Questo matrimonio (non) s'ha da fare

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Post fata resurgo.


"Siete pazzi. Fuori di testa!"

"Marinella, basta. Sembri una suora."

"Oh, tu! Tu sei proprio l'ultima persona che può fare un commento del genere!"

Indico Veronica gonfiando il petto come un volatile. Guardo con disprezzo la sua mano che abbottona la camicia per nascondere il reggiseno leopardato. Arretro, giusto per aggiungere dramma al tutto.

"Ok, ok, calmiamoci." la voce che interviene è quella blasfema di Carlo. Don Carlo. Carlo. Non lo so più ormai. "Per favore, cerchiamo di non aggravare le cose."

"Non aggrav-? Calm-? Cos-?"

"Ci siamo rimessi i vestiti. Non ci ha visto nessuno. Stiamo tutti bene."

"Amen!" sbotto, fuori di me.

Carlo incassa con una smorfia: "È una situazione spiacevole, me ne rendo conto."

"Oh, certo che è spiacevole! Non solo è spiacevole beccare due che fanno rumorosamente sesso con la porta aperta, ma anche il fatto che uno dei due sia un parroco è davvero, davvero spiacevole! Ci sono dei minorenni in casa, per l'amor del cielo! "

"Nelli!" a causa del volume troppo alto della mia voce, Vacca mi richiama.

Vacca. Mi richiama. Non ho parole.

"Senti, ho tutto il diritto di urlare, dato che tu, peccatrice, e lui, sedicente prete, avete appena copulato. No dico, copulato. Ma vi rendete conto?"

"Sono venti minuti che ce lo ricordi. Lo so molto bene, grazie." la sfacciataggine con cui Vacca risponde mi sconvolge.

Cioè solo una manciata di minuti fa l'ho vista nuda e in cima a un prete altrettanto nudo. Ho iniziato a ripetere mentalmente l'Atto di Dolore non appena ho realizzato la forza distruttrice di tale immagine.

"Marinella, per favore." ritenta Carlo, fastidiosamente calmo. "Ok, forse hai visto qualcosa che non avresti dovuto vedere, ma tutto sommato non serve agitarsi così."

"Non serve, padre?" rilancio, nervosa. "Mi hai fermato la crescita. Sei disgustoso."

"Addirittura?"

"Oh, sì. Addirittura. Con Vacca... io non..."

"Ti prego, cerca di recuperare un po' di tranquillità." Carlo mi posa una mano sulla spalla e io mi scanso malamente. L'ho persa la tranquillità. L'ho persa per sempre. Esattamente come lui ha perso la grazia di Dio.

"Dovete dirlo a Magno."

"Certo che glielo dirò. Io..." Carlo si passa una mano tra i capelli castani, animando tutti i tatuaggi che ha sul petto (sì, è un prete a petto nudo. Abbi pietà di noi.). "Chiaramente quando sono venuto qui per lui, non avevo la minima intenzione di fare sesso con qualcuno, ma..."

Guarda Vacca. Lei guarda lui. Un porno.

"Datevi un contegno!" grido, coprendomi gli occhi.

"Marinella, sei troppo agitata." commenta Vacca, ripetendo quello che sembra essere diventato il mantra della situazione.

Si avvicina a me, mi prende per il polso e mi fa sedere a una scrivania, accanto a una finestra. La apre e sventola l'aria verso di me.

"Che brutta situazione." sospiro, tenendomi la fronte con una mano.

Carlo tossicchia e si siede qualche metro più distante, sul letto. È indubbiamente imbarazzato, ma calmo, mentre Vacca non riesce a nascondere l'eccitazione e la contentezza. Credo che lei non abbia avuto il minimo problema a passare oltre le circostanze.

Io e te 3 - Io e te è semplicemente complicatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora