Capitolo 67.

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Il giorno seguente:

* DRIIIN DRIIIIN*
ADAM CHIAMATA IN ENTRATA
-pronto?- rispondo con una voce abbastanza assonata.
-dove sei Marti ?- mi chiede lui ansimando
-da Gionata, perché?- chiedo perplessa e un pò preoccupata per via della sua agitazione
-ah, niente.- risponde lui per poi riattaccare la chiamata.

"chi era?" mi domanda Gionata, ancora con gli occhi chiusi.
"Adam" rispondo nascondendomi sotto la coperta.
"e cosa voleva?" mi chiede venendo anche lui con il viso sotto le coperte.
"mi ha chiesto dove ero" rispondo.
Gionata inizia a farmi il solletico e ridendo mi chiede " rimani qui oggi ?"
"smettila" urlo ridendo per via dei troppi dispetti che subisco da lui, aggiungendo poi " devo andare a lavorare dopo"
"ti ricordo che io sono in debito con il tuo capo" dice alzandosi dal letto all'improvviso.
"cavoli! E' vero! Quando vieni al locale?" domando seguendolo lungo il corridoio che porta al bagno.
"dopo ti accompagno al lavoro così ne parlo con lui" risponde chiudendosi dentro.
Mi appoggio alla porta e rimango un attimo in silenzio.
" Gionata posso farti una domanda?" chiedo un po' preoccupata.
" dimmi" risponde lui con un tono di voce abbastanza alta.
"esci e poi te lo chiedo" dico ridendo.
" mi fai pisciare in pace? " mi domanda ridendo.
Vado in cucina e inizio a cercare tra gli armadietti del cibo, senza trovare nulla.
"dimmi" dice raggiungendomi.
"quello che è successo ieri..." dico io, quando lui mi interrompe.
"Martina, quello che è successo ieri e tutto quello che deve succedere ogni sera fra me e te. Ti prego, mi dai un altra opportunità ? voglio passare la mia vita con te. Ti voglio qui al mio fianco!" dice con un tono di voce coccoloso mentre mi abbraccia da dietro.
" Gionata, tu non hai capito una cosa... Non sono io che devo darti un altra opportunità, sei tu che devi deciderti, sei sempre stato tu a finire la nostra relazione o comunque dicendo cose che mi spingessero a chiuderla." rispondo accarezzando le sue mani appoggiate sul mio corpo.
Mi bacia, sorrido e domando: " passato di moda fare la spesa?"
Scoppiamo a ridere.
" pensi sempre solo a mangiare" mi dice staccandosi da me per andare ad aprire il frigo.
" si chiama bisogno primario, è alla base dei bisogni umani!" rispondo ridendo.
Gionata prende il telefono e chiama qualcuno.

Dopo qualche minuto il campanello suona, Gionata apre.
"ho portato le tue brioches!"  urla Charlie entrando dalla porta.
"Povero, l'hai mandato a prenderti il cibo?" domando io
" doveva venire qui a portarmi la macchina!" dice Gionata cercando di trovare una scusa.
"sei un infame" aggiungo io.
scoppiamo a ridere.

Passa qualche ora...
"Gio io vado a casa che fra poco devo andare al lavoro, se dopo volete passare per parlare con il capo, lo avviso" dico prendendo le mie cose sparse per la casa.
"dopo ci sentiamo" dice Gionata.
"ciao" dico avvicinandomi al portone.
" Hei! aspetta" urla lui bloccandomi sulla soglia.
"cosa?" domando preoccupata.
"niente bacio ? " mi risponde mentre si avvicina a me.
Mi da un bacio ed esco di casa.

"Paolaaa" urlo mentre la vedo entrare nel locale in cui lavoriamo, dove io sono li già da diversi minuti.
"Marti dimmi" mi risponde lei perplessa.
" scusa per ieri sera, non volevo lasciarti li da sola" le dico.
" tranquilla, sai ho anche conosciuto un tipo, quindi fantastico!"

Lavoriamo per qualche ora, quando vedo Gionata e Charlie entrare nel locale, la mia faccia cambia colore, divento rossa.
"Paola vai a chiamare il capo" dico mentre finisco di preparare l'ordine appena fatto da un signore al bancone.
Dopo neanche un minuto il capo esce seguito da Paola e si dirige dai due per poi portali nella stanza privata del locale.
" che ci fa qui ?" mi domanda Paola perplessa.
" devono parlare per quell' evento che ti dicevo.." dico distrattamente perché troppo persa nei miei pensieri.

" Martina, preparaci tre aperitivi" dice il capo uscendo dalla stanza per poi ritornarci subito dopo.
Inizio a preparare, quando per via dei mille pensieri non noto la presenza nel locale di un ragazzo, che conosco fin troppo bene.
" Ma chi si rivede!" dice il ragazzo avvicinandosi al bancone, alzo lo sguardo e rimango pietrificata per qualche secondo.
" che ci fai qui?" rispondo cercando di sembrare contenta di vederlo e nascondendo la mia preoccupazione.
" sono passato di qui per caso, ma se sapevo che ci lavoravi tu passavo prima e ci sarei passato più spesso" mi dice sedendosi proprio difronte al bancone.
"Paola servi il ragazzo che è appena entrato che vado di la a portare gli aperitivi" dico a Paola poco distante da me.
" ah non mi servi tu? mi merito un servizio speciale" dice lui intromettendosi.
Senza prestare attenzione prendo il vassoio e vado nella stanza dove il mio capo, Charlie e Gionata mi aspettano.
" eccola" dice il mio capo appena metto piede nella stanza.
Appoggio il tutto sul tavolino e mentre vado verso la porta: " Martina, rimani qua con noi! Può no?" dice Gio rivolgendosi al mio capo.
" certo!" risponde lui a mio discapito.
Torno in dietro e mi siedo al tavolo con loro.

*toc toc*
Paola entra timorosamente
" Martina c'è il ragazzo di prima che ti cerca"
" chi è?" risponde velocemente ed istinto Gionata.
" nessuno, vado a vedere cosa vuole" dico sorridendo per poi uscire con Paola.

Mi siedo al tavolino con il ragazzo...
" senti, fammi un favore, lasciami in pace" dico sottovoce al ragazzo.
" perché? Mi manchi, mi manchi tu, le tue mani, la tua bocca.." risponde lui quando lo interrompo.
"sono fidanzata, per favore, non rovinare tutto" dico mettendomi una mano fra i capelli.
"Ah ti sei fidanzata?? E io? Cosa sono stato?" domanda sfidandomi.
" Nulla, non eri nessuno." dico alzandomi per poi tornare dietro al bancone.

" chi è?" mi chiede Paola vedendomi scossa dalla conversazione appena avuta.
"hai presente quando ho iniziato a lavorare qui? che ti dicevo che mi ero lasciata da poco con il mio fidanzato e avevo conosciuto un ragazzo che ' soddisfava i miei bisogni' ? Ecco quel ragazzo è lui." dico per poi sedermi sullo sgabello.
"Cazzo Martina! Proprio ora che ti stai avvicinando con quel tipo che c'è di la! Se lo scopre!" dice lei preocupatissima.

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SCUSATE MA PENSO DI AVER PERSO IL CAPITOLO 66, QUELLO PRECEDENTE, ANCHE SE LO AVEVO GIÀ PUBBLICATO.

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