TU NON CI PUOI STARE NEL TEAM.

Capitolo 15.

Gionata fa un respiro, dopo trenta secondi si alza e mi viene in contro.
" Martina."
Non rispondo e vado dritta verso il mio sdraio.
" Martina fermati."
Mi fermo.
" che c'è ?"
" perché continui a pensare a Sara?"
" Gionata, non sono ritardata, dai.."
" che vuoi dire ?"
" so che l'hai vista, mia madre me l'ha detto."
" cosa ti ha detto?"
" che tu e Sara vi siete visti."
" ma che dici? E poi che ne sa lei?"
" glielo ha detto lei."
" ma Martina, non è vero."
" perché allora avrebbe dovuto dire a mia mamma che usciva con te?"
" magari sa di noi."
" e come?"
" la tua amica l'altro giorno a pubblicato il video, magari lo ha visto."
" impossibile, se sapesse di me, mi avrebbe già rotto il cazzo, credimi."
Mi giro e mi rimetto a camminare.
" Marti, aspetta."
" basta Gionata, non mi faccio tirare in giro da voi due."
" ma secondo te, se fosse vero, sarei qui?"
" non lo so.. non lo so più." Dico.
Arrivata ormai al lettino, mi sdraio.
" vattene."
" no."
Mi giro dall'altra parte, quando lui si siede sulla sabbia difronte a me.
" Martina, io ti amo, lo vuoi capire? "
" E Sara?"
" basta con sta Sara, non voglio che dici più il suo nome."
" no Gionata, non ci riesco."
Mi giro dall'altra parte, mentre Gionata rimane seduto.

Prendo il telefono.
Guardo, vedo un messaggio di risposta a una foto che ho pubblicato poco prima.
SARA: ah, ora oltre a rubarmi le cose, provi anche a rubarmi i ragazzi? PATETICA, sappi che ti sta solo prendendo in giro, LUI VUOLE ME.
SARA: quando ci provi con lui, pensa a questa foto 😘.
SARA: 📷 immagine. ( una foto di lei e Gionata, mentre si baciano.)

Passo il telefono a Gionata.
Che rimane in silenzio per un po'.
Poi prende in mano il suo telefono, e spostandosi da me, se lo avvicina all'orecchio, probabilmente per parlare con qualcuno.

Rimango ferma e aspetto.
Con quasi le lacrime agli occhi, fortunatamente coperte dagli occhiali da sole.
" tutto risolto." Dice Gionata che interrompe i miei mille pensieri.
" che cosa?" Dico.
" Sara ti lascerà definitivamente in pace."
" cioè ?"
" gli ho appena parlato."
" e ? "
" e abbiamo risolto."
" Gionata, mi ha sempre rovinato la vita quella ragazza, non pensare che ora perché sei arrivato tu, la smetterà."
" fidati."
" mi sto fidando troppo di te ."
" eppure, guarda, sono qui, per te, quando potrei essere in mille altri posti."
Lo bacio.
" ora basta però con queste paranoie inutili." Mi dice sorridendomi.

Passarono le ore.
Stanchi morti torniamo in Hotel, ognuno nella propria stanza.
" Bea, me ne voglio andare" dico.
" cosa? Perché ?"
" perché devo tornare."
" perché ?"
" posso o ti offendi?"
" cos'è? Adesso Gionata è diventato più importante di me ?"
" no amo, quello mai.. ti prometto che quando torni ti spiego." Dico mentre inizio a mettere via alcune cose.
" Martina, ma è successo qualcosa ?"
" ti spiego quando torni tranquilla." Dico.
Prendo il borsone e vado nella stanza di Gionata.
" andiamocene." Dico.
" perché ?"
" perché la mamma di Bea, vuole che me ne vada."
" che succede?"
" perché mi ha visto con te."
" quindi?"
" quindi non vuole che sua figlia frequenti me e te."
" stai scherzando spero.."
" no Gionata, andiamo su, ti prego." Dico mentre inizio a piangere.
Mi abbraccia e mi sussurra all'orecchio " tutto quello che vuoi, però stai tranquilla."

Siamo in viaggio per tornare a casa, mi addormento.
" oh, Martina." Mi sveglia Gionata.
" dimmi."
" scendi che mangiamo qualcosa in autogrill."
" non mi va, non ho fame, ma se vuoi ti accompagno." Dico.
" va bene."
Scendiamo dalla macchina, quando un gruppo di ragazzi, vanno in contro a Gionata chiedendogli delle foto.
Io mi metto in disparte e inizio a fumare.
Quando un ragazzo si azzarda a chiedergli " oh che ci fai qui Sfera?"
" sto tornando a Ciny." Dice lui sorridendo.
" bella bro." Dice il ragazzo.
Sorrido.
Quando i ragazzi se ne sono andati, andiamo dentro dove Gionata inizia a mangiare come un maiale.
" sicura che non vuoi niente ?"
" sicura."
Torniamo in macchina, mi bacia.
" oh andiamo a casa mia?" Mi chiede.
" no, andiamo da me dai."
Ci rimettiamo in viaggio e dopo qualche ora arriviamo a casa.
Scendiamo dalla macchina e ci fiondiamo dentro il letto.
" sono stanca morta." Dico.
" sicura?" Dice lui con un sorriso malizioso.
" non lo so." Dico.
Finiamo per fare l'amore.

La mattina seguente ci svegliamo dal suono del campanello.
" vai ad aprire ti prego." Urla Gionata.
Mi alzo e vado alla porta.
" c'è qui quello stronzo di Gionata vero?" Mi chiede Sara.
" scusa? Ti presenti a casa mia così? Ma come ti permetti."
" tu invece ? Come ti permetti a farti vedere in giro con quella faccia da ladra."
Gli tiro un pugno spontaneo dritto in faccia.
Gionata scende di corsa le scale sentendo le urla.
" che hai fatto?" Mi chiede.
Non rispondo, accarezzo la faccia di Sara.
" vattene." Dico gentilmente.
" fanculo troia, oltre che ladra ora sei pure un assassina, ma io ti denuncio si, stai tranquilla."
" fai quel che ti pare basta che te ne vai, e soprattutto non farti più vedere."
Chiudo la porta, ritorno nel letto schivando Gionata che è rimasto impalato.
Quando dopo qualche secondo mi raggiunge.
" sei pazza?" Mi dice sorridendomi.
" non c'è la facevo più." Dico.
" ma lo sai, che ti amo sempre di più?" Mi dice baciandomi.
" minchia io si che ho un ragazzo che mi da il buon esempio." Dico ridendo.

Rimaniamo nel letto ancora un po'.
Quando Gionata dice.
" me ne ero scordato, cazzo."
" cosa?"
" sta sera, devo andare in una discoteca a Milano."
" ah."
" vuoi venire ?"
" a fare che ? "
" mi vieni a fare compagnia no?"
" vediamo."

Arrivata la sera.
" hai finito di prepararti? " mi chiede.
" si " dico uscendo dal bagno.
" quanto sei bella."
" smettila."
" ci viene a prendere uno, va bene ?"
" sei tu la star, non io ." Dico ridendo.
Saliamo in questa macchina.
" sai, sta sera ci sarà un po' di gente famosa." Dice.
" tanto non conoscerò nessuno." Dico ridendo.

Arriviamo alla discoteca.
Mi siedo sul divanetto, perché voglio godermi proprio tutto lo spettacolo.
Gionata, o meglio, Sfera, inizia a cantare.
Quando un ragazzo si siede vicino a me.
" ti stai annoiando ?" Mi chiede.
" no, sto solo ascoltando."
" ti piace? Io non lo sopporto."
Quando vedo lo sguardo di Gionata che si incrocia prima con il mio e poi con quello del ragazzo seduto affianco a me.
' cazzo, ora è finta ' pensai..

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Ciao, ditemi pure cosa ne pensate ogni tanto.
Scrivetemi anche qualche suggerimento per continuare la storia, qualcosa che vi piacerebbe succedesse.