Capitolo 14

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La luce del sole arriva dritta sulla mia faccia, facendomi arricciare gli occhi e una smorfia compare sul mio viso. Apro lentamente gli occhi e mi ritrovo sul piccolo balconcino della mia comoda e confortevole camera. Mi alzo di scatto e vado dentro. Ma visto che io e la fortuna non andiamo d'accordo, sono rimasta chiusa fuori. Ricordo di avere il cellulare con me. Felice lo prendo ma è scarico.
"e adesso?" penso tra me e me. Busso insistentemente alla finestra ma niente. Nessuna risposta. Sono rimasta bloccata. Forse ritornerà Jonathan, ma se non ritorna sono cavoli. Magari possono venire Janika, Emilia e Tea. Nella speranza e sopratutto nell'attesa, appoggio le mani e la fronte alla ringhiera. Chi mi vede pensa "é un'ex carcerata. Ha preso l'abitudine a stare tra le sbarre". Ignorando i giudizi e i pensieri della gente, guardo ciò che mi circonda. Una fila di auto ordinate e in fila nella corsia aspettano che il semaforo diventi verde. Le ragazze si incontrano per fare un giro e colazione insieme. I fidanzati si sbaciucchiano. E poi ci sono io. Una ragazza triste e leggermente depressa, non capita dal fidanzato e in pensiero per il fratello rapito a cui è stata amputata una mano, bloccata su un balcone. Il bello è che non so nemmeno che ore siano.
Xx:"Ellen, dove sei?"
La voce di una ragazza mi porta alla realtà.
Io:"oddio, Janika, sono rimasta chiusa fuori, puoi aprirmi?"
Janika:"certo"
Così vedo la maniglia della porta girare e una Janika mezza assonnata"
Io:"oddio, grazie mille, pensavo di rimanere qua a vita" dico fionda domi su di lei
Janika:"puoi spiegarmi cosa ci facevi sul balcone?"
Io:"è una lunga storia, magari te la posso raccontare davanti a una squisita tazza di tè o quello che ti pare"
Janika:"certo, ci sono anche Emi e Tea"
Io:"perfetto"
E cosi andiamo in cucina e metto l'acqua a bollire.
Io:"allora, in poche parole ieri sera, verso le tre del mattino, mi son svegliata e sono venuta qui in cucina per bere una camomilla, ma il mio occhio si è fermato su un borsone di Jonathan. Io l'ho preso e aperto, convinta ci fossero gli abiti sporchi usati a lavoro, e invece c'erano delle pezze bianche sporche di sangue"
Janika:"cosa?"
Tea:"impossibile"
Emilia:"non ci credo, è un bravo ragazzo"
Io:"è quello che pensavo, ma poi lui è venuto in cucina e mi ha visto con le pezze in mano. Ha incominciato iato a sbraitare e a dirmi di non impiccati delle sue cose per poi andarsene. Non si è né fatto sentire né fatto vedere. Sinceramente sono un po' preoccupata, ma anche arrabbiata e delusa" gli occhi cominciano a pizzicarmi
Janika:"tranquilla, vedi che quando tornerà si sistemerà tutto, tranquilla"
Tea:"si, si sarà sicuramente pentito"
Emilia:"altrimenti se la vedrà con noi". Scoppiamo tutte e tre a ridere.
Io:"ma non è solo quello. In questo momento così difficile per me lui invece di starmi vicino e rassicurarmi, se ne va sempre in giro oppure a lavoro. Ieri mi ha urlato in faccia. Lo so, ho sbagliato a vedere nella sua borsa, ma non l'ho fatto con malizia" le lacrime minacciano di uscire
Tea:"se lui non ti rassicura"
Janika:"è non ti capisce"
Emilia:"le amiche per che cosa esistono?"
Janika:"dai, sfogati" a quel punto scoppio a piangere. Le ragazze mi abbracciano e mi consolano.
Io:"non lo so, Jonny da un paio di giorni è strano, non so cosa gli sta succedendo e sopratutto non ne parla con me"
Emilia:"dai tranquilla"
Tea:"adesso non ci pensare"
Sento il mio cellulare squillare. Corro per prenderlo con la speranza che sia Jonathan ma invece
Io:"pronto!?"
Xx:"signorina Virtanen? Sono l'agente King, volevo dirle di venire in commissariato, subito"
Io:"certo, arrivo"
Tolgo il telefono dall'orecchio e riattacco
Janika:"allora?"
Emilia:"era lui?"
Io:"no, l'agente King, ha detto che devo a devo andare in commissariato"
Tea:"ti accompagnamo noi"
Io:"grazie ragazze"
Così, dopo essermi cambiata e lavata, andiamo dritte in commissariato. Una volta arrivate
King viene verso di noi
King:"buongiorno signorina Virtanen, mi segua"
Mi giro verso le mie amiche che mi dicono "ti aspettiamo qui" e seguo il poliziotto preoccupata. Entriamo nella solita stanza e King mi sussurra una cosa che mi lascia a dir poco a bocca aperta.

Kiusannut sielu- Anima tormentata Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora