Uniti anche nei sogni...

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Mi avvicinai alla struttura non avendo risposta e vidi una ragazza rivestita di veli di tutti i colori che le coprivano i vestiti ed i capelli e sottolineando la sua carnagione rosa quasi bianco latte, ma non quel bianco pallido un rosa dolce diciamo, avvicinai una mano esitante alla ragazza la quale aprì gli occhi prima che la sfiorassi mostrandone un colore indescrivibile che sembrava vivo, sembrava che avesse l'universo negli occhi, allontanai la mano e lei vide la mia esitazione indietreggiando ma mi fermò afferrandomi un polso alzandosi dai veli rivelando i capelli e l'abito dello stesso colore degli occhi, io ero a bocca aperta, non riuscivo a distogliere lo sguardo da lei. Con una voce molto tranquilla e dolce mi chiese "Sei l'angelo con le ali bruciate tu vero? Mi aspettavo che tu arrivassi a momenti", sbarrai gli occhi alle sue parole, come faceva a sapere del mio passato?! No lo avevo detto a nessuno a parte ad Arkell e...a quella ragazza..."S-si.." risposi, lei sorrise e mi chiese "suppogno Icaro ti abbia mandato a cercarmi non è vero?" fece una risata dolcissima, "Lui mi ha detto che dovevo cercare le perle della verità..." non riesco a sostenere lo sguardo al suo e la cosa mi imbarazza molto, si mise a ridere un po' imbarazzata alle mie parole "Il solito enigmatico, comunque sono io chi cerchi, mi presento mi chiamo Galaxia, ho io le famose perle della verità di cui parla Icaro"," E...e dove sono?" chiesi un po' confuso, "Sono proprio davanti a te, le sto usando anche ora" rise in modo dolce indicando i suoi occhi, prima che continuassi lei mi interruppe, "Si verrò con te, anch'io devo parlare urgentemente con lui" sorrise e si alzo completamente in piedi dal giaciglio "Non pensavo fossi cosi timido con una ragazza" rise e mi prese la mano trascinandomi verso dove si trovava Icaro, sembrava sapesse già qualunque cosa...

Bussai e Icaro aprì la porta sorridendo alla ragazza "Ciao Galaxia da quanto tempo che non ci vediamo, sai già perchè ti volevo giusto?", la ragazza annuì all'affermazione e poi disse "Era proprio di questo che ti volevo parlare...lei è in pericolo...grande pericolo...e centriamo anche noi" mentre affermava ciò alzò la mano mostrando una pietra azzurra come il cielo, "Che cos'è?" domandai, "E una delle sei gemme dannate, io posseggo la gemma della mentela quale mi ha reso come mi vedi tu ora"disse, "Arkell lei era un angelo come noi" disse Icaro mettendosi leggermente a ridere vedendo la mia reazione di sorpresa alle sue parole, "Comunque dobbiamo sbrigarci non abbiamo molto tempo.." la ragazza prese il polso ad Icaro trascinandolo in una camera; passarono ore nelle quali presi inconsciamente sonno...

-Mi svegliai di colpo in una stanza da letto di un bambino e di una bambina, era tutto perfetto non sembrava che ci fosse mai stata una guerra e quella stanza...quella stanza mi era molto familiare, come se ci fossi gia stato; iniziai a girovagare per la camera e guardando ovunque, quella situazione era molto pacifica e cosi familiare, presi un peluche di un orsetto il quale aveva cucita una scritta 'sempre uniti', sorrisi ed ad un tratto entrarono nella camera due figure completamente bianche, non potevo capire i loro delineamenti ma sembravano essere bambini, un maschio più grande ed una femmina, sembrava non mi potessero vedere e quindi iniziarono a giocare tra di loro ma poi ad un tratto arrivò un'altra figura di un altro bambino, avra avuto più o meno l'età della bambina. I tre bambini iniziarono a giocare assieme qundo all'improvviso una esplosione colpi la stanza facendo tremare tutto ed iniziarono a sentirsi degli uomini correre e colpi di armi riecheggiare, tutto era diventato con i toni del grigio e del rosso, l'ultimo bambino entrato si era nascosto dalla paura sotto ad un letto, la bambina si era nascosta nell'armadio mentre il più grande era corso fuori per chiamare aiuto penso. Dopo qualche minuto una figura molto più grande e nera entrò nella camera seguita da altre tre figure come essa, non potevo fare nulla oltre a guardare, non potevo ne muovermi ne parlare, vidi una figura aprire di violenza l'armadio e prendere di forza la bambina e portarla via nelle sue urla di dolore e disperazione, poi successivamente gli altri individui trovarono il bambino e....tutto iniziò a delinearsi ogni figura ogni...mobile, all'improvviso sentii un dolore al petto indescrivibile come se stessi bruciando vivo...tutto divenne nero e sentii la voce della bambina riecheggiare... "Vienimi a salvare ti prego...ho paura..."-

Mi svegliai di colpo, stavo sudando freddo, dopo un paio di minuti riuscii a calmarmi e iniziai a riflettere su ciò che avevo visto...era un sogno, no, sembravano ricordi...ma chi erano quei due bambini..


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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 11, 2017 ⏰

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