L'altalena

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Il viaggio è un vero spasso. Un vero spasso.

Da quanto tempo non mi sbellicavo così?

Mi asciugo una lacrima dall'occhio sinistro e poi mi volto verso il sedile dietro: "Ma seriamente l'ha lasciato lì?"

I bambini annuiscono ridendo e io mi sbatto la mano sulla coscia imitandoli. Sapete, tipo quando pensate che non possa esistere niente di più comico e, non solo siete lontani anni luce dallo sbeffeggiare etereo di una dama di corte, ma addirittura vi spanciate sguaiatamente facendo gesti e rumori che manco una balena con le doglie.

Mattia grugnisce evitando di guardarci e, come per gli scorsi cinque minuti, mugola cose incomprensibili con tono offeso. È carino così imbronciato, se devo dirla tutta, ma ora la priorità è sapere com'è finita la vicenda che lo riguarda in prima persona.

"E poi com'è uscito?" chiedo quindi ai marmocchi.

"Lui stava al centro." mi spiega Rachele, aiutandosi con la gestualità delle sue manine. "Davanti e dietro di lui c'erano zio Amerigo e zio Francesco, mentre ai lati zio Pierpaolo e zio Alessandro."

Sputo i polmoni per la demenzialità della scena e guardo Mattia tra le lacrime: "Ma neanche una testuggine romana nel 30 avanti Cristo! Ma quanto scemo sei?"

"Senti." sibila, per non farsi sentire dietro. "Era una brutta situazione per me, e quelle merde non vedevano l'ora di usarmi per farsi una risata, piuttosto che darmi una mano."

"Darti una mano? Se ci fossi stata, avrei fatto esattamente come loro!"

Ma la mia frase smorza subito l'entusiasmo: se ci fossi stata. Accidenti.

Mentre anche Mattia s'incupisce ancora di più, i bambini continuano a ridacchiare: "Vuoi sapere altri anettodi sullo zio Mattia, zia Nelli?" mi domanda Filippo.

"Si dice aneddoti." lo correggo, affievolendo consistentemente la mia ilarità. "Comunque no, grazie. Ora basta aneddoti."

Loro si mettono a parlare d'altro e io mi fisso sulla strada davanti, cercando di annegare l'imbarazzo nella piscina dell'episodio appena raccontato. Non ricordo nemmeno come siamo finiti a parlare degli aneddoti riguardanti zio Mattia, fatto sta che i bambini hanno sfoderato alcune perle davvero irresistibili e io non potevo non diventarne affamata. Fondamentalmente si trattava di episodi divertenti accaduti durante le scorse riunioni di classe - a cui io non avevo rigorosamente partecipato. Mattia non l'aveva presa male, inizialmente, ma quei piccoli ne sanno una più del diavolo e, durante l'ultimo racconto, ha iniziato a mostrare segni di disappunto, misti naturalmente all'imbarazzo.

È comprensibile, considerando il contenuto di quest'ultima rivelazione, che sto per condividere con voi, da brava stronza. L'estate scorsa i ragazzi della classe si trovavano in piscina per passare una giornata assieme. Si erano buttati all'aperto, in quella olimpionica, dove in un'estremità ci tocchi e nell'altra no. Mattia aveva indossato un costume a cui era affezionato (probabilmente credeva che gli facesse un bel culo), ma era talmente vecchio e sgualcito che continuava a scivolargli lungo i fianchi.

Interromperò brutalmente il racconto per fare un commento da leggere con il tono da maniaco sessuale: gnam.

Di fatto, mentre si issava sul bordo per uscire dalla vasca, gli si sfilò completamente e scese ben più in basso dei fianchi (gnam gnam).

Nelli, basta! Che problemi hai?

Il vero inconveniente fu che in quell'esatto momento Diego si tuffò e - sappiamo tutti l'entità dei tuffi di Diego - investì Mattia che rimase definitivamente nudo. L'onda provocata da Diego spinse il costume verso l'estremità opposta della piscina, quella più profonda, e lo fece galleggiare giusto qualche secondo prima che si inabissasse come il Titanic. Chiaramente l'idiota, avendo paura dell'acqua, non si azzardò nemmeno a pensare di andare a riprenderlo, e gli altri, maledetti come solo dei veri amici possono essere, si rifiutarono di farlo al suo posto. Si sarebbero sentiti offendere nel peggiore dei modi, anche arrivando alle mani, pur di poter vedere Mattia scorrazzare nudo per la piscina.

Io e te 3 - Io e te è semplicemente complicatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora