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" koko! dai koko svegliati, scendi dal letto! "
quella voce era stranamente famigliare, una voce fin troppo simile alla sua, una voce che le fece gelare il sangue. si alzò per guardare il volto della persona che la stava chiamando, fu allora che il suo cuore cominciò a battere diversamente dal normale.
" m-mina "
" cos'é quella faccia? sembra che tu abbia visto un fantasma " disse ridendo
" sbrigati o faremo tardi a scuola "
la sorella prese i vestiti e andò in bagno a prepararsi. koko si alzò dal letto guardandosi intorno, la stanza in cui si trovava era così diversa da quella che aveva prima, il muro era pieno di foto di famiglia, viaggi e premi di vari concorsi. mentre osservava il muro si accorse che c'erano attaccati posters e tra i tanti si soffermò su uno in particolare.
" ma- come è possibile.. "
la ragazza rimase pietrificata, non poteva credere ai suoi occhi, quella realtà era stata alterata fin troppo
" koko! ti sei alz- " mina entrò in stanza accorgendosi della sorella presa a guardare quel poster
" dai koko, anche io resterei a guardare i BTS per il resto della mia vita, ma siamo in ritardo e tu sei in pijama " la incitò lei
finalmente erano arrivate a scuola, la lezione di ginnastica era diversa dal solito, sembrava che i bulli che prima se la prendevano con lei avessero cambiato il proprio atteggiamento, tutto grazie a mina.
" ragazze! ho una notizia meravigliosa " koko sussultò alla vista di quella ragazza, una ragazza che normalmente, nella realtà che lei viveva, la avrebbe picchiata
" guardate cosa ho qua! "
immediatamente la ragazza tiró fuori dei biglietti per un concerto, quello dei BTS
" HYEJIN! NON CI CREDO!! " mina saltò dalla gioia, mentre koko rimase paralizzata per qualche secondo, non aveva ancora capito perché i BTS fossero un gruppo in quello strano mondo parallelo.
quello stesso pomeriggio le due sorelle uscirono, andarono prima al centro commerciale e poi a mangiare un gelato insieme. era una sensazione così dolce per la ragazza, aveva sempre desiderato di passare del tempo con la gemella, uscire con lei e riderci assieme, sembrava quasi un sogno, e forse, facendo i conti lo era, però ad una parte di lei piaceva pensare che le cose fossero cambiate e basta, che chissà quale potenza le aveva voluto restituire la sorella perduta, come se fosse una seconda possibilità per entrambe.
⏳
era la sera del concerto, koko e mina si erano vestite adeguatamente per l'occasione, nonostante la prima non sapesse una sola canzone dato che non aveva mai ascoltato il famoso gruppo.
" siamo arrivate, ho la pelle d'oca! " ripeteva hyejin che era andata con loro
il concerto iniziò e in meno di un secondo l'ampio spazio si riempì di urla. koko si sentiva strana, quelli che in quel momento stavano su un palco ad esibirsi erano proprio quelli dei del suo libro, le domande aumentarono, dove si trovava? perché il mondo era cambiato così tanto? molte canzoni risultarono estranee alle orecchie della ragazza, finché non sentì delle parole in particolare che attrarrono la sua attenzione
- we are like parallel lines, we look at the same place but are so different I don’t have anyone but you, but why does it feel like I’m outside of you? -
quella era una delle frasi che aveva letto a fine capitolo del libro, dei brividi invasero il suo intero corpo, non sapeva come reagire.
" come ultima cosa, questa sera vogliamo fare una specie di gioco " - disse il leader che già da tempo aveva catturato le attenzioni di tutti i fan - " chiamerò una ragazza a caso e lei dovrà venire sul palco con noi "
tutti i fan si misero ad urlare come mai avevano fatto prima, namjoon cominciò ad indicare alcuni fan continuando a spostare il dito, fino a quando questo non si fermò proprio su koko
" ecco, la ragazza vestita di bianco "
tutti si voltarono a guardarla, di fianco a lei c'era mina, vestita invece di rosso, che sembrava paralizzata, forse si aspettava di essere lei la fortunata
koko venne portata sul palco da alcuni uomini, non riusciva a credere a ciò che stava accadendo, il suo cuore batteva fortissimo, un po' per la sorpresa e un po' per il fatto che era davanti ad una miriade di persone.
