim! E poi a te non deve interessare proprio un fico secco, di cosa faccio o non faccio con il barman! Non sei di certo mio padre, né mio fratello Heath!! - sbottò infastidita da quel morboso interesse da parte sua nei suoi confronti.

- Se fossi tuo padre, fidati che ti avrei steso sulle mie ginocchia e ti avrei sculacciato parecchio oltre una bella lavata di capo! Inoltre non sarò un fratello di sangue, tuttavia mi ci avvicino, e potrei benissimo uscire con un fucile e sparargli sulle palle se solo ci prova ancora a sbaciucchiarti di fronte a casa nostra!! - sbuffò risentito Heath. Se gli aveva dato fastidio il bacio? SI. Se era geloso di Jim? Si dannazione, SI! Jim non era poi tanto diverso da lui, amava correre dietro alle belle donne, gli bastava fare quel ghigno arrogante e BOOM. Cadevano tutte ai suoi piedi, e per lei voleva di più, voleva essere lui quel più porca puttana!

- Che cosa?! Se solo ci provi ti stacco le mani!! E comunque ripeto, posso fare ciò che mi pare; sono adulta e soprattutto consenziente semmai dovessi andarci a letto stanne certo! E poi tu fai la predica a me? Che faccia tosta possiedi, tu che di scrupoli non te ne fai! Inoltre.. Inoltre.. Un fratello non scopa con sua sorella!! - esplose, arrossendo di colpo, indignata e un pò vergognandosi al pensiero di lui sopra di lei.

Heath sembrò inorridire - Scopato? SCOPATO? Io non ho scopato, io ho fatto l'amore con te Audrey! Tu.. Tu non sei come le altre, non sei come Rachel. Non lo sarà mai!! - ringhiò, afferrandole le spalle e avvicinandola al suo petto, che si alzava e si abbassava velocemente. Lei lo osservò e dovette ingoiare un grosso groppo in gola; sembrava così sincero mentre pronunciava quelle parole! Oddio.. Sentiva di star per cedere.. Cosa sarebbe accaduto se avesse ceduto alle sue parole, a quello sguardo che nascondeva più di quello che stava dicendo, segreti peccaminosi pronti per essere scoperti. '' Oh al diavolo tutto! E' inutile, posso combattere quanto voglio ma non riesco a stargli lontana! '' pensò, guardandolo avvicinarsi al suo volto; chiuse gli occhi e attese. Percepì il calore della sua pelle e il lieve respiro caldo sulle sue labbra già socchiuse e pronte per essere divorate da altre più fameliche; il tocco fu lieve, la carezza di una brezza marina sul viso. Poi il bacio divenne più esigente, denti e lingua si scontravano tra loro, battaglieri; lava incandescente al sapore del peperoncino e cioccolato, e un esplosione di fuochi d'artificio si scatenava nello stomaco. Come una scossa elettrica, un fulmine che colpiva sempre nel medesimo punto; le sue gambe tremavano, deboli e pesanti, il basso ventre si contrasse e dovette strusciare le gambe tra loro, per avere un poco di sollievo. Si staccarono ansimanti e appoggiò le sue mani sulle braccia di lui, entrambi cercavano di prendere fiato; lo guardò negli occhi e lui la stava osservando, forse temeva una sfuriata per quel bacio, eppure c'era dolcezza in quei bellissimi occhi verdi, ma anche qualcosa che non seppe riconoscere. Strinse le mani e scosse la testa, infine lo spinse in casa con forza e gli sollevò la canottiera, buttandola sul pavimento con un piccolo sospiro estasiato, lui la guardò allucinato - Audrey? Che cosa.. - ma lei lo zittì, posando l'indice sulle sue labbra - Zitto. Io, te, letto. E' solo sesso però intesi? Io avrò solo te, e tu dovrai avere solo me, fino a che questa cosa, questa attrazione fisica non finisce e poi, ognuno per conto proprio.. Ci stai? - ansimò lei, leggermente imbarazzata ma anche convinta delle sue parole. Lui poteva provare affetto, tenerezza ma non amore, e lei si sarebbe accontentata!

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