一2

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koko tornò in camera sua, la sua stanza era color viola pastello, le tende leggermente più scure e con un velo trasparente, il letto matrimoniale e la finestra di fianco ad esso.

teneva ancora in mano quel libro che aveva catturato tutta la sua attenzione, lo aprì fino ad arrivare al capitolo uno, dove stranamente notò dei brillantini a ricoprire la prima pagina, rendendola più che confusa e proprio per questo cominciò a leggerlo

capitolo uno:
一 welcome, koko 一

la prima cosa che devi sapere dopo aver aperto questo libro, é che non sei stata tu a scegliere la storia, bensì la storia ha scelto te.
per capire meglio é necessario che tu prima conosca sette ragazzi, principi? dei? demoni? non si sa, sappi solo che non sono dei comuni ragazzi, loro sono la tua salvezza e la tua rovina, il tuo paradiso e il tuo inferno, il tuo tutto e il tuo nulla.

c'era una volta una ragazzina di nome koko, questa ragazza viveva in un mondo grigio, pieno di dolore e tristezza, ma appena tornava a casa poteva entrare a contatto con un'altro mondo, un'altra dimensione, un'altro universo.
questo succedeva grazie ad una polvere che le era stata affidata dai suoi predecessori, una polvere speciale, che nessuno aveva mai avuto il privilegio di adoperare, nessuno a parte lei.
le bastava prenderne un po' e soffiarci sopra, e dopo aver chiuso gli occhi eccola, finalmente nel suo mondo.

koko stava leggendo con attenzione, ma ad un tratto si accorse che le parole erano terminate, come se il libro fosse incompleto.
la ragazza guardò il resto del libro e scoprì che non c'era in realtà scritto nulla se non quel pezzo iniziale.
all'inizio ne rimase molto delusa poi però gli caddero gli occhi sulla polverina dorata che era caduta sul pavimento ricordandosi di ciò che c'era scritto sul libro

" ah.. é impossibile "

pensò lei, ma nonostante questo una parte di lei voleva crederci, infatti anziché buttare via quella polverina, la mise in un sacchetto fatto in tessuto, assicurandosi che non si sarebbe dispersa da nessuna parte.
guardò l'ora sul cellulare e si accorse che doveva andare a dormire, così posò il sacchetto, chiuse il libro e si mise a letto.

di nuovo, stava succedendo di nuovo.
koko stava correndo verso casa piangendo, con l'uniforme strappata e sporca del cibo che le avevano lanciato addosso quel giorno, aveva un taglio sul labbro e sul braccio, nemmeno lei sapeva se stesse sanguinando o meno, l'unica cosa che le importava era tornare a casa.
non appena varcò la soglia della porta d'ingresso si sentì più al sicuro dai suoi compagni, ma bastò quella casa vuota e silenziosa a ricordarle che era da sola.
continuava a piangere, era disperata, forse anche più del solito, si buttò nel letto e soffocò le lacrime sul cuscino, per poi prendere a fissare il soffitto.

i suoi occhi caddero sulla mensola in cui aveva riposto il sacchetto e il libro, spinta da qualcosa si avvicinò ed aprì il libro sulla stessa pagina del giorno prima: niente, ancora nessuna parola.
rimesse quella breve introduzione e i suoi pensieri finirono sulla polverina, che male c'era a provare?
sapeva benissimo che non avrebbe funzionato, ma forse si sarebbe tolta un peso di dosso

mise un po' di quella polverina sul palmo della sua mano

uno
due
tre

koko chiuse gli occhi e soffiò.

quando li riaprì però non si trovava più in camera sua, bensì in un giardino pieno di fiori e spine, vestita in un modo del tutto differente da quella che era la sua sporca uniforme.

che cosa stava succedendo?

KOKO KARA ✧  bangtanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora