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" koko, ma che tempismo perfetto " ghignò quel dio, o meglio, quel demone
namjoon si avvicinò a koko, era strano, non c'erano dubbi
" namjoon " lo chiamò jungkook cercando di fermarlo
" vieni con me "
namjoon prese la mano di koko e la fece sedere al tavolo immenso che si trovava dentro a quella stanza, porgendole un bicchiere pieno di una strana sostanza multicolorata.
" bevilo " ordinò namjoon
" namjoon, non vedi che non è pr- "
" deve farlo, jungkook! " urlò il più grande
" c-che cos'é? "
namjoon stava per parlare, ma jungkook lo precedette " é un.. qualcosa che tu devi bere, lo berrò anche io.. devi farlo, fallo per me.. koko "
koko era confusa, il giovane poco prima sembrava contrario e ora la stava incoraggiando, seppur non sembrasse così convinto delle sue parole
" ma tu p-poco fa stavi dicendo che non sono pronta.. "
" mettiamola così, se berrai nessuno morirà, se non bevi.. "
namjoon non terminò la frase, ma koko, avendo sentito la loro breve conversazione di prima, aveva capito che era necessario che bevesse quell'intruglio affinché gli altri sopravvivessero. non ne capiva il motivo, non sapeva chi ci fosse dietro a tutti quei meccanismi, ma perché rifiutare? era da tempo che desiderava morire, quindi cosa aveva da perdere?
" va bene "
namjoon, con un sorrisetto laterale portò il bicchiere alla bocca di jungkook che subito bevve, per poi fare la stessa cosa con koko.
la ragazza bevve e intorno a lei le cose cominciarono a cambiare. le pareti caddero, gli dei sparirono, sembrava essere sola in uno spazio infinito e oscuro. ad un tratto l'anello che portava si sfilò dal suo dito cominciando a vagare in aria. la sua forma si deformò fino a creare una strana immagine, un'ombra del tutto familiare a koko, la sua ombra. subito la ragazza si spaventò, cosa stava succedendo?
" io.. "
improvvisamente l'ombra cominciò a parlare usando esattamente con la stessa voce di koko.
" io vorrei.. iniziare tutto da capo, vorrei che quell'incidente non fosse mai avvenuto "
koko spalancò gli occhi, odiava avere in mente scena di sua sorella mentre se ne andava da lei per sempre, in qualche strano modo quell'ombra aveva espresso gli esatti desideri di koko, quelli più grandi e più celati della sua anima.
in meno di un secondo l'ombra sparì e una luce accecante invase la ragazza, costringendola a chiudere gli occhi.
una volta riaperti però l'ambientazione cambiò, era in camera sua, nel suo letto, ma la stanza sembrava più viva del solito
