Semplicemente complicato

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Se non puoi sconfiggere il tuo nemico, allora fattelo amico.

Ok, è vero, non avevo la minima voglia di cenare, ma ehi, vi presentano una pizza davanti e voi che fate? La lasciate?

Peccato che la pizza di Marco facesse proprio schifo.

Non so cosa sia successo; nemmeno lui lo sa, ma nulla si poteva definire buono in quella... cosa. Si è affidato a una ricetta di YouTube, che spiegava come fare una pizza raffinata, con la pasta ultra soffice, il pomodoro aromatizzato alle erbe e le ciliegine di mozzarella cotte in modo da avere un cuore fondente e l'esterno perfettamente sferico.

'Na schifezza. La pasta è venuta piatta come l'encefalogramma di Zingaretti e dura come il suo comprendonio, il condimento sembrava erbe aromatizzate al pomodoro, più che il contrario, e le ciliegine... lasciamo perdere. Su alcune pizze erano talmente sciolte da essersi ridotte a macchie marroni, mentre su altre si poteva ancora sentire il freddo del frigo in cui erano rimaste fino a sera.

Quindi, di fatto, non ho toccato cibo, e quando Cris ha proposto di scaldare delle crocchette di pollo come alternativa, io me ne sono semplicemente andata. Non sono stata l'unica a saltare la cena; anche Lorenzo si è dileguato dopo aver gettato la sua pizza nella pattumiera, paragonandola a 'ciò che resta di un paio di stivaletti da donna natalizi dopo che accidentalmente qualcuno li ha fusi assieme alle lucette dell'albero'.

Paragoni fantasiosi.

La sua voglia di isolarsi ha ispirato pure me e quindi ho deciso di seguirlo. Uno, perché sono di natura una vera stalker, due, perché il mio dissidio interiore per ciò che lo riguarda non ha ancora smesso di tormentarmi e tre, perché dopo oggi, Zingaretti mi ha definitivamente messo la pulce nell'orecchio.

Quindi mi sono armata di coraggio e ho seguito il mio amico, sapendo già in anticipo dove si sarebbe recato. Nella mansarda della villa, una trisavola di Alessandro aveva un angolo dove praticava il cucito: stoffe, fuso, attrezzi vari. Tutti datati, ovviamente, e vendibili su eBay alla stessa quota di uno stipendio mensile di Berlusconi, ma comunque utilizzabili.

Quando arrivo sulla soglia, un po' provata dalle scale, sento che Lorenzo è già al lavoro. Seduto alla macchina da cucire, la luce fioca della sera che filtra da una finestra e una candela accesa a fianco, sembra quanto di più inquietante potessero ficcare i fratelli Andersen in una loro fiaba. La penombra enfatizza le sue occhiaie e lo fa sembrare un fantasma.

"Che cera." commento infatti, entrando.

Lui si spaventa, e la stoffa gli scivola e, dalle parolacce che seguono, penso che si sia cucito un dito al vestito.

"Oddio, scusa, non ti volevo spaventare!"

Lorenzo si ficca il dito in bocca istantaneamente e, con gli occhi lucidi per il dolore, mi fa il medio dell'altra mano. Poi si libera per dirmi: "Sei fortunata che ho rinnovato l'antitetanica due mesi fa, altrimenti avrei preso tutte le malattie di cui soffriva la nonna di Magno, compreso il tetano."

Addolorata, mi avvicino a lui e mi faccio fare posto sul sedile della macchina da cucire.

"Vediamo?" chiedo il dito di Lorenzo, ma lui si scansa, come se gli dessi troppo fastidio anche solo per starmi accanto.

Inutile dire che in ogni suo singolo gesto o espressione, riascolto le parole di Mattia. Chiedilo a Lorenzo se pensa ancora che tu sia un'ottima amica. Quella di essere un'ottima amica è forse una presunzione e un'utopia di molti, ma almeno avevo una certa tranquillità di base per cui pensavo che il rapporto tra me e il biondino fosse saldo.

...e invece mi sbagliavo.

Certo, attualmente, quella tra me e Lori non si può definire un'amicizia rose e fiori, ma da parte mia non ha mai smesso di esserci un impulso forte, un affetto viscerale, che non veniva questionato nemmeno dalle discussioni più accanite. Credevo che fosse lo stesso anche per lui, ma a quanto pare ci sono dei non detti. A quanto pare, avevo presagito bene e qualcosa di Lori mi sta sfuggendo alla grande.

Io e te 3 - Io e te è semplicemente complicatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora