quel bullo di Stefano

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Lunedì mattina non avevo voglia di alzarmi scivolai  stiracchiandomi dal letto e con molta calma mi avviai a scuola . Alla prima ora avevamo arte e il prof ci portò dentro il laboratorio di pittura dove ci fece vedere dei dipinti molto rari . Nell'ora successiva mi  stavo appisolando  sul tavolo perché il prof di storia mi stava annoiando col suo discorso sulla "seconda guerra mondiale" .
"Prof posso andare in bagno?" Domandò Stefano alzandosi  in piedi.
"Si vai ma torna subito perché sto spiegando".
Passarono minuti e traccia di Stefano non se ne vedeva .
"Andrea , per favore vai a recuperare il tuo compagno dal bagno , sperando che non sia caduto nel gabinetto". Esclamò il prof arrabbiato.
" si prof " .
Visto che non sapevo dove si trovava il bagno giarai tutta la scuola,alla fine lo trovai.
Nei bagni udì una voce a me famigliare ,era quella di Stefano  che minacciava il prof di italiano. " quel'occhio nero non lo dimenticherai tanto facilmente" grignò Stefano mettendo il prof al muro.
Udendo quelle parole feci per andarmene ,ma  una mano mi fermò. Mi voltai e vidi Stefano .
" tu vuoi farmi impazzire giovanotto, non ti conviene immischiarti negli affari che non ti riguardano " .
Rimasi in silenzio poi esclamai" Perché hai picchiato il prof !"
" tu non sai ciò che hai visto quindi non raccontare frottole".
Stefano fece per andarsene , ma io lo fermai dicendogli:" dobbiamo tornare in classe , il prof ci aspetta".
"Vacci tu in classe,io non vengo , mi annoia quel prof.!"
Quando tornai in classe il prof esclamò"
"Sei andato a fargli compagnia anche tu?"
" mi scusi prof, ma trovare il bagno dove era caduto è stato molto difficile". Esclamai ridendo. Tutti si misero a ridere.
" vai a posto ,e dov'è adesso ?" Chiese sbuffando il prof.
" si è sentito male e..." risposi inventando qualcosa per farmi credere .
" e un bidello mi ha offerto una bibita per riprendermi . Mi scusi prof per il ritardo"
Disse Stefano sbucando da dietro di me.
" tornate a posto , che avete interrotto la lezione. Nessuno ora esce dalla classe finché non ho finito di spiegare  ". Gridò il  prof arrabbiato.
La campanella suonò per la fine del'ora  e entrò un bidello per dirci che il prof di italiano non sarebbe venuto perché si era sentito male .
Subito Stefano si mise a ridere dicendo che era una semplice scusa per non fare lezione. Mi salì il nervoso udendo quelle parole . Presi coraggio e mi alzai infuriato " Perché non dici la verità a tutti che hai picchiato il prof ,invece di dire stronzate!".
" moccioso, fatti gli affari tuoi ,non  sai cio che stai dicendo".  Disse Stefano alzandosi e avvicinandosi a me . Mi spinse facendomi cadere a tera . Suonò la campanella e arrabbiato mi precipitai a casa . Lungo il tragitto mi arrivò un messaggio " devi farti gli affari tuoi e non impicciarti nei miei".
Capì subito che era Stefano e risposi :" Mi farò gli affari miei solo quando mi dirai perché hai picchiato il prof".
" non ho picchiato nessuno , ma avrei preferito picchiare te ma non l' ho fatto perché tutti mi avrebbero visto, ma se ti prendo , non te la farò passare liscia, credimi." Rispose Stefano.
Non gli risposi , spensi il telefono e mi avviai a passo svelto a casa . Inventai a mia madre  una scusa dicendo che avevo già mangiato e che sarei andato a riposarmi. Mi buttai sul letto e mi addormentai immediatamente. Ero talmente stanco che mi dimenticai tutto ciò che era successo in giornata.

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