一3

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koko non poteva credere ai suoi occhi, il giardino in cui si trovava non era di certo camera sua, non riusciva a capire come in meno di un secondo era passata dall'essere a casa sua al trovarsi in un giardino pieno di fiori, come poteva indossare un abito se un momento prima aveva una sporca uniforme addosso.
si alzò guardandosi intorno, il cielo era strano, non aveva un colore preciso, ma di sicuro non era come il cielo a cui era abituata.

camminò per qualche metro finché la sua attenzione non venne catturata da una specie di gabbia, dove al suo interno era imprigionata una farfalla bianca.
koko fissò la fissò per qualche secondo e per istinto decise di liberarla.
la farfalla cominciò a volare intorno a koko e a starle vicino.
koko notò che ogni volta che faceva un passo la farfalla si allontanava, ma che poi se si fermava, si fermava anche lei.
dopo qualche minuto la ragazza capì che quella, che apparentemente sembrava essere una semplice farfalla, voleva che lei la seguisse e così fece, si affidò a lei e cominciò a seguirla.

camminò cercando di starle dietro il più possibile finché non si ritrovò davanti ad una grande villa, non pensava di poterne trovare una proprio lì, nel nulla.
si avvicinò all'enorme porta ad anello e bussò due volte.
stava per ribussare quando la porta si aprì da sola causando un iniziale spavento alla ragazza.

" c-c' é nessuno? " chiese timidamente la ragazza, ma senza ricevere risposta.

koko si ritrovò in una grande sala, con di fronte due rampe di scale: una portava a destra e l'altra a sinistra.
decise di andare a destra, così salì ogni gradino guardandosi attorno, accorgendosi in ritardo che quella strana farfalla era sparita.
arrivó in cima alle scale e proseguì fino a ritrovarsi in un corridoio pieno di quadri, sembrava quasi una galleria d'arte.
li osservava tutti con attenzione, a koko piaceva l'arte, aveva letto molti libri a riguardo, ma stranamente quei quadri le erano nuovi.
mentre osservava quei capolavori però si accorse della presenza di una seconda persona e si fermò di scatto.

era un ragazzo dai capelli rosa, asiatico come lei e vestito in modo elegante, portava agli occhi quelle lenti che usavano i critici d'arte per osservare meglio i quadri, quel ragazzo però non la aveva notata, o almeno così pensava lei.

" sei arrivata "
disse improvvisamente facendo sussultare koko

quel ragazzo girò lo sguardo verso di lei, facendo incatenare i loro occhi.

" tu devi essere koko, piacere di conoscerti " - cominciò ad avvicinarsi sempre di più a lei, fino a ritrovarselo aestremamente vicino - " io sono seokjin "

jin e koko si guardarono negli occhi, lei non sapeva cosa dire, non solo perché il ragazzo conoscesse il suo nome, ma anche perché non aveva mai visto nessuno di così bello e affascinante in vita sua, ne era rimasta a dir poco incantata.
Senza dire una sola parola jin la prese per mano, portandola nella stanza principale

" ragazzi, venite tutti qui "
sussurrò chiudendo gli occhi e in men che non si dica quella stanza si riempì di altri sei ragazzi.
quei sei ragazzi erano a dir poco meravigliosi, avevano dei lineamenti perfetti e un fascino davvero impeccabile, proprio come jin.

koko aveva tutti gli occhi puntati addosso, non capiva cosa stesse succedendo, tutto ciò non aveva senso, ma una domanda le sorgeva spontanea

" v-voi chi siete? "

i ragazzi fecero un sorriso alla sua domanda e quello che sembrava essere il capo del gruppo si avvicinò a lei

" questo dovrai scoprirlo da sola "
disse passandosi la lingua suo labbro inferiore come era solito fare.

" ah.. scusalo.. namjoon é sempre esagerato " - intervenne un ragazzo dai capelli rosso chiaro - " io sono hoseok, tu sei koko vero? ti stavamo aspettando " disse con un sorriso che attirò molto koko

un ragazzo dai capelli corvini si avvicinò a koko guardandola dalla testa ai piedi, aveva le mani in tasca e la sua camminata sembrava molto sicura
" io sono yoongi " si limitó a dire quel ragazzo per poi guardare un'ultima volta koko e andarsene

" koko eh? " si sentì dall'altra parte della stanza, un ragazzo dai capelli color argento continuava a guardare koko, sorridendo come se fosse la sua preda - " hai un bel nome " - disse avvicinandosi nettamente a lei e guardandola chinandosi leggermente - " e anche tu sei molto bella "

quella scena venne interrotta da una risata, due ragazzi, uno biondo e uno castano stavano ridendo del proprio compagno, il castano si limitó a guardarla intensamente e sorridere, mentre il biondo raggiunse koko, le alzò il mento con due dita e avvicinò la bocca al suo orecchio

" benvenuta piccola "

KOKO KARA ✧  bangtanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora