*Arkell P.O.V.*
Sembra sia passata un'eternità da quando ho visto quella ragazza, so che non dovrebbe interessarmi se sta bene o meno ma...qualcosa in lei mi è molto familiare, la sua voce, i suoi occhi sopratutto...è come se mi mancasse qualcosa di importante ma che non riesco a spiegare; devo smetterla di pensare, questo mi porterà solo ad altri problemi, anzi dovrei concentrarmi a trovare ciò che mi aveva chiesto il mio compagno...già, solo di lui mi dovrei preoccupare.
Era ormai da ore che girovagavo per cercare una cosa la quale non avevo nemmeno la minima idea di cosa fosse, quanto mi da sui nervi quando non mi dice chiaramente cosa cerca...
-Cosa è accaduto ore prima-
Era da settimane che non tornavo qui, sopratutto dopo quell'incidente con quella ragazzina...Anche dopo la guerra e la distruzione dei soldati questo posto è ancora in decente stato anche se con qualche crepa ma consideriamo che si trova anche al centro della città dopotutto...Bussai alla porta e sentii come al solito qualcuno rovesciare qualcosa...ma perchè deve essere cosi imbranato?! (sospiro) Pur essendo imbranato è riuscito a sopravvivere ed essere considerato il più forte tra gli arceri magici dopotutto, assomiglia molto a quella ragazza...bah, forse mi sono fissato troppo con quella...
Finalmente aprii la porta e lo vidi tutto bendato ma con quel sorriso da idiota che ha da quando eravamo bambini, entrai e gli chiesi cosa era successo e lui rispose che ebbe un piccolo problemino con un gruppo di Diavoli ma che era riuscito ad uscirne tranquillamente anche se con qualche ferita di lama, lui mi chiese dove fossi stato e io gli raccontai che settimane prima, girovagando per la città vidi uno squadrone di soldati traditori andare in una casa e subito dopo sentire un gran frastuono, e che quindi decisi di controllare trovando quella strana ragazza rivelandosi poi la persona ricercata dai tre Regni; lui cambiò espressione per un attimo mentre gli spiegavo della ragazza e quando arrivai al punto nel quale lei diventò quella cosa e che uccise tutti quegli uomini nelle peggiori maniere lui si alzò e prese dalla felpa che aveva riposto su una sedia un medaglione d'oro inciso con la lettera A, lui ne aveva uno uguale con la lettera I, ricordai che lei mi aveva detto che si chiamava Alicia anche se penso che fosse stata una menzogna per la paura che io le avessi fatto qualcosa se avessi scoperto la sua vera identità.
"Come era..." mi chiese, gliela descrissi e lui spalancò gli occhi "Hey Icaro tutto ok?" mi sembrava molto scosso ma allo stesso tempo felice (?), "Si, si sto più che bene, dove è ora la ragazza?" mi chiese, "Non lo so...è fuggita dopo quello..." abbassai lo sguardo, mi sentivo un codardo in quel momento per non averla fermata...,mi mise una mano sulla spalla e sorridendomi mi disse "Hey, stai tranquillo, non prendertela con te stesso ok?", annuì e subito dopo lui contnuò "hey ho trovato un'arma migliore per te e nell'angolo li" indicò l'angolo dove era presente una lunga custodia di pelle rovinata che sicuramente conteneva una spada o una katana o qualcosa di comunque migliore di un coltellino, "Grazie Icaro", "Hey dopotutto devo occuparmi del mio 'fratellino' no?" si mise a ridere leggermente. Io so cosa ha passato e che cerca di nascondere tutto il dolore che ha provato e che prova tutt'ora, io lo ho conosciuto appena avevo otto nove anni penso e lui ne aveva due in più di me, era anche lui un superstite della guerra e all'inizio quando lo conobbi era un frignione ma poi con il tempo iniziai a stimarlo per il buon cuore che possiede, se il detto 'il cuore è lo specchio dell'anima' è vero potrei affermare anch'io che i suoi occhi fanno intravedere ogni singola sua emozione ed esperienza, occhi cosi azzurri non li ho mai visti dopo la guerra, narrano ogni storia del suo passato a momenti senza che lui debba spiegarla; da piccoli mi spiegò gran parte della sua storia ma, avevo avuto sempre la sensazione che lui teneva sempre la parte più profonda della sua esistenza nascosta sotto quel sorriso ed ora che gli ho parlato di quella ragazza sembra che qualcosa in lui si sia risvegliato...quasi una nuova speranza o gioia; l'unica cosa che so del suo passato dopo tutto ciò che mi ha raccontato vagamente è che lui era stato salvato dallo stesso angelo che salvò me in teoria e che lui ricorda molto bene ogni singolo momento di quando e scoppiata la guerra ma non me ne ha mai voluto parlare e se ne accenno solo qualcosa lui si incupisce e cambia discorso immediatamente. "Arkell" mi chiamò distogliendomi dai miei pensieri "Si?", "Potresti farmi un favore?" mi chiese, "Si dimmi pure", "Mi andresti a cercare con la tua nuova arma le perle della verità? Ho bisogno di chiederle qualcosa..", "Le che scusa?!" ogni volta con sti indovinelli del cucco ma dire chiaramente cosa vuole no?!, "Mi hai capito" si mise a ridere e poi continuò "Un giorno capirai perchè ti parlo ogni volta cosi vedrai, comunque potresti?", "Si...va bene.." sbuffai ma so che lui fa le cose sempre con un fine quindi...non mi arrabbia più di tanto, poi come faccio ad arrabbiarmi con uno come lui?! Presi la spada e uscii.
-ritorniamo al presente-
Le perle della verità...ma che significa?! L'unica cosa che ho capito è che è una persona e penso si una ragazza da come ne parlava...Ad un tratto mi fermai davanti ad un vicolo dove era presente un piccolo rifugio creato con varie stoffe e veli, ma la cosa che mi incuriosì di più è che sentii per un instante un canto dolcissimo che sembrava parlasse con la mia stessa anima a momenti, mi avvicinai, "Hey...c'è qualcuno?"
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Come può sopravvivere...una ragazza come me?
FantasyPotrebbe mai vivere una vita felice....una come me? Una ragazza figlia di un demone e di un angelo....un essere che non riesce a controllare i suoi attacchi psicopatici nemmeno se questi ...sono rivolti ad un amico? Le musiche che sono presenti a qu...