Capitolo 25

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Audrey venne riportata a casa con urgenza dai suoi amici; Amanda non era ancora tornata, ma Dennis non se ne preoccupò molto. Doveva prima pensare alla sua seconda migliore amica.

- Ti preparo una camomilla, vuoi? – domandò leggermente preoccupata Poppy; Audrey scosse negativamente il capo.

- Gli ci vorrebbe qualcosa di più forte, piuttosto che una camomilla! – sospirò l'amico sedendosi sul bracciolo del divano.

- Non credo sia una cosa fattibile, non quando le tremano pure le mutande dalla paura - chiosò l'altra preoccupata.

Da quando erano saliti in macchina, non aveva parlato per nulla, e c'era da preoccuparsi visto quant'era pallida.

- E adesso, cosa facciamo? – domandò Poppy.

- Possiamo solo parlare di sospetti con lo sceriffo, ma non possiamo fare altro. Non abbiamo prove che sia lui l'uomo che ha tentato di... Devi parlare con Heath – disse Dennis all'amica – Lo sai che deve sapere cosa ti ha detto e dei sospetti che abbiamo su di lui –

- Io posso parlarne con Ethan, sono certa che mi darà ascolto –

Audrey sbatté le palpebre – E perché dovrebbe darti ascolto? Cosa mi nascondi? –

- Ma.. Ma.. Di tutto il discorso fatto.. tu hai sentito solo quello?! – gracchiò acutamente Samantha.

- Ho sentito perfettamente Samantha.. E so anche che dovrò parlarne con il mio ragazzo. Ma quello che ora voglio sapere è: da quando non pronunci il nome di Ethan senza ringhiare? E bada, voglio sapere tutto –

Poppy sospirò – Non c'è molto da dire.. Ci siamo avvicinati molto dopo quello che è successo a voi due. Capisci che uno squinternato in giro per il nostro paese mette un po' di timore! Diciamo che abbiamo solo iniziato a parlare del più e del meno e.. Mi ha baciata. –

- Ti ha baciata?! Oh santo cielo! E tu dici questo così?! E poi? Gli hai detto di quella sera..? –

- No.. E no! – sbottò arrossendo Poppy – Non gli ho detto niente di quella sera, a che servirebbe? Te lo dico io: a niente! E poi è stato solo un bacetto, niente di che.. ed è stato un errore se si considera che ora quando ci guardiamo non riusciamo nemmeno a guardarci in faccia! –

Dennis, dopo essere rimasto in silenzio ad ascoltare, decise di intervenire – Samantha, non so che genere di problemi tu abbia, ma è chiaro che se non riuscite a guardarvi apertamente, significa che anche per lui è una questione delicata. E se è delicata, significa che anche per lui è stato importante, altrimenti avrebbe fatto finta di niente e sarebbe corso a parlarti senza troppi problemi no? Non lo vedo come una persona che ti evita per un bacetto. Quello che ti consiglio è di parlare con lui; digli tutto ciò che senti, perché alla lunga i silenzi pesano come macigni, e sarà sempre più difficile spostarli. Ora scusatemi, ma devo fare una telefonata, a quanto pare Amanda si è dimenticata che tra due giorni dobbiamo ritornare a New York. E Audrey? Ti consiglio di parlare con Heath, e non solo di questa questione – e sparì su per le scale.

Poppy si voltò e guardò accigliata l'amica – Che voleva dire con quella questione? –

Audrey sospirò – Prima di arrivare qui, lavoravo come aiutante pasticcera in un negozio abbastanza importante. Un mio amico e collega, qualche giorno fa mi ha contattato per dirmi che un suo carissimo amico è partito da Los Angeles per aprire una filiale a New York, ed avrebbe bisogno di un pasticcere. –

- Oddio! Tu?! Ma è fantastico! Però.. questo vorrebbe dire che dovresti tornare in città e.. Heath? Come farai con lui? Certo non siete così distanti, con qualche breve ora di volo e potreste vedervi.. –

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