Overdose

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Riassunto della puntata precedente: Marinella e Mattia hanno litigato. Strano. Il motivo di ciò è la lettera che Nelli ha trovato frugando tra le cose di Mattia, scoprendo che il suo luogotenente lo invita a partecipare a una missione di due anni in Siria, dove salirà di grado ricoprendo il ruolo di caporale. Sconvolta da ciò, Nelli si comporta da psicopatica per tutto il giorno, riuscendo non solo a trattare male i suoi amici, ma soprattutto suo fratello, che aveva finalmente trovato il coraggio per chiederle scusa riguardo all'incendio provocato. Non contenta, anche durante la partita di paintball promessa alla fioraia Paola, Marinella fa capire a Mattia che tra loro non c'è nulla che abbia un senso. Se inizialmente lo fa costringendo il nostro soldato a passare la partita a scrivere il discorso dei testimoni, successivamente le cose peggiorano, finché Nelli non decide di parlargli chiaro e tondo per comunicargli che è finita. Qualsiasi cosa ci fosse fra loro, è finita. Mattia, ovviamente, non la prende bene. Sperando di far capire a Marinella quanto questa sua infantilità porti a un'inutile sofferenza, le spara una pallina di vernice dritta nel cuore e poi si gode da solo la vittoria del gioco. Fortunato in gioco e sfortunato in amore? Forse sì, soprattutto la stessa notte, quando l'instancabile e incoerente Marinella torna a bussare alla sua porta, perché durante tutto il casino, il caro Davide ne ha approfittato e ha deciso di svignarsela, con ogni probabilità verso la prima discoteca aperta. Chi sarà il primo a lasciarci le penne? Davide per colpa della sua sconsideratezza? Nelli per saper spingere il prossimo a volerla ammazzare? O Mattia a causa di tutto lo stress della situazione?

Io e te è semplicemente complicato

OVERDOSE

"Io non prendo droghe, io sono la droga."

- Salvador Dalí

Durante il tragitto Mattia non dice nulla e per quanto io apprezzi il suo silenzio, la cosa mi mette ancora più ansia.

Sto male. Sto davvero, troppissimo male.

In realtà è da anni che sto male, e da giorni che sto ancora peggio, tanto che nelle ultime ore credo di aver assolutamente raggiunto il mio limite. Io e il vittimismo: un amore indissolubile... anche se non sto affatto scherzando.

Fisso lo schermo del mio telefono aperto su Google Maps e non capisco nemmeno quale filo logico seguire: la strada indicata, Mattia, la vacanza, mio fratello, la discoteca, la missione in Siria, Lorenzo, il matrimonio, Diego, il discorso, Marco e Rachele, l'epatite, il paintball.

"Mattia."

"Che c'è?"

"Mi viene da vomitare."

Mattia si volta verso di me: "Vuoi che mi fermi?"

"Non lo so, se posso vomitare nell'Audi, allora continua."

Non so nemmeno perché gli ho risposto così. Difatti non faccio altro che innervosirlo e lui non mi parla più, e nemmeno si ferma.

Fantastico.

Mattia sta guidando accanto a una bipolare acida depressa che poche ore prima l'ha scaricato, troncando così una relazione che da dieci anni non è mai nemmeno iniziata, e che ora gli vuole vomitare nell'Audi. Dev'essere l'uomo più felice della Terra.

Ma io sono nel pallone, più che in qualsiasi altro momento della mia vita. Più di quella volta in cui credevo che si trovasse all'ospedale perché gli era successo qualcosa di brutto, più di quel giorno in cui se n'era andato per fare l'eremita dopo aver preso a pugni il muro, più ancora di quando, davanti a un treno in partenza per Bologna, mi ha confessato che sarebbe partito per l'accademia militare.

Io e te 3 - Io e te è semplicemente complicatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora