Harry fece marcia indietro maledicendosi mille volte. Per una volta in tanti anni di lavoro si era concesso un pomeriggio libero, ma a metà strada si accorse di aver lasciato il cellulare sotto carica in negozio.
Tornò indietro correndo e non si accorse della clientela che lo stava guardando con ammirazione.
"Potter!"
Susan , la commessa, lo raggiunge nel laboratorio a con le mani incrociate.
"Me ne vado subito, le bolle le controllo domani, fai finta che io non ci sia!"
Harry staccò la presa del telefono e controllò se qualcuno lo aveva cercato.
"Mi spieghi dove stai con la testa?!Draco Malfoy in persona é venuto qui a cercarti! Siete amici e non me lo dici?! Ti prego recuperami un biglietto per il suo concerto, é tutto sold out!!!"
Harry mollò la presa e fece cadere il cellulare a terra in un sonoro tonfo, il cuore in gola.
"Cos'hai detto scusa?!"
Susan lo guardò irritata "Che mi devi procurare un biglietto, sono tutti esauriti!"
"E prima ancora?"
Era sicuro di aver sentito bene, ma in cuor suo sperò di no.
"Draco Malfoy é stato qui...?"
Si sentì gelare. Come aveva fatto a trovarlo? Questo vuol dire che se solo fosse tornato indietro cinque minuti prima...
Si precipitò fuori dalla pasticceria e si guardò intorno, magari era ancora li.
C'erano macchine che sfrecciavano,autobus, gente che attraversava le strade. In ogni sguardo che incrociava sperava di vedercene uno familiare, ma nessuno di loro era lui.
Udì a mala pena Susan urlargli di nuovo di recuperargli i biglietti: doveva recuperare la sua vita prima di pensare ai biglietti.
Si avviò a casa piedi, non era molto distante ma neanche così vicino. Camminare gli faceva bene, poteva schiarirsi un po' le idee.
Era già la seconda volta che Draco lo cercava, che non si fosse dimenticato di lui?
Una paura inconscia riaffiorò insieme a quel pensiero, la paura di anni di distanze, di vite separate, la paura di guardarlo negli occhi e non vedere più il professore di cui si era perdutamente innamorato, paura di trovare una persona diversa che non sapeva riconoscere.
Arrivò a casa più presto del previsto.
Albus gli aprì la porta con uno sguardo che non faceva presagire niente di buono.
"Scusami...Ho dovuto farlo entrare..."
Sbiancò pensando che Draco fosse in casa sua, e fu un sollievo vedere Blaise seduto sul divano.
"Cosa ci fai qui?" gli chiese nervoso.
"Non ti preoccupare Albus me la vedo io, vai pure in camera tua."
Harry raggiunse Blaise nel salotto, non era il momento adatto per affrontarlo, ma sapeva che prima o poi doveva farlo.
"Mi dispiace Harry, non volevo piombarti così in casa, ma tu non rispondi alle mie chiamate..."
"Facciamola finita Blaise" voleva essere meno duro ma non ci riuscì "Hai voluto provarci, non ha funzionato, e mi dispiace perché so che ci stai male, ma io te lo avevo detto, non ero pronto per questa storia e non lo sono neanche adesso."
Gli occhi di Blaise erano gonfi, ma fece di tutto per trattenersi "Scusami, hai ragione, ti ho coinvolto in una cosa senza senso...L'ho sempre saputo che il tuo cuore e la tua testa erano per un altro, pensavo di poter cambiare le cose, non è stato così."
Harry gli strinse la mano "Sei una brava persona Blaise, non meriti uno come me, io sono solo bravo a creare casini e a far soffrire la gente."
"Non dire così Harry, non te lo meriti..."
Tentò di aggrapparsi a quelle parole per sentirsi meno in colpa, ma non era facile, aveva distrutto la sua vita ed ora stava trascinando con se Blaise.
"Perdonami se puoi..."
"Ti ho amato e sono contento di averlo fatto, e lo rifarei se potessi tornare indietro, non mi pentodi nulla Harry, doveva andare così."
Blaise si alzò lasciando Harry ammutolito sul divano.
"Ti auguro il meglio."
Avvertì la porta sbattere. Un altro capitolo della sua vita era stato chiuso.
Si avviò verso la cucina per prepararsi un the, perdendosi nella metodica del rito.
"Papà..."
Albus era sul ciglio della porta che lo osservava.
"Scusa non volevo origliare, ma ho sentito...Non stai più insieme a Blaise?"
Harry mise il filtro nella tazza ed osservò l'acqua bollente diventare scura.
"No, non stiamo più insieme."
"Blaise ha detto che pensavi ad un'altra persona quando stavi con lui, é vero?"
Quelle parole dette da suo figlio lo fecero sentire ancora più in colpa.
"Sì é vero, non sono stato corretto nei suoi confronti..."
Porse una tazza di the ad Albus che la rifiutò.
"Albus ascolta, non commettere mai i miei errori. Ama, ama incondizionatamente, qualsiasi cosa accada intorno a te non smettere di amare, perché l'amore ti salva Albus, e se trovi la tua persona, quella ti completa, quella che ti fa dimenticare tutto il resto, non fartela scappare, non lasciarla per nessun motivo al mondo. Mi hai capito?"
Non aspettò la risposta del figlio che non arrivò e si ritirò in camera sua. Accese il computer e fece partire la compilation delle canzoni di Draco su youtube mentre si rannicchiava tra le coperte.
Avesse avuto la bacchetta magica sarebbe tornato indietro a 16 anni prima e avrebbe preso quell'aereo.
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-Drarry-Scorbus-Right Now
FanficATTENZIONE: Sequel di Unexpected events. La storia viene narrata dal punto di vista dei 4 personaggi 16 anni dopo gli eventi, saranno presenti flashback per raccontare cosa é successo dopo la partenza di Draco. Draco é una rock star di fama mondial...