3. Vere Illusioni

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I due Generali erano rimasti stupiti dall'abilità di Coff

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I due Generali erano rimasti stupiti dall'abilità di Coff. Pur abituati a vedere dei mutaforma in azione, erano stati fino all'ultimo momento veramente ingannati, non solo dall'aspetto, ma anche dall'espressivita e dall'intensità che lo animava.

- Ouch, vieni qui, subito! - fece Suvra.

Allineato alla parete, rigido e fermo come una statua, solido e stabile sia dentro che fuori, il famoso Ouch, mutaforma dei due Generali, si scostò e obbedì subito avvicinandosi. In stato di riposo lui preferiva appoggiarsi al muro come fosse una statua e prendere il colore esatto che gli stava dietro.

Era famigerato fra tutti i soldati dell'Undicesimo, perché spesso veniva usato per spiare le truppe. La sua tecnica era di fingere di essere uno di due gemelli, mentre il vero soldato veniva trattenuto segretamente nelle celle della base.

Quindi oltre a spiarli e denunciare i meno efficienti, simulava per giorni l'essere metà di una coppia, quell'insieme di due che era capostipite e colonna fondante della loro società.

Il gemello che se lo ritrovava a fianco passava per diversi giorni un periodo anche più terribile di quello del fratello trattenuto: il mutaforma, senza passione né emozioni, era sempre bravo a non farsi scoprire, ma restava per l'altro freddo e insensibile. E siccome loro vivevano in simbiosi la sua mancanza di passione lo demoralizzava e turbava emotivamente.

Ouch non era cattivo di per sé, obbediva in un modo che poteva sembrare cinico a qualsiasi ordine del suo capo del momento. Aveva una sola regola più forte degli ordini ricevuti ed era la sua sopravvivenza personale.

- Tu riesci a scoprire che è un mutaforma? Questo Coff è più bravo di te?!
- Al massimo siamo uguali. L'azienda che ci ha creato rilascia solo i prodotti migliori.

Ouch si avvicinò a Coff per cercare di capire alcuni dettagli che solo loro conoscevano: quando mutavano in fretta, ad esempio, il colore della pelle veniva cambiato solo nelle parti esposte o per le scaglie tipicamente era di cheratina solo la punta.

Coff rimase impavido, ma cercò di spegnere il fuoco nello sguardo: aveva aumentato l'effetto di rabbia e disprezzo pensando a come aveva dovuto lasciar dietro di sé Gaia, la terrestre.

Ouch si accorse di un repentino cambio e la cosa lo insospettì. Da un lato era curioso di investigare, dall'altro il suo spirito di sopravvivenza gli urlava dietro di mandarlo via, lontano e presto, prima che i suoi capi pensassero di sostituirlo.

- Bravo è bravo, come tutti noi, ma mi sembra sia ancora troppo giovane per potersi misurare con la mia esperienza.

Lugal saltò su, non si sa bene a che scopo:
- Coff ha anche inscatolato il grande SurgonTais! Altro che missioni a tradimento fra le nostre truppe.
Zubei impallidì e con un colpo di coda alle spalle punse il gemello fra le scapole.

Gumal strinse ancor di più gli occhietti sospettosi, mentre Suvra dopo una decina di secondi di gelido silenzio, scoppiò a ridere:
- Ouch, qua dicono che a confronto sei una mezza calzetta.

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