Capitolo 9

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A svegliarmi sono delle voci che provengono dal salotto. Mi alzo dal mio comodo letto, indosso un pantalone e una maglietta, lego i capelli in una coda alta ed esco dalla camera. Jonny mi vede e vine verso di me, mi da un bacio e
Jonny:"ci sono i poliziotti, devono farti alcune domande" dice sussurrando.
Io:"okay"
Con le gambe tremolanti vado verso verso i due poliziotti. Il primo è alto, di colore, pelato, con due grandi occhi color cioccolato e il pizzetto, mentre l'altro è alto, con i capelli a caschetto, un po' di barba e gli occhi color nocciola.
Poliziotto1:"buongiorno, io sono l'agente Ethan King e lui è il dottor Edward Carter, siamo dell'Unità analisi comportamentali, veniamo dall'America, presumo che lei sia la signorina Ellen Virtanen"
Io:"si" dico stringendo la mano ai poliziotti.
Edward:"beh, siamo qui per chiederle se conosceva quest'uomo" dice porgendomi la foto
Io:"si, è mio padre"
Ethan:"come si chiama?"
Io:"Kai"
Edward:"beh, vedi Ellen, questa mattina è stato trovato il suo cadavere nell'officina qui vicino"
Io non dico niente. Scoppio solo a piangere. Si, lo so, ci ha abbandonati però era pur sempre nostro padre. Jonny viene verso di me e mi abbraccia.
Ethan:"mi dispiace signorina Virtanen ma deve venire con noi in commissariato, dobbiamo fa alle qualche domanda"
Io:"okay"
Lascio Jonny preoccupato a casa e seguo i poliziotti. Dopo dieci minuti siamo in commissariato e mi presentano il resto della squadra.
Ethan:"allora Ellen, loro sono l'agente Smith, Bolton, Danford, Torres e Flethcer"
Dopo mi accompagna in una stanza completamente nera, illuminata da una piccola lampadina. Mi fa cenno di sedermi su una sedia ed io eseguo, poi scompare dietro la porta. Dopo ben cinque minuti arrivano due agenti, femmine, che tra le mani hanno due cartelline.
Kira:"ciao Ellen, io sono l'agente Danford, però puoi chiamarmi Kira"
Ally:"io invece sono l'agente Torres, ma puoi chiamarmi Allyson"
Kira:"ecco, noi ti faremo qualche domanda per capire cosa è successo a tuo padre"
Io:"voglio vederlo"
Ally:"cosa?"
Io:"voglio vedere mio padre, perfavore"
Kira:"vabbene, vieni"
Usciamo dalla stanzetta e entriamo in un'altra completamente bianca. Piena di macchinari, carrelli, bisturi ecc. Al centro della camera c'è un lettino con sopra un corpo coperto da un telo verde. Il medico legale si avvicina e scopre solo la testa. Alla visione rimango allibita. È irriconoscibile. I suoi occhi verde smeraldo sono aperti, rossi e marcati da violacee occhiaie. I suo capelli sono rossi rame, proprio come quelli di Eljas, la sua guancia e tagliata a metà.
Io:"perché è morto" dico seria, fredda e tendendo gli occhi su mio padre.
Dot:"41 coltellate dietro la schiena"
Io:"okay, vi aiuterò a trovare l'assassino di mio padre" dico rivolgendomi a Kira e Allyson.
Loro annuiscono e torniamo nella stanza.
Kira:"allora, tuo padre si chiamava Kai, giusto?" dice aprendo la cartellina blu
Io:"si"
Allyson:"tu hai un fratello, giusto?"
Io:"si" dico in un sussurro
Kira:"come si chiama?"
Io:"Eljas, ha 18 anni"
Allyson:"dov'è adesso?"
Io:"in viaggio per lavoro"
Kira:"e sai quando torna?"
Io:"no, perché?"
Allyson:"ha precedenti penali per corse clandestine e spaccio"
Cavolo. Ricordo quando è stato in prigione un anno.
Io:"si, mi ricordo, comunque non mi ha detto quando ritorna"
Kira:"è importante interrogarlo"
Io:"non starete pensando che abbia ucciso lui mio padre" dico alzando il tono di voce.
Allyson:"no Elli, vogliamo solo sapere che rapporto aveva con tuo padre"
Io:"non andavano d'accordo"
Kira:"sapevi il perché?"
Io:"no"
Allyson:"vabbene, per ora è tutto, puoi andare"
Io:"arrivederci"
E, accompagnata da due agenti esco fuori dal commissariato per poi tornare a casa. Adesso ho bisogno di riposare.
 

Kiusannut sielu- Anima tormentata Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora