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koko aprì gli occhi, si ritrovò seduta davanti ad una scrivania, la luce era quasi inesistente e si chiedeva dove fosse capitata quella volta

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koko aprì gli occhi, si ritrovò seduta davanti ad una scrivania, la luce era quasi inesistente e si chiedeva dove fosse capitata quella volta.

" koko kanata, ci hai messo un po' ad arrivare " disse una strana voce cogliendola di sorpresa

sentì uno strano rumore e poi vide un fiammifero fermarsi sul miccio di una strana candela, accendendola e permettendo alla luce di farsi largo in quelle quattro mura

koko notò subito namjoon che la stava guardando con quel suo solito sguardo da saccente.
la ragazza non riusciva davvero a capire cosa si celasse nella sua testa era stato dal primo momento un mistero per lei.

namjoon prese in mano la candela e si avvicinò a lei
" ti stavo aspettando "
disse per poi sorridere leggermente

" n-namjoon " - cominciò a parlare la ragazza - " dove siamo "

namjoon abbassò lo sguardo e sorrise, poi posò la candela sulla scrivania.
guardò koko e si avvicinò nuovamente a lei, ma stavolta abbassandosi con la parte superiore del corpo, facendo quasi scontrare i loro visi per la troppa vicinanza e con atteggiamento sicuro la fissò dritta negli occhi, ovviamente senza farsi mancare quel sorrisetto sul suo volto

" nono libro del quinto scaffale "

queste furono le uniche parole che pronunciò prima di sedersi alla sua sedia, che era talmente regale da sembrare un vero e proprio trono.

la ragazza inizialmente lo guardò confusa, poi però, capendo che lui non le avrebbe dato altre spiegazioni si girò analizzando la stanza e non ci volle molto a capire a cosa si stesse riferendo namjoon.
dietro di lei c'era un'enorme libreria, così si diresse al quinto scaffale e prese il nono libro.

la prima cosa che subito notò la corvina fu la copertina del libro, con un fiore rappresentato su di esso.
era sicurissima di aver visto quel fiore, era uno dei sette che si trovavano nella sua corona

" la fresia "
namjoon si trovava di fianco a lei, che non aveva sentito un suo solo passo e infatti si era spaventata non appena udì la sua voce.

" é questo il tuo fiore? che cosa significa? " chiese lei

" fresia, sebbene molti dicono che abbia tanti significati solo uno le appartiene " - il ragazzo mise una mano sul volto di koko per poi spostarlo costringendola a guardarlo negli occhi - " il mistero "

koko rimase ferma a guardarlo per qualche secondo, finché lui stesso non si allontanò

" s-sei il dio del mistero? " chiese lei ingenuamente

" demone, preferisco "

koko aprì il libro che aveva in mano, come se avesse paura a chiedere di più, e trovò informazioni riguardo quel fiore.
namjoon era dio e demone non solo del mistero, ma anche del fascino, di fatti non era la prima volta che koko rimaneva affascinata dal suo modo di fare, a namjoon piaceva rendere tutti succubi di lui, uomini e donne, dei e demoni, pure i suoi 'compagni', se così è concesso chiamarli, spesso rimanevano ammaliati dal tetro personaggio di namjoon.

In quel libro koko trovò un intero capitolo che parlava del dio della fresia

" questo dio può rimanere in contatto con tutte le creature magiche e manipolarle a suo piacimento " lesse ad alta voce - " creature magiche? "

namjoon rise, c'erano tante cose di cui la ragazza non era a conoscenza e questo lo divertiva.

" ci sono molte creature con dei poteri straordinari, ma non abbastanza straordinari da essere definiti dei o demoni, e io posso decidere come farli comportare, i loro pensieri, le loro azioni e soprattutto " - si soffermò ghignando " la loro vita e la loro morte "

koko notò quel ghigno e la cosa non la rassicurò, namjoon dava l'idea di essere malvagio, molto più gli altri dei.
lui cominciò a prendere diverse bottiglie con sostanze che la ragazza era certa non conoscere e iniziò a mischiare tutto in in bicchiere, ma koko non ne diede molta importanza, c'era una domanda che frullava nella sua testa.

" namjoon.. io cosa sono? "

namjoon si fermò di scatto, come se fosse sorpreso dalla domanda e senza nemmeno guardarla rispose

" tu.. sei un'umana, un'umana con un destino da dea "

quella frase colpì nel profondo koko, voleva saperne di più, sentiva che c'erano troppi punti interrogativi nella sua vita e forse tutto quello che stava vivendo le avrebbe dato una risposta
" cosa intendi? "

namjoon, un po' preso da ciò che stava facendo con quelle sostanze e un po' perché non voleva rispondere alla domanda, la ignorò e la ragazza senza neanche insistere tornò sul suo libro.

koko riuscì anche a trovare la parte marcia del frutto, la cosa che avrebbe fatto pentire ad un dio di essere definito tale

il dio del mistero, custode della fresia, nonché il più colto tra tutti gli dei, non riesce a ricordarsi parte della sua vita, cosa che lo fa dannare.
la leggenda narra che il giorno in cui riacquistará quei ricordi perduti immancabilmente cesserà di esistere.

koko aveva i brividi, il suo destino sembrava crudelmente prestabilito, come quello degli altri ragazzi.
mentre era ancora immersa nella lettura, in cerca di altre informazioni, sentì una forte scossa alla mano sinistra che le fece far cadere il libro a terra.
mentre si abbassò per raccogliere il libro si accorse che la scossa era partita dell'anello che aveva indosso, quello che aveva ricevuto prima di entrare nel nuovo capitolo.

che cosa significava?

namjoon si sedette posando la bottiglia e prendendo in mano il bicchiere.
koko guardò quel bicchiere, era pieno di un liquido colorato, sembrava strano e per niente nella norma.
in più emanava uno strano profumo, un profumo che aveva già sentito da qualche parte.
il dio guardò la ragazza è poi bevve quell'intruglio.

" ora è meglio che tu esca, c'è qualcuno che ti sta aspettando "

KOKO KARA ✧  bangtanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora