Kiusannut sielu- Anima tormentata

Capitolo 15

Io:"le giuro che io non ne ero al corrente, a me aveva detto che aveva un viaggio di lavoro"
King:"senta signorina Virtanen, lo sa che la falsa testimonianza è un reato?"
Io:"si, ma le giuro che a me ha detto di avere in viaggio di lavoro"
King:"verificheremo, per quanto riguarda l'omicidio di suo padre, che rapporti aveva con lui?"
Io:"beh, io e lui eravamo in buoni rapporti, quando tornava in città con la sua fidanzata, mi chiamava e chiedeva di vederci. Ci andavo di nascosto perché mio fratello non voleva che io lo vedessi, adesso che non c'è mi sento cosi in colpa"
King:"cosa? In che senso 'adesso che non c'è'"
Cavolo, mi son tirata la zappa sui piedi. E adesso? Non posso inventarmi un' altra bugia.
Io:"beh...ecco..."
King:"ecco cosa? Signorina Virtanen, deve dire la verità. Se suo fratello è in pericolo deve dirlo"
Io:"io..io" e scoppio in un posto pianto isterico. Dopo che mi sono calmata
Io:"io non posso dirlo altrimenti uccideranno mio fratello"
King:"chi?"
Io:"non lo so"
King:"allora signorina Virtanen, per cortesia, mi racconti quello che è successo a tuo fratello"
Io:"allora, il giorno prima che voi mi chiamaste per la morte di mio padre, mio fratello non tornò da lavoro. Quando venni in commissariato, il giorno stesso ricevetti un pacchetto con dentro una mano. Il bigliettino diceva che quella era la mano di Eljas"
King:"signorina Virtanen. La situazione è grave, doveva dircelo prima"
Io:"lo so, ma adesso che ho parlato ammazzeranno sicuramente mio fratello" dico scoppiando a piangere
King:"sti tranquilla, faremo il possibile per evitarlo"
Io:"grazie"
King:"bene, adesso può andare"
Io:"arrivederci"
Così esco dalla stanza e tutte le mie amiche mi corrono incontro abbraccianomi.
Loro:"andiamo?"
Io:"certo"
Usciamo dal commissariato e andiamo dritte a casa. Durante il tragitto penso a cosa potrò ritrovare a casa. Un biglietto con su scritto "sei morta"? Oppure direttamente il cadavere di mio fratello? A distrarmi sono le mie amiche.
Io:"dimmi"
Janika:"ti va di venire a pranzo con noi?"
Io:"no ragazze, preferisco andare a casa, ci vediamo dopo"
Tea:"okay, allora verremo con te"
Io:"no ragazze, andate pure, ci vediamo dopo"
Emilia:"sicura?"
Io:"sicurissima"
Mi incammino verso casa con la mia cara amica, ormai da tempo. La pura. Salgo le scale dell'appartamento e, una volta arrivata sul pianerottolo mi avvicino alla porta di casa e con ansia la apro. Nessun pacchetto. Niente di niente. Strano, pensavo di trovare un bigliettino o un qualcosa del genere.
Xx:"Ellen"
Mi giro di scatto dalla paura e quello che vedo....