Capitolo 10

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Apro la porta di casa e
Io:"Jonathan, sono tornata"
Nessuna risposta. Riprovo a chiamare ma niente. Prendo il cellulare e digito il suo numero. 1.....2.....3.....4 squilli ma niente.
Io:"ma dov'è". Sento la suoneria del telefono, lo prendo e rispondo.
Io:"Jonathan"
Xx:"no, sono io, non ricordi?"
Quella voce, la famosa voce.
Io:"ti prego, fammi parlare con Eljas" dico incominciando a piangere
Xx:"sei stata brava a non dire niente alla polizia"
Io:"ti prego, voglio solo sentire come sta mio fratello"
Xx:"tuo fratello sta riposando, sta bene tranquilla, comunque, ti piace il regalo che ti ho inviato?"
Io non rispondo. Piango, piango e piango.
Io:"ma come fa a star bene se sta senza una mano" dico tra un singhiozzo e l'altro.
Xx:"ti ho detto di stare tranquilla, tuo fratello se la caverà" con queste parole chiude la telefonata. Accecata dalla rabbia, lancio il cellulare che si scaglia contro il muro, frantumandosi in mille pezzi. Vado in bagno per sciacquare il viso. Apro l'acqua gelata del rubinetto e la vedo uscire veloce. La prendo con le mani e la porto sulla faccia. Mi asciugo con l'asciugamano e mi guardo allo specchio. Ho un aspetto davvero terrificante. I miei occhi verde chiaro sono rossi a causa del pianto. Il trucco è colato lungo le mie guancie, che adesso sono rigate da strisce nere. E poi mi chiedo "chi sono io veramente?"
In questo momento ho due risposte. Una è "non è colpa tua se tuo fratello è in questa situazione, stai tranquilla, devi solo avere tanta pazienza e aspettare".
L'altra dice
"non sei niente, non hai nemmeno il coraggio di parlare con la polizia. Dopo tutto quello che tuo fratello ha fatto per te, adesso non vuoi nemmeno salvarlo. Sei un mostro" Cosi, accecata dai sensi di colpa, tiro un pugno contro lo specchio, spaccandolo e tagliandomi la mano. Chiudo gli occhi e lancio un grido dal dolore. Poi appoggio la schiena contro il muro e scendo lungo la parete, fino a sedermi per terra. Il campanello suona, mi alzo e con il mio aspetto orribile mi dirigo verso la porta, apro e
Janika:"oddio Elli" dice abbracciandomi.
Emilia:"come stai?"
Tea:"non credo che stia bene, Emy"
Io:"ciao ragazze" dico in un sussurro. Loro non dicono niente, mi abbracciano soltanto.
Janika:"dai, vai a farti una bella doccia così dopo usciamo un po'"
Io:"no ragazze, non ho voglia di uscire"
Emilia:"okay, allora resteremo qui, a casa, a vederci la nostra serie tv preferita"
Io:"okay" dico sorridendo. È incredibile come le mie amiche mi rialzano su di morale, anche quando sono triste riescono a strapparmi un sorriso. Vado in bagno e mi infilo nella doccia. Una volta finito esco e raggiungo le mie amiche, che nel frattempo hanno già preparato tutto. Mi siedo sul divano tra Janika e Emilia e aspettiamo Tea.
Tea:"ecco i pop corn" dice sedendosi vicino a Emilia.
Emilia:"siiiii"
Accendiamo il televisore e incominciamo a vedere Criminal Minds e, come sempre, mi tappo gli occhi con le mani per lo spavento. Passiamo il pomeriggio così, tra chiacchiere, telenovele e risate. Le 20:00 arrivano presto e
Io:"ragazze, non è meglio che torniate a casa?"
Janika:"cosa? Non ti lasceremo per niente al mondo da sola, dopo l'ultima esperienza"
Emilia:"perciò, visto che tu non puoi rimanere da sola perché sei minorenne, noi più Johnny verremo ad abitare qui con te, se sei d'accordo"
Io:"certo, anzi, sono felicissima, grazie ragazze, non so cosa farei senza di voi" ci abbracciamo e andiamo a cucinare qualcosa. Bussano alla porta.
Janika:"vado io ragazze"
Si avvicina e guarda dallo spioncino.
Janika:"è Jonny".
Apre e fa entrare il mio ragazzo.
Io:"ciao Jonny, ma dove sei finito oggi? Ti avrò chiamato almeno dieci volte"
Jonny:"scusa piccola, sono andato da un mio amico che abita a trecento km da qui e il telefono si è scaricato"
Io:"okay" dico accennando un sorriso.
Jonny lascia un dolce bacio sulle mie labbra.
Tea:"è pronto"
Io:"arriviamo"
Così raggiungiamo le ragazze in cucina e mangiamo.
Emilia:"come ci organizziamo per la notte?"
Io:"io e Janika nella stanza di mio fratello"
Emilia:"io e Tea nella camera di Ellen"
Jonny:"e io sul divano"
Io:"perfetto, allora buonanotte"
Raggiungiamo le nostre camere e
Emilia:"tesoro, non abbiamo il pigiama"
Io:"no problem, primo cassetto del mobile, quello a destra"
Tea:"grazie tesoro"
Io:"prego amore"
Janika già lo aveva il pigiama, ne lascia sempre uno qui. E cosi, cadiamo in un profondo sonno.
03:00
Mi sveglio di soprassalto a causa di un incubo. Ho rivissuto quel brutto momento. Mi alzo dal letto e nel buio cerco di trovare la strada per andare in cucina. Mi dirigo verso la porta ma sbatto il mignolo del piede contro lo spigolo del letto. Non grido per non svegliare nessuno, ma ho visto davvero le stelle. Con un piede infortunato vado in cucina, accendo la luce e preparo una camomilla.
Jonny:"ancora sveglia?"
Io faccio un salto dallo spavento.
Io:"Jonny, mi hai spaventata" dico portandomi una mano sul cuore, che sta per uscire dal mio petto.
Jonny:"scusa, non volevo, com'è ancora sveglia?"
Io:"pensavo a mio fratello"
Jonny:"mi dispiace vederti così, vedrai che riusciranno a trovarlo"
Io:"lo spero" dico sospirando. Si avvicina a me e mi abbraccia.
Io:"e tu perché ti sei svegliato?"
Jonny:"non riuscivo a dormire"
Io:"scomodo il divano?"
Jonny:"no, anzi, ero solo pensieroso"
Io:"okay, camomilla?"
Jonny:"volentieri"
Prendo il pentolino e verso la camomilla nelle tazze. Dopo ritorniamo a letto e, finalmente riprendo sonno.

Kiusannut sielu- Anima tormentata Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora