Testimone numero 2

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Il mio mattino non ha l'oro in bocca.

La villa di Magno ha l'oro in bocca, io invece ho solo l'amaro in bocca e mai come oggi odio me stessa.

Mi odio tutta: il mio carattere, la mia debolezza psico-fisica, la mia faccia che quando succede qualcosa diventa mostruosa. Avere le occhiaie è solo l'ultimo dei problemi; mi è anche uscito un brufolo sul mento e il primo capello bianco.

Non si posso avere i capelli bianchi a ventiquattro anni!

Cioè sì, si possono avere, ma io ho già abbastanza difetti, perciò non vorrei aggiungere alla lista anche l'effetto sale-pepe precoce.

Tuttavia, se mi sto imbruttendo, do la colpa a Diego: con quello che mi ha fatto passare ieri sera, il minimo che mi possa aspettare è di avere perso vent'anni di vita e acquisito un aspetto sbattuto. Il resto si compone di: poco appetito, bruciore di stomaco e intensa voglia di morire.

Ok, o morire o comunque andarmene da qui.

Era logico che volessi levare le tende, no? Dopotutto, abbiamo appreso che è il mio modo di reagire ai problemi: tra zebra e leone sono molto più affine alla prima specie.

Prima di fare fagotto e sparire, però, ho atteso che Federica si svegliasse per raccontarle ogni cosa, fiduciosa che forse lei avrebbe potuto mostrarmi le sfaccettature positive della situazione. Ma non ho considerato che:

a - in quanto pigra di professione, lei sta ancora tra le lenzuola e;

b - Federica è una persona di raziocinio e non di speranza, quindi se ho bisogno di bugie a fin di bene, non posso rivolgermi a lei. Mi serve qualcuno tipo Ilenia o Cristiana, ma codeste persone sono ancora troppo incazzate con me perché io possa molestarle in tranquillità.

Be', ok, Cris non sembra più di tanto arrabbiata, ma dopo le parole di Diego, voi sareste tranquilli a mostrare le vostre facce in giro? E poi non parliamo di Ilenia: sono sei mesi che non partecipo all'uscita collettiva con le mie amiche e, prima di New York, mi persi anche un suo spettacolo a cui, ovviamente, Zingaretti andò.

Inutile dire quanto patetici siano stati i fiori che le feci mandare assieme alle mie scuse per non aver potuto assistere.

Quindi sono scesa di buonora e ho sbollito i sentimenti più scottanti da sola, diluendoli in uno yogurt magro immangiabile. Ho sperato che il famoso tempo curasse le famose ferite e mi desse la forza di non scappare, ma sono già passati quaranta minuti e mi sento comunque depressissima. Nell'attesa, me ne sto qui seduta a pugnalare lo yogurt con il cucchiaino, mentre nella casa tutti iniziano a destarsi e saltellare eccitati.

Per cosa non si sa.

C'è gente che ronza per le stanze di Villa Magna dalle otto del mattino; alcuni che organizzano gite in città, altri giornate a prendere il sole, altri ancora che semplicemente studiano per i prossimi esami che devono dare. Ma sono tutti allegri e spumeggianti, mentre la sottoscritta sta immaginando scorci di futuro drammatico in solitudine.

Prima la laurea di Filippo Vallicroce: la foto con tutti gli zii dell'ex 5A e il fotografo assunto da Diego che erroneamente taglia l'angolino dove compaio anche io.

Poi il diciottesimo di Vittoria. Tutte le ragazze dell'ex 5A vestite a tema e io, erroneamente non informata, che mi presento sulla porta con uno scialbo vestito casual e il libro di Harry Potter come regalo. Ovviamente a Vitto non piace Harry Potter, ma Diego mi ha erroneamente detto il contrario.

Infine il matrimonio di Filippo e Vittoria (si spera non fra loro): i loro ringraziamenti andranno alla persona che è stata loro vicina per tutta la vita; la loro madrina, che erroneamente non sono io, e che Diego farà entrare nella famiglia Vallicroce con una benedizione mafiosa.

Io e te 3 - Io e te è semplicemente complicatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora