Chapter 4

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Maura's pov

Dopo la comparsa e la veloce uscita di Jane, Nina ieri mi ha pressato a raccontarle tutto nei più minimi dettagli. Così ho iniziato dal tramonto dell'altro giorno sorvolando su alcune cose che mi piacerebbe tenere tra me e Jane. Era probabilmente più felice lei di me, sosteneva che non mi avesse mai visto così presa da qualcuno in questo modo prima, e dopotutto non posso darle torto. Ho visto Jane solo due volte e occupa già costantemente i miei pensieri. Quando le ho poi rivelato che lei è lesbica ha iniziato a urlare entusiasta per il locale che entro un anno vuole che la porti all'altare. Inutile dire che ero la persona più imbarazzata del pianeta.

Sono riuscita a convincere Jane a uscire stasera, ho deciso di portarla nel bar del mio quartiere. Quello dove ho trascorso tutte le mie serate da ragazzina, un po' come lei l'altro giorno mi ha portato nel suo bar di fiducia. Avevo pensato di portarla in un ristorante ma poi mi sono resa conto che non avrebbe mai accettato di cenare in un posto così di lusso.

Ci ho messo un po' a farle accettare l'uscita perché in questi giorni il lavoro, che io non sono ancora riuscita a scoprire quale sia, la sta massacrando. Si lamenta dei litigi dei suoi fratelli e anche un po' della sua segretaria alla quale però ho capito che nonostante tutto vuole molto bene. Una russa leggermente pistina e stramba che la bacchetta sempre ma mai con vero rancore.

Sento il telefono vibrare e spero con tutto il cuore che sia lei. Lo sblocco e trovo effettivamente un suo messaggio.

Ci vediamo allo scoglio stasera?

Mi propone. Ci penso su un attimo e decido che sì, potrebbe andare bene, dopotutto non abito così lontano dal molo e una passeggiata prima di cena non può che farci bene. Anche perché saremo un po' da sole, al buio. Spero che stasera possa succedere qualcosa tra noi, anche se forse è ancora un po' presto, però mi sento pronta a portare questa nostra relazione più in là. Dopotutto la tensione tra noi è alta e sarà difficile trattenersi per tutta la sera.

Perfetto, ma solo se arriviamo prima del tramonto

Le rispondo al messaggio mentre un sorriso nasce sul mio volto. Non vedo l'ora che di essere lì, con lei, accanto a lei.

Il telefono mi vibra nuovamente, però al posto di essere un messaggio è una telefonata. Immagino chi possa essere e, come sempre, ci azzecco

“Nin” saluto la mia interlocutrice

“Ti ho chiamata per sapere come andavano i preparativi. Sei pronta a limonartela per bene?” mi chiede diretta come sempre

“Nina” la sgrido bonariamente “Sai bene che sarebbe ciò che vorrei, magari lei non è ancora pronta per questo”

“Secondo me l'unica non pronta sei tu. Ho visto come ti guardava l'altro giorno e fidati quello non era lo sguardo di una amica” mi ripete per l'ennesima volta

“Sta di fatto che tra mezz'oretta devo essere al molo, quindi devo lasciarti” cerco di chiudere la chiamata poiché devo ancora prepararmi completamente

“Non provare a sbolognarni così cara, se ti devi cambiare lo fai mentre sei al telefono con me” mi accusa la mia amica dall'altro capo del filo

“E va bene” concedo sapendo perfettamente che tanto non potrei farle cambiare idea

“Quindi rivedete il tramonto insieme” constata Nina dopo qualche minuto

“Si cara e ora devo andare davvero. Non vorrei mai arrivare in ritardo” la saluto nuovamente

“Okay ciao bella! Dimmi poi se dorme da te che non vorrei mai trovarvi nude quando domattina vengo a farmi raccontare il tutto” mi saluta prima di attaccare

Scuoto la testa per la sua sfacciataggine ed esco di casa

Jane's pov

La mia porta si spalanca e un uragano entra.

«Alex in che lingua devo spiegarti che devi bussare alla porta prima di entrare» rimprovero per l'ennesima volta la mia migliore amica

«Tu non mi hai detto che ti stai vedendo con una» mi accusa

«A parte che non ci stiamo vedendo, l'ho semplicemente vista due volte» tento di difendermi mentre un sorriso spontaneo mi copre il volto

«Però ti ha già fottuto vedo» constata come sempre senza farsi scappare un minimo particolare

«Al, non rompere okay» la guardo storto mentre il mio telefono mi avvisa con un tin dell'arrivo di un nuovo messaggio

Prendo in mano il cellulare e lo apro. Si tratta di lei. Mi ha detto di farmi trovare allo scoglio prima del tramonto. Guardo fuori dalla finestra e mi rendo conto che molto probabilmente sarò in ritardo, ma non posso per nulla al mondo perdermi il tramonto.

Sbatto molto gentilmente Alex fuori dal mio ufficio mentre lei mi tira infinite frecciatine e in fretta e furia mi cambio. In meno di dieci minuti sto già camminando per strada in direzione molo.

Quando arrivo la vedo già seduta sul nostro scoglio. Seduta di schiena con lo sguardo rivolto verso il mare. Mi avvicino a te, tentando di non farmi sentire e quando le arrivo dietro la stringo. Decido di allargarmi di più e le do un bacio sulla guancia. Sento il suo corpo venir percorso da un brivido, poi mi stacco e mi seggo accanto a lei.

«Pensavo non saresti arrivata in tempo per il tramonto» mi saluta

«Non me lo perderei per nulla al mondo» sorrido voltando lo sguardo al suo viso

La vedo arrossire e il mio sorriso si allarga.

È così tenera quando arrosisce. La tentazione di baciare le sue labbra è davvero elevata ma mi trattengo. Per non cadere in tentazione torno a guardare il mare inghiottire il sole.

«È sempre molto suggestivo» commenta Maur

«E soprattutto non è mai uguale una volta dall'altra» aggiungo

«Vero» ammette lei

Decido di avvicinarmi ancora di più a lei.

Siamo molto vicine, quindi la mia mano si muove quasi d'istinto andando a sfiorare la sua che a dispetto di tutte le mie aspettative non scappa anzi la sfiora a sua volta. Quindi le prendo la mano e la stringo mentre sento la sua testa appoggiarsi sulla mia spalla.

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