Harry era sdraiato sul divano in un sonno veglia piacevole. Gli capitava spesso di rilassarsi in quel modo: si metteva comodo ed entrava in una specie di catalessi senza addormentarsi davvero. A volte gli capitava anche di sognare.
Fu in quel momento che il suono irruento del campanello lo fece sobbalzare.
Si alzò di malavoglia sbuffando infilandosi le ciabatte, quel suono era assordante.
"Arrivo per Dio!"
Aprì la porta e si trovò di fronte il suo migliore amico che fece irruzione in casa senza troppi complimenti.
"Prego,accomodati pure!" borbottò Harry tra se chiudendo la porta.
Ron si era già tolto la giacca prendendo posto sulla poltrona.
"Allora amico, come va?"
Era agitato. Quando Ron era nervoso per qualcosa gesticolava sempre più del solito e iniziava a parlare senza fermarsi.
"Passavo di qua e mi sono detto, toh, qui ci abita il mio amico Harry, perché non andare a trovarlo? Oggi é lunedì, il negozio é chiuso, sarà sicuramente in casa, così ho pensato di suonarti, perché gli amici fanno questo no? Passano a trovare gli altri amici anche senza avere un motivo preciso per passare giusto? Anche perché..."
"Arriva al sodo Ron" lo interruppe Harry spazientito.
Ron si fermò, la gamba destra prese a muoversi con un tic nervoso continuo che a Harry dava sui nervi.
"Allora?!Tu non vieni mai qui di lunedì pomeriggio, di solito sei in studio,a chi hai lasciato i tuoi pazienti?"
"Non é importante sta un po' zitto, mi devo concentrare."
Vide Ron passarsi nervosamente una mano sul viso come per schiarirsi le idee. Sbuffò spazientito.
"Avanti Ron, sputa il rospo..."
"E'che, non so come dirtelo ecco..."
Si sollevò appena e tirò fuori dalla tasca posteriore del pantalone un biglietto ripiegato. Se lo rigirò fra le mani un po' di volte prima di darglielo.
"Harry prima di leggerlo, fai un bel respiro ti prego, e cerca di stare calmo..."
Afferrò quel pezzo di carta nervosamente e lo aprì chiedendosi perché mai Ron dovesse fare tutta quella scenata per un foglio.
Lo aprì.
I'm praying, that your heart will just turn around.
Il foglietto gli cadde dalle mani, stava tremando. Non era tanto per il contenuto, quella canzone l'aveva ascoltata fino alla nausea da quando gliel'aveva dedicata, era la scrittura.
L'avrebbe riconosciuta fra mille quella calligrafia, era la sua, e questo voleva dire solo una cosa, lui era li.
Avvertì una morsa allo stomaco stringersi talmente forte che dovette alzarsi dal divano per riprendere a respirare. Non riusciva a muoversi, si sentiva bloccato e instabile.
"Harry...Stai bene?"
Percepì la voce di Ron come un eco lontano, e non si accorse nemmeno di quando l'amico lo fece sedere di nuovo.
"Quando...Come..."
Non riusciva a parlare, riprese in mano quel biglietto rileggendolo un'altra volta.
"E'passato ieri, forse pensava abitassi ancora lì..."
Harry deglutì, Ron lo aveva visto, era tornato davvero.
"Non...Non gli hai detto dove abito vero?"
"Non gli ho detto nulla Harry, ma sei sicuro di..."
"Com'era?Immagino sia cambiato parecchio..."
Ron si accigliò, forse non si aspettava quel tipo di domanda.
"Come si vede in tv direi, ha fascino..."
"Oh sì, l'ha sempre avuto..."
Si perse per qualche momento nei ricordi fino a quando Ron lo riprese.
"Harry ascoltami ti prego, Draco..."
"Non.Pronunciare.Il.Suo.Nome."
Aveva come la sensazione che fosse qualcosa di materiale, come se ogni volta che lo sentisse chiamare da qualcuno potesse apparire da un momento all'altro, ma non succedeva mai.
"Ok scusami...Ascoltami però, lui vorrebbe...Ti sta cercando Harry..."
Fu come uno schiaffo inaspettato in piena faccia.
Non voleva.
Non poteva.
Dopo tutti quegli anni era impensabile tornare da lui come se nulla fosse successo.
"Ron non...Abbiamo le nostre vite ormai, mi farebbe troppo male rivederlo,non sopporterei di incontrarlo per qualche ora un giorno, giusto per soddisfare un bisogno, e poi il giorno dopo tornare alla vita di sempre, sarebbe straziante..."
"Non pensi che...Lui ti ama ancora Harry, perché non darvi l'opportunità di riprendere dove avete lasciato?"
"Perché non si cancellano 16 anni di distanza così Ron, e lui non mi ama,sarà solo eccitato all'idea di essere ritornato..."
Ron sospirò spazientito "Io non vi capisco davvero, tutto questo tempo a tormentarti l'anima ed ora che hai l'occasione te la lasci scappare..."
"Ma eravamo dei ragazzini, come può tornare tutto come prima? Magari lui sta con un altro, non so niente della sua vita privata! E poi davvero, non sopporterei rivederlo e non poterlo avere..."
Osservò l'amico scuotere la testa.
"Sono stufo di star male Ron, e con le relazioni ho chiuso."
Il rosso lo guardò sollevando un sopracciglio "Quindi hai chiuso anche con Blaise?"
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-Drarry-Scorbus-Right Now
FanficATTENZIONE: Sequel di Unexpected events. La storia viene narrata dal punto di vista dei 4 personaggi 16 anni dopo gli eventi, saranno presenti flashback per raccontare cosa é successo dopo la partenza di Draco. Draco é una rock star di fama mondial...