Audrey sentiva delle voci attutite attorno a lei. Quando socchiuse gli occhi, venne accecata da luci blu e rosse, poi alcune mani le tastavano il collo e la testa che percepiva pesante come un grosso macigno; poi venne sollevata e il rumore di un portone che si chiude. Poi il buio.
Era tremendamente ammaccata, o almeno era così che si sentiva; provò a muovere una mano ma non rispondeva allo stimolo, perciò tentò di sollevare le palpebre e con estrema fatica vi riuscì. Vide tutto bianco, dalle pareti al soffitto e credette per un momento di essere ancora addormentata, ma poi l'odore di disinfettante e la flebo che era attaccato al suo braccio la fecero ricredere; era in ospedale, e quella doveva essere la sua stanza privata.
'' Per qual ragione sono qui? '' pensò frastornata. Infine giunse l'illuminazione ed iniziò ad agitarsi '' Oddio, l'incidente! E dov'è Heath?! '' continuò a pensare mentre tentava di mettersi a sedere, ma non riusciva a muovere nemmeno il più piccolo dei muscoli.
- Audrey? Oh sia ringraziato il cielo! - urlò una voce. Girò la testa di scatto e vide Amanda di fronte alla porta, con la bocca spalancata e gli occhi lucidi, mentre si portava una mano davanti alle labbra, per trattenere un singulto.
- Dennis? Dennis! Audrey è sveglia, vallo a dire agli altri! -
Amanda si sedette solo per un momento, per poi rialzarsi quando un infermiera e un dottore entrarono e sorrisero alla paziente. Audrey lo riconobbe e un debole sorriso le apparì sulle labbra.
- Matt.. Siamo alla tua clinica..? - bisbigliò con voce rauca.
L'uomo le sorrise e lesse i parametri mentre l'infermiera le misurava la pressione - Si, fortunatamente le ferite non erano serie, altrimenti avremmo dovuto chiamare l'elicottero e portarvi da un altra parte. Fortunatamente ve la siete cavata con poco -
- Poco! - sbottò Amanda - Lei non si svegliava e Heath.. Il pick-up è completamente distrutto! - ringhiò ferocemente.
Matt annuì in modo grave - Lo so, ho visto la macchina. Ethan l'ha requisita, quando Heath gli ha raccontato cos'è successo! Comunque Audrey, ora ti farò portare un bicchiere d'acqua visto che posso immaginare come stiano la tua gola e la tua bocca. Sei rimasta incosciente per quasi due giorni, ma probabilmente a causa dello shock; hai un taglio sulla fronte, diversi ematomi ma ringraziando il cielo niente di rotto. -
Lei tentò di mettersi a sedere e lo guardò allarmata - Heath? Come sta lui?! -
L'altro le si avvicinò e la guardò con preoccupazione - Non devi agitarti va bene? Lui sta benone, ma ha una spalla lussata e una costola leggermente incrinata. Dovrete stare a riposo entrambi, questo è chiaro! Ho già avvisato i tuoi amici e ovviamente Sam, che si è precipitato qui subito dopo la chiamata -
Audrey sospirò di sollievo, stava bene! Ma ora le veniva in mente una sola domanda: perché? E soprattutto: chi? Una leggera emicrania cominciava a farsi largo e dovette chiudere gli occhi, sperando che l'oscurità potesse aiutarla.
- Amanda, credo che per adesso sia meglio lasciarla stare. Torna domani con gli altri, Audrey ha bisogno di risposo - disse professionale il medico, che prese la cartella clinica della ragazza e prese il bicchiere d'acqua per porgerglielo, facendo attenzione che non si strozzasse.
L'amica la guardò ancora leggermente preoccupata, ma più sollevata nel vederla sveglia - Tranquilla Didy, ci vediamo domani ok? Sicuramente verrà anche Heath, che era ansioso di venire qui da te - le fece l'occhiolino - Non preoccuparti, vedrai che la polizia riuscirà a trovare il pazzo che vi ha mandati fuori strada! - e le baciò la fronte con fare materno, per poi uscire dalla stanza, lasciando dietro di sé voci concitate e passi veloci.
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Le ricette dell'amore
Literatura FemininaFin dalla più tenera età, Audrey aveva sempre saputo cosa avrebbe fatto da grande: la pasticcera! Ma si sa, a volte le cose non vanno sempre per il verso giusto, e a quasi ventotto anni, Audrey Barkley è alle dipendenze di un capo nevrotico. Ma per...