Right now

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Albus arrivò a scuola nettamente in anticipo, aveva passato la notte in bianco. Si trascinò in caffetteria ed ordinò un caffé bollente da asporto. I corridoi erano ancora deserti, per cui decise di passeggiare fra quelle mura indisturbato.

Sorseggiò il caffé soffiandoci prima sopra ripensando per l'ennesima volta alla giornata di ieri. 

Non poteva dire di non essersi trovato bene, a discapito di quello che aveva pensato, Scorpius era un ragazzo normalissimo a cui piacevano le cose che piacciono a tutti i ragazzi. Forse era questo che lo aveva turbato, il fatto di trovarsi di fronte una persona completamente diversa. Dietro quell'aria da duro, si celava un ragazzo dolce e bisognoso di attenzioni, questo Albus lo aveva capito.

E aveva anche capito un'altra cosa: Scorpius amava il contatto fisico. 

Gli aveva permesso di stringerlo salendo sulla moto, durante la giornata aveva notato che spesso lo tirava a se o lo prendeva sottobraccio per poi continuare a camminare, e poi lo aveva abbracciato. 

Albus era rimasto pietrificato, non se lo aspettava. Sentire il corpo di Scorpius così vicino al suo lo aveva fatto rabbrividire, avrebbe voluto girarsi per ricambiare quella stretta ma non era stato capace di far altro che rimanere fermo immobile e godersi quelle braccia possenti intorno a lui.

Scorpius dovette percepire il suo disagio quando, una volta sotto casa, rimase sulla soglia indeciso se entrare senza dire niente oppure salutarlo in qualche modo. 

Optò per un casto bacio sulla guancia che lo fece diventare viola per l'imbarazzo per cui chiudersi velocemente la porta alle spalle. Una volta in casa scostò un po' le tende e vide Scorpius ancora fermo davanti la porta che si passava una mano sulla guancia dove lo aveva appena baciato.

Era ovvio che quella notte la passasse in bianco, aveva il terrore di incrociare Scorpius per i corridoio e non sapergli cosa dire.

Iniziò a sudare freddo quando avvertì qualcuno tirargli lo zaino da dietro facendogli quasi rovesciare il caffé addosso.

"Tu adesso vieni con me, subito!"

Ted lo stava letteralmente trascinano fuori dall'edificio e con uno spintone lo fece sedere sul solito muretto davanti la scuola. Era furente, braccia piegate lungo i fianchi, sguardo omicida.

"Tu!" gli puntò il dito contro come solo lui sapeva fare "Non sei mai salito in moto con me, e ieri ti vedo a cavalcioni su quel bestione insieme a chi poi?! A Scorpius Malfoy!"

Albus si morse l'interno della guancia per non scoppiare a ridere.

"No Albus, non fare quella faccia, tu non puoi capire i miei sentimenti in questo momento, vorrei spiaccicarti la testa al muro!"

"Ted..." cominciò "Non avevo molte alternative, avevo promesso di fargli visitare un po' la città,così..."

"Momento, momento, momento!" Ted lo fermò iniziando a gesticolare "Tu hai promesso, cioè tu e Scorpius..."

In quel momento parve realizzare il significato di quelle parole e sul suo viso apparve un espressione di stupore che gli fece spalancare la bocca sbalordito "Tu e Scorpius siete usciti insieme?!"

Albus gli fece segno di non urlare prima di rispondere "Sì, cioé no...Non lo so, ma abbiamo passato un pomeriggio insieme ecco..."

"Woooooooo" Ted iniziò a saltare come un pazzo "Vi siete baciati?! Chi ha fatto il primo passo? Ci scommetto che ti é saltato addosso appena ha potuto, com'è stato?!Secondo me bacia da Dio, sarà stato semplicemente fa-vo-lo-so!"

-Drarry-Scorbus-Right NowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora