Capitolo 18

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Il suono squillante della sveglia rimbomba nella mia testa facendomi aprire di colpo gli occhi e buttandomi giù dal letto. Mi rialzo e corro in bagno, sapendo già di essere in ritardo. Ma, correndo inciampo sullo scalino e cado a faccia per terra. Mi rialzo ed entro nella doccia, ma visto che sono perseguitata dalla sfortuna, scivolo a causa del pavimento bagnato. Con la schiena dolorante apro la manovella e incomincio ad insaponarmi. Dopo avvolgono il mio corpo massiccio e bagnato in un asciugamano e ritorno in camera, dove mi vesto velocemente. Una volta finito vado in cucina e mangio frettolosamente un cornetto confezionato, prendo lo zaino e corro verso scuola. La gente mi guarda storto e pensa che io sia una pazza esaurita. Arrivo a destinazione con il fiatone e mi dirigo verso il mio amato armadietto. Apro il lucchetto e prendo l'orario delle lezioni. A prima ora ho inglese. Meno male che sono arrivata in orario altrimenti mi beccavo una bella ramanzina dalla prof. Appena estraggo i libri di letteratura e due braccia si appendono al mio collo e una voce stridula mi stona l'orecchio destro.
Janika:"finalmente sei tornata"
Emilia:"senza le tue battute le ore di lezione sono sempre più pesanti"
Tea:"ci sei mancata tanto"
Io:"anche voi ragazze"
Ci abbracciamo e dopo pochi minuti la campanella suona. Entriamo tutte e quattro nella nostra amatissima classe di inglese e aspettiamo che la prof arrivi. Nl frattempo
Emilia:"ragazze, tra mano di due settimane andremo al concerto"
Tea:"non vedo l'ora"
Janika:"e vengono anche Saul, Markus e Samuel. Approposito, Jonathan non lo hai più sentito?"
Io:"no, dopo il suo attacco di ira non si è fatto più sentire né vedere.
Emilia:"mi dispiace tanto"
Io:"fa niente. Non è più lo stesso da quando l'ho conosciuto. Non so cosa le stia succedendo"
Le mie amiche continuano a chiacchierare e io mi immergo nei miei pensieri come al solito.
Come sta Jonny?
Dove sarà?
Perché è cambiato all'improvviso?
Perché ha avuto quell'articolo di rabbia per una semplice borsa?
Di chi era il sangue su quel panno bianco?
Non so perché continuo a pensare e a preoccuparmi di lui. Non è la persona che credevo fosse. A distrarmi è il rumore della porta aprirsi e mostrare una donna alta, di mezza età, magra, con i capelli bianchi raccolti in un ordinato chignon, occhi color verde chiaro circondati da folte ciglia, un filo di eyeliner e ombretto sfumato sulle palpebre. Indossa un vestito nera che arriva al ginocchio nero con una pelliccia del medesimo colore. Scarpe con tacco e borsa grigie. Questa non è di certo la nostra prof di inglese, almeno che non si è fatta un'operazione estetica ed è ringiovanita almeno di cinque anni.
Prof:"buongiorno ragazzi. Io sono Elizabeth Smith, la vostra nuova prof si letteratura inglese. Purtroppo la vostra insegnante é stata trasferita in un'altra scuola e cosi io ho preso il suo posto. Spero di essere brava come lei"
La adoro. Adoro il modo in cui parla, la sua dolcezza e la sua pazienza. Dal suo accento si capisce che non è finlandese bensì inglese.
Prof:"allora, adesso facciamo l'appello, poi ognuno di voi si presenterà per conoscerci meglio"
Inizia ad elencare i diciotto nomi e alla fine ci alziamo uno per uno per presentarci.
Prof:"allora, tu sei.."
Mi alzo e
Io:"sono Ellen Virtanen"
Prof:"bellissimo nome, cosa ti piace fare?"
Io:"adoro ascoltare la musica e leggere"
Prof:"bei passatempi, cosa vuoi fare da grande?"
Io:"mi piacerebbe diventare ostetrica"
Prof:"benissimo, sono sicura che ce la farai"
Sorrido e lei va avanti con le presentazioni. Dopo
Prof:"va bene ragazzi, a che punto siete arrivati del libro?"
Dice aprendolo
Janika:"Amleto di Shakispire"
Prof:"oh, bellissimo, chi vuole raccontarmi qualcosa? Qualche volontario?"
Silenzio
Prof:"va bene, darò ad estrazione"
Punta il dito su un nome e chiama
Prof:"Sophia"
Sophia è la ragazza piu antipatica e vanitosa di tutta la scuola. La odiano tutti, tranne i ragazzi. Infatti ne cambia uno al giorno grazie al suo fisico perfetto e al fatto di essere sicura di sé.
Sophia:"prof non ho studiato" dice con tono prepotente
Prof:"davvero? Allora non credo che un bel tre ti faccia bene alla fine dell'anno, anche perché vedo che hai voti molto bassi"
Sophia rimane in silenzio.
Prof:"questa volta posso passarci sopra ma alla prossima lezione preparati perché sarai la prima ad essere interrogata"
Sophia ringrazia e la prof chiama un'altra persona.
Prof:"Ellen"
Rimango paralizzata. Ho l'ansia, non sono sicura che l'interrogazikne andrà bene ma tento. Incomincio a parlare e.....
Sono passate le otto ore di lezione e finalmente sto tornando a casa. All'interrogazione d'inglese ho preso nove. Sono abbastanza felice. Mentre cammino, il cellulare squillare. Lo prendo e rispondo.
Io:"pronto?"
Kira:"ciao Ellen, sono Kira, devi venire in commissario. Abbiamo delle novità.
Io:"okay, arrivo"
E cosi mi incammino verso l'ufficio di polizia. Una volta arrivata, Kira mi accoglie e mi porta nella solita stanza.
Io:"allora, avete trovato mio fratello?"
Kira:"no, ma abbiamo delle novità"
Io:"si"
Kira:"abbiamo scoperto che tua madre aveva un'amante"
A quella parola faccio unasmorfia di disgusto
Io:"si"
Kira:"è con questo amante c'è stato nove mesi prima che nascessi tu"
Io:"si"
Kira:"si chiama Spencer, l'abbiamo convocato e i miei colleghi lo stanno interrogando nell'altra stanza"
Io:"okay"
Kira:"inoltre li stanno prelevando un campione di DNA e dobbiamo farlo anche con te"
Alzo gli occhi e inizio a piangere silenziosamente. La poliziotta mi accompagna verso il laboratorio dove la dottoressa preleva con una specie di bastoncino un campione della mia saliva.
Io:"quanto ci vorrà"
Dott:"almeno due giorni"
Io:"okay"
Usciamo e Kira mi fa sedere su delle poltroncine.
Io:"alla fine Naima l'avete convocata?"
Kira:"si, ha detto che ha lasciato Kai sei mesi fa. Lui voleva ricostruire il rapporto con voi, ecco perché era qui ad Helsinki. Era venuto per cercarvi"
A quelle parole le lacrime scendono sulle mie guancie. Non posso crederci, era venuto a cercarci. Non ci aveva dimenticato.
Io:"io, io non lo sapevo"
Kira:"non.....aspetta un'attimo, tuo padre non voleva venire qui solo..."
E cosi se ne va lasciandomi da sola. La domanda è
Cosa ha scoperto?

Kiusannut sielu- Anima tormentata Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora